Monterosso Grana Pilone di Rocca Stella

Miniere della Quagna di Monterosso Grana e anello del pilone di Rocca Stella Mappato da Adriano (Compagnia dell’Anello) Oggi la Compagnia dell’Anello va alla scoperta di misteriose miniere di cercatori d’oro e di magnifici panorami della bassa-media Valle Grana… Girovagando tra le barme dei nostri monti, Franco è venuto a conoscenza, da un appassionato di grotte e caverne, della presenza delle miniere della Quagna, scavate sul versante idrografico destro della Valle Grana, a poca distanza dall’abitato di Monterosso Grana. E…

Ammappato il
7 Aprile 2022
Ammappato da
Adriano (Compagnia dell'Anello)

Altro da sapere

Escursione effettuata il 24 Marzo 2022

Compagnia dell’Anello formato per l’occasione da Adriano, Angelo, Franco G, e Frank con la graditissima e gaia presenza di Luisa, Maria Teresa e Mary.

Località di partenza: Quagna di Monterosso Grana 749m

Punto più elevato raggiunto: Pilone di Rocca Stella: 1489m

Dislivello cumulato in ascesa: 800m

Sviluppo complessivo del percorso: 14 km

La bacheca del percorso

Note toponomastiche e curiosità

Quagna (Miniera della): alle spalle di questa borgata ci sono diverse cave e a scavarle è stata la famiglia di Spirito Marchiò, un uomo determinato, che lavorava inizialmente come orologiaio in Francia. In gioventù aveva trovato dei minerali gialli alla base di una delle pareti rocciose della zona e da allora gli restò per sempre l’idea di cercare l’oro nella valle: in realtà si trattava di pirite o calcopirite. Al ritorno in Italia, nel 1903, ottenne dal Corpo Reale delle Miniere la concessione e iniziò la coltivazione di varie miniere insieme alla moglie e ai 6 figli. Scavarono anche numerosi sondaggi, ma non trovarono mai l’oro. La famiglia alternava il lavoro all’osteria Aquila Nera, tutt’ora esistente, al lavoro in miniera. Nel 1914 Spirito perse la mano sinistra e la vista nello scoppio di una mina e passò la direzione dei lavori alla figlia Marianna, che nonostante i ripetuti insuccessi, tenne viva l’impresa fino al 1961.

Stella (Rocca e Pilone di Rocca): Estelo in provenzale alpino “stella”. Per gli abitanti del vallone di Coumboscuro/Chassourin – versante esposto a sud – al vespero appare “l’Estello Bouèro”, cioè Venere, purissima sullo sperone di Rocca Stella. A Rocca Stella il pianoro “di Jounche” (degli incontri), è punto geografico strategico: qui culminano le valli di Coumboscuro, Piebrun, Damiani, Armandi, Sant’Anna di Cavoira, San Matteo e Rittana. I pascoli e i prati erano falciati dalle famiglie dei Damiani e Rossi sino all’Alpe, dove sovente nelle notti di luna l’erba veniva “rubata” dai “valaurian” della confinante Valloriate. Nel 1956 la comunità di S. Lucia, al tempo di don Giovanni Dalmasso, costruì il pilone “Regina Mundi”. Rocca Stella era anche importante snodo dei Roumiage, pellegrinaggi di chi andava al Santuario di San Mauri (Rittana) per la protezione delle membra e al santuario di Sancto Lucio / Santa Lucia, per la protezione della vista.

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