Per iniziare il percorso suburbano, prendere a riferimento il centralissimo Ponte di Via Piave che attraversa il Rio Passiria. Questa scelta è dettata dalla praticità del luogo, molto noto ai meranesi e facilmente rintracciabile nei pressi del quale, durante le festività natalizie, ha luogo il noto mercatino della città sul lungo fiume. Il ponte, risulta inoltre equidistante sia dal cuore del centro storico, dal quale poter muovere i primi passi dopo una visita al bel DUOMO DI SAN NICOLO’ e la CAPPELLA DI SANTA BARBARA, sia dalla stazione ferroviaria ad est, ben servita da mezzi pubblici e attrezzata per l’affitto di biciclette nel caso in cui si voglia spendere mezza giornata pedalando.
Attraversare il ponte, sotto il quale gli abitanti nei mesi più caldi sono soliti sostare per immergersi nelle acque del rio, per poi continuare dritto, superando la grande stazione termale cittadina alla propria sinistra.
Continuare quindi dritto sul marciapiede di Via Piave superando la prima ampia rotonda, per raggiungere, in meno di 1 km, Piazza del Ricovero dalla quale imboccare, girando a destra, Via delle Palade, che costeggia nella sua interezza, sul lato destro, il famoso Ippodromo di Maia sempre molto affollato e vivace.
Giunti alla fine del rettilineo di Via delle Palade, in coincidenza delle stalle dell’ippodromo visibili oltre il muretto di recinzione, raggiungere la piccola fermata ferroviaria di Maia Bassa che sbarra la strada obbligando a girare a destra alla piccola rotonda di fronte. Continuare quindi sulla piccola rampa in salita, ancora su Via delle Palade, per affrontare una curva a gomito a sinistra che attraversa lo svincolo che porta al di là del Fiume Adige, della ferrovia e della rumorosa SS38/Mebo.
Ridiscendere lo svincolo, avendo cura di girare immediatamente sulla piccola Via della Chiesa che s’immette da destra, stradina asfaltata che in pochi passi, inizierà una forte salita su alcune curve fra le prime costruzioni della località d Marlengo. In circa 10 minuti, si guadagnerà così la sommità della collinetta a 350 mt di altitudine, proprio ai piedi del Monte S. Vigilio, nel centro del dell’ampia piazza centrale all’ombra dello svettante edificio sacro che domina la valle dall’alto, sulla citadina di Merano.
Si tratta della CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA, edificio smaccatamente neogotico del XIX sec. ma dalla torre e con la cappelletta laterale del cimitero risalenti al XIII sec.
Dopo la visita e una pausa sulle numerose panchine della piazza, nei pressi di un fontanile ricco d’acqua fresca, ridiscendere la collina seguendo la via principale SP5/Via Cantina tenendo vigneti e meleti in alternanza alla propria destra in direzione di Cermes e Lana.
Al bivio tenere la destra ricongiungendosi con la SS38/Via Palade e giungere Cermes con altri 2,5 km passeggiando sul comodo marciapiede sempre fra i campi agricoli. Poco dopo l’ingresso in paese, in concomitanza di un bar sulla destra, attraversare la via principale per ridiscendere verso sinistra puntando il campanile della piccola Chiesa di San Sebastiano e percorrendo il Vicolo Seidl, poi Via San Nicolò, per un brevissimo tratto. Seguendo la strada, arrivare ai piedi della chiesetta, appoggiata nell’ombra di un giardinetto dalla folta vegetazione, 30 mt più in alto a destra.
Dallo stesso punto, per proseguire, ridiscendere invece a sinistra su Via Tojen, comoda strada di servizio fra i campi, che in altri 2 km porterà ad attraversare prima Via Max Valier, e subito appresso il letto dell’Adige che ridiscende dalla val Venosta dopo aver attraversato Merano posta alle proprie spalle.
Risalire il corso del fiume per circa 1,5 km percorrendo la ciclopedonale di Via delle Quercie (poi via J.Kravogl dopo l’incrocio con Via Giardini) per entrare nell’abitato di Lana dal settore nord del paese, e con un altro chilometro totale, raggiungere la centrale Via Gries, dopo aver attraversato l’incrocio con Via Madonna del Suffragio. Via Gries, con alcune perpendicolari, costituisce un’area pedonale ricca di attività commerciali, bar e ristoranti, posti sotto dei portichetti di edifici moderni. Percorrerne un breve tratto verso sinistra seguendo la leggera discesa, per giungere alla fine dell’area pedonale proprio di fronte ad un piccolo slargo con fontana, sul lato della bassa e tozza Chiesetta dei Cappuccini.
Imboccare quindi Via dei Cappuccini passando di fronte l’ingresso della chiesa girando a destra e non abbandonarla più, camminando in piano fra piccole abitazioni, e più avanti campi coltivati, per almeno 4 km, tenendo presente che a metà percorso cambierà nome in Via della Chiesa.
Trattandosi di una piccola strada di paese, che non offre grandi mutamenti di paesaggio o punti di riferimento facilmente riconoscibili, avere cura di svoltare a destra in salita sulla piccola Via di Santa Margherita quasi confondibile con l’ingresso di un gruppetto di case private poste ai piedi del pendio. Superarle, e in altri 250 mt, lungo un paio di rampe abbastanza ripide, giungere al piccolo spiazzo di fronte alla defilata CHIESA DI SANTA MARGHERITA piccolo edificio religioso molto antico, noto per l’incredibile ciclo di affreschi che custodisce al suo interno.
Per raggiungere la meta finale, ridiscendere quindi sui propri passi per andare a incorciare nuovamente la via principale sottostante e girare verso destra. A meno di mezzo chilometro, visibile a tratti lungo il percorso, l’alto campanile della CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA, luogo di culto famoso e importante per la storia della zona e per la rilevanza architettonica ed artistica al quale si accederà, superato un cancelletto, proprio al di sotto della base della torre affrescata, sul lato dell’abside dell’imponente edificio.
Tutto intorno, un vasto e ordinato cimitero, nel quale passeggiare nel silenzio più assoluto.
Commenta con Wordpress