Il nostro percorso parte da piazza Roma, al centro del caratteristico borgo medievale di Monteriggioni. Usciamo dal paese, da porta Romana, seguendo le indicazioni per la Francigena. Si incrocia per due volte la strada asfaltata, passando attraverso un parcheggio. Si scende la gola, lasciandoci alle spalle il borgo (che si può ammirare nell’armonia della sua forma), e si risale attraverso una strada di campagna, che ci conduce nel bosco. Il sentiero passa all’interno del bosco, e attraversa ad un certo punto un fosso mediante un ponticello. Si arriva ad una radura, che lascia intravedere i campi sulla sinistra e un piccolo stagno fra gli alberi, e poco dopo incontriamo, sulla nostra destra, un casale; il sentiero sale nuovamente, seguendo il tracciato del metanodotto, fino ad arrivare ad un pianoro, sul quale si trova un maneggio, oltre che qualche abitazione rurale. Si entra ora nuovamente nel bosco, fin quando un cartello non indica una svolta a destra, che, facendoci uscire dall’area boschiva, ci fa attraversare i campi, nell’ambito di un paesaggio, tipicamente toscano, caratterizzato da colline, casali e dalla caratteristica argilla color “terra di Siena”. Saliamo su una collina, scavalcandola, fino ad arrivare ad un casale ristrutturato: intravediamo sulla sinistra una torre medievale in lontananza, oltre a varie ville site sulla sommità delle colline circostanti. Scendendo, svoltiamo a sinistra, incontrando una grossa quercia secolare. Il sentiero continua a snodarsi, e ci porta in prossimità del “castello della Chiocciola”, testimonianza delle contese medievali fra senesi e fiorentini: il nome deriva dalla scala a chiocciola sita all’interno della torre circolare, elemento che spicca sulla struttura. Proseguiamo, costeggiando il muro in pietra, fino a quando, seguendo le indicazioni, si deve girare a sinistra, lungo una strada asfaltata, verso un’altra struttura castellare, detto “castello di Villa”: poco prima, una fontana ci permette di dissetarci. Il sentiero, dopo il castello, si fa più scosceso, scendendo fino a una nuova svolta a sinistra. Traversiamo un campo, mediante uno stretto sentierino che lo taglia, e, in corrispondenza di un quadrivio, giriamo a destra. Il sentiero, che continua a passare per campi, è lambito da un fossato sul lato destro: a mezza via, un ponticello in mattoni. Arriviamo alla strada asfaltata, che prendiamo verso destra, aggirando quello che, fra poco, scopriremo essere il bacino di un antico lago. Dobbiamo ora dirigerci verso l’eremo di San Leonardo al Lago, seguendo le indicazioni, continuando a girare a sinistra (dapprima su strada asfaltata, poi abbandonando quest’ultima): dopo un tratto di sterrata pianeggiante, deviamo sulla destra, salendo, e subito si mostra a noi la struttura della chiesa in pietra grigia. Visitiamo l’eremo, poi scendiamo, questa volta andando verso sinistra lungo una strada ciottolata: siamo ora consapevoli di star aggirando quello che era nel medioevo un lago. Intercettiamo la strada asfaltata in corrispondenza di una struttura detta “Ostericaccia”, un tempo un’osteria, per poi lasciarla sulla sinistra, scendendo. Qui la pianura un tempo occupata dal lago si definisce alla nostra vista, fin quando non incontriamo un monumento, eretto da Leopoldo I in occasione della realizzazione del canale di deflusso delle acque del lago: la galleria attraverso cui defluivano le acque si può visitare (e anche percorrere, se si ha tempo e voglia, per la sua intera lunghezza di due Km) scendendo una scalinata sulla sinistra. Riprendiamo il sentiero, salendo, fino a giungere ad una spianata, con dei casolari: si taglia la strada asfaltata nelle vicinanze di località “il Palazzo”, per poi continuare il sentiero sterrato. Questo ci porta dentro a un castagneto, che lascia il posto a un bosco di pioppi: in autunno, il letto di foglie dorate di offre uno spettacolo senza pari. Dopo il bosco, una strada sterrata lambisce una sorta di circo, un ginestreto , per finire in corrispondenza di un piccolo cimitero. Subito dopo il cimitero, giriamo a sinistra, su strada asfaltata, terminando con una breve salita: in corrispondenza di un gruppo di case, si gira a destra, lungo via delle Coste. La strada asfaltata prosegue fra le case, per poi aggirare una collina, scendendo sulla destra, verso il lago delle Coste: si attraversa il torrente Tessa, poi si sale lungo una strada che lambisce una profonda gola. Poco dopo, un cartello ci indica che stiamo entrando nella città di Siena. Seguiamo sempre via delle Coste, che ci porta in un’area sempre più urbanizzata: ad un certo punto, questa confluisce in via Milanesi, che si prende verso destra: è tempo di salire, attraverso una salita breve, ma intensa, che ci conduce sulla sommità di una collina: davanti a noi si apre la vista sulla città di Siena, di cui si distingue anche il duomo in lontananza. Continuiamo a seguire le indicazioni della Francigena, lungo la strada di Marciano, che ci conducono attraverso le varie vie del centro abitato. Percorrendo dapprima via Cavour, poi Vittorio Emanuele, arriviamo all’antiporta Camollia: dopo di questa, si entra definitivamente nel centro storico per porta Camollia. Seguendo tutta via Camollia, giungiamo finalmente a piazza del Campo, meta del nostro percorso.
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