Il borgo arroccato di Todi rappresenta senza dubbio una delle attrattive maggiori di questo viaggio. Dall’alto del suo abitato offre vedute incantevoli sul Tevere che lo bagna proprio ai piedi delle ripide stradine che discendono dal centro verso il piano. Ma è soprattutto l’attrattiva storica e culturale a rendere Todi una delle tappe imperdibili per tutti quei turisti che ogni anno visitano l’Umbria e che muovono i propri passi dall’elegante e centrale piazza del Popolo per perdersi fra vicoli di facciate cinquecentesche, chiese e musei che si susseguono uno dopo l’altro.
La tappa risulta essere lunga, molto tranquilla e regala begli scorci di quieta campagna Umbra, soprattutto dopo la sua metà. L’attraversamento finale del Tevere può invece risultare poco pratico lunga la statale via dei Baschi.
Per lasciare Marsciano andare quindi a puntare la stazione ferroviaria percorrendo prima via XXIV maggiopoi via Tudertee alla rotonda a sinistra continuare su via Piedicolle. Al fondo continuare sull’asfalto anche quando va a destra per seguire le rotaie del treno giunti ormai sul lato posteriore della stazione che è ora ben visibile.
In coincidenza di una vasta area industriale che fa angolo girare a sinistra (sempre via Piedicolle) sulla prima strada che continua in direzione dei campi. Dopo circa 350 mt, imboccare rettilineo sterrato ben visibile che si innesta a destra proprio di fronte ad un edificio di due piani bianco, una villetta privata.
Seguire la traccia che si fa sentiero abbandonando quindi lo sterrato e piegando a sinistra in coincidenza della curva della strada. Al bivio successivo girare di 90° a destra sempre fra i campi per raggiungere in meno di 10’ l’asfalto di via San Salvatore in località Pontecane che in pochi passi si fa Via Capitini. Si tratta di una stretta asfaltata di servizio alle case che si affacciano sulla ferrovia. Del tutto non trafficata e silenziosa risulta essere molto assolata per almeno un paio di chilometri lungo i quali, dall’altra parte della ferrovia leggermente in alto, si vede correre la ben più trafficata via SR397 Via Marscianese.
Proseguire dritto sull’asfalto fino ad attraversare da sotto la ferrovia e risalire quindi Via della Barca che porta in alto verso le prime case della località di Fratta Todina. Sinistra su Via Pisciarello e nuovamente sinistra dopo circa 200 mt per ridiscendere verso la ferrovia su via Berlinguer che porta ad attraversare nuovamente i binari.
Via Berlinguer si abbandonerà dopo meno di 2 km, circa 20’ di cammino sempre parallelo alla linea ferroviaria, proprio all’altezza della stazione di Fratta Todina/Montecastello di Vibioche si vede dall’altra parte delle rotaie. Qui, sul proprio lato sinistro, un grosso gruppo di case rustiche molto ombreggiate, e prive di recinto al di sotto di alcune conifere. Passarvi di fianco per andare a seguire la sterrata ben visibile al di là delle case e che risulta essere sulle mappe Via della Barca. Risalirla leggermente per meno di 300 mt e andare ad incrociare via Bocca Faena che si prenderà andando a destra. Ci si troverà in mezzo a una zona agricola abbastanza degradata, fra alcune vecchie serre e un’area di deposito di materiali abbandonati vicino ad alcune case in vista al di sotto. Non farsi ingannare e proseguire dritto sulla strada che sembra chiusa e che invece porta ad uno stretto passaggio pedonale fra la vegetazione (non visibile da lontano) che consente l’attraversamento della linea ferroviaria in disuso e poi di sbucare in un ampio campo con a sinistra una grossa cascina isolata e in abbandono.
Andare dritto per seguire, tenendo la destra, la traccia sterrata che va ad infilarsi al di sotto di una macchia boschiva.
Superata di pochi passi un’imponente struttura tecnica di cemento armato con una tubazione azzurra che si alza di almeno 4 mt dal verde per attraversare il Fosso Faena, girare a sinistra per sbucare da sotto le piante e puntare un’isolata costruzione agricola sul fondo al di sotto di altri alberi. Poco dopo il primo edifico la stradina diventerà asfaltata passando fra delle case.
All’ampio incrocio con Via Tevere, andare diritto tenendo alla propria sinistra una casa isolata in pietra e una piccola colonnina votiva con una madonnina. Dopo meno di 500 mt fra i campi, imboccare a destra Via di Fontanelle con una casa che fa angolo proprio davanti a sé sul lato destro nel senso di marcia. Puntare i casali fra i campi sul fondo e superarli continuando quando l’asfalto si fa traccia di servizio.
Una volta passati al di sotto di una grossa casa isolata dall’ampia aia prospiciente in alto alla propria destra si sarà a pochi metri dall’asfalto della trafficata e pericolosa SR397. Ridiscenderla tenendo la propria sinistra e raggiungere cosi in 5’ di cammino spedito una curva a gomito verso sinistra che porta ad un ponte stradale sul Tevere, 70 mt più in là.
Non sarà difficile in questo punto notare la segnaletica che porta verso il sentiero in basso alla propria destra fra alcune costruzioni.
Si tratta del cosiddetto “sentiero del Furioso”, un bellissimo percorso ecologico che costeggia il Tevere per almeno un’ora di piacevole cammino nel verde boschivo e fra colline e campi coltivati e che porta a raggiungere la località di Torrevecchia, ormai con Todi ben in vista davanti a sé. Superate le poche case in pietra della frazione, basterà raggiungere al più grossa Via di Frazione Piano San Martino per girare a sinistra e avvicinarsi all’abitato. Raggiungere quindi la chiesa che si supererà lasciandosela alla propria sinistra. Al fondo, dopo 70 mt dove la strada obbliga alla svolta, scegliere la destra puntando Todi e continuare dritto fra le basse case in pietra grigia e le palazzine e continuare anche quando la strada si fa bianca in direzione dei grossi cavalcavia in cemento armato sul fondo. Ormai in mezzo ai campi la traccia andrà a passare proprio al di sotto dell’ampia carreggiata della SS448 superata la quale, girare a sinistra per costeggiare dal basso un buon pezzo della grossa e trafficata strada.
In coincidenza dello svincolo salire a livello della strada attraversare la carreggiata e cominciare a camminare in direzione del Tevere con Todi ormai vicinissima in alto alla propria destra.
Si va così ad attraversare il fiume con un passaggio molto disagevole. O meglio, la strada risulta così ampia da permettere una camminata sicura sul bordo, ma è pur sempre una strada statale a più corsie, dove macchine, furgoni e camion non sembrano badare né ai limiti di velocità, né tanto meno alla presenza (rara) di pedoni.
Superato il ponte buttarsi quindi con la massima attenzione a riguadagnare l’altro lato della strada e uscire dalla statale seguendo per Ponte Rio, piccola località lungo strada proprio ai piedi di Todi. In circa 150 mt, in coincidenza del grosso svincolo della vicina E45, prendere a destra sul terrapieno che punta verso il Tevere e gli alti alberi in filare e che va a passare alle spalle di un grosso super mercato. In circa dieci minuti di cammino sicuro e al riparo dal traffico si sbucherà fra le case di Ponte Rio proprio a ridosso dello stretto ponte stradale (fare attenzione perché a gobba) sul Torrente Rio, superato il quale non sarà difficile vedere sul lato destro della strada una casa cantoniera, proprio dove si innesta la strada che sale a Todi. Imboccare quella che è via del Cimitero Vecchio per abbandonarla in pochi passi prendendo a destra l’ampia strada bianca che scende verso il fiume. Si tratta del Vocabolo Tevere morto, ottimo per il cammino anche se aperto e di servizio alle automobili.
Dopo poco meno di mezz’ora di cammino porre attenzione al sentiero che sale verso Todi alla propria sinistra. La traccia è ben visibile ma non segnalata in maniera chiara.
Inizia così la salita finale per la conquista del centro storico che dista ancora una mezz’ora di ardua salita in tutto. Il sentiero sbuca prima di fronte al cimitero vecchio di Todi, e poi porta naturalmente a proseguire verso l’alto su Vocabolo Fornace. Una volta raggiunta il bell’arco in pietra chiara della porta medievale Porta Perugina, si sarà all’ingresso di Todi. Piazza del Popolo e il centro del paese dalle belle facciate gotiche e romaniche lombarde (Palazzo del popolo, palazzo del capitano e palazzo dei priori) si trovano in cima dopo ancora dieci minuti di cammino lungo le strette e ripide strade del borgo antico.
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