Questo progetto nasce dalla scommessa che tutta l’Italia sia percorribile a piedi, senza macchina, senza nemmeno prendere un treno o un bus. L’idea è che ognuno di noi può condividere i percorsi a piedi che conosce. Una mappatura del nostro territorio, tale da farci esclamare: “Ammappa l’Italia!“.
Monterotondo Scalo Roma Labaro
- Regione: Lazio
- Durata: ?
- Difficoltà: escursionistico
- Natura: 25%
- Percorribilità: piedi
- scarica il gpx del percorso
- Versione stampabile
Con questa tappa del Cammino Oltre Tevere si entra ufficialmente nel territorio urbano del comune di Roma e lo si prova a fare attraverso quella che pare l’opzione più logica dal punto di vista topografico, naturalistico e di suggestione paesaggistica. Con molta probabilità altre opzioni di cammino sono praticabili sulla direttrice nord-sud, ma contemplano un sensibile allontanamento da quello che è il percorso del Tevere, anche se restando nell’abito dei suoi “allargamenti” alluvionali. La via di comunicazione di riferimento rimane…
La bacheca del percorso
Difficoltà: *** Tipo di percorso: *** Accessibilità: Del tutto sconsigliato perché in via di definizione. L’ingresso a Roma dal quadrante nord orientale risulta pressoché impossibile per il pedone a meno di non voler scegliere l’opzione del tutto sconsigliata di avventurarsi lungo la via Salaria, statale ad alto scorrimento, molto pericolosa, per nulla protetta del tutto NON idonea al cammino. Oppure ancora più a Ovest sulla Via Tiberina. L’incantevole Riserva della Marcigliana (paesaggio bucolico, campagna pre-collinare romana di pascoli e agricoltura, spallette boscate e filari di alberi lungo le strade interpoderali) da riserva naturale protetta risulta ad oggi per buona parte fondo privato precludendo così l’unica possibilità logica e sicura per il pedone e il pellegrino lungo il percorso del Tevere. (Risulta percorribile soltanto un anello all’interno della riserva) Visto il costante mutamento amministrativo, il percorso qui disegnato è da intendersi soltanto come suggerimento o ipotesi, adatto esclusivamente al camminatore esperto, disposto all’improvvisazione, che sappia orientarsi e attrezzato con mappe e/o Gps per l’esplorazione di nuove vie e che, soprattutto, consideri la possibilità di non portare a termine il percorso in giornata. È pensabile mettersi però in contatto diretto con la riserva e per valutare la possibilità di una richiesta di lasciapassare specifico per una o più persone, possibilità ad oggi mai sondata a questi contatti: Casa del Parco sede decentrata dei Guardiaparco Casali Lucernari Via Tor S. Giovanni, 301 tel.06.87121687 (da http://www.marciglianainrete.it) Al momento l’opzione più plausibile pare sia quella di spostarsi verso sud est in direzione Tor Lupara e Fonte Nuova abbandonando quindi del tutto il Tevere e la sua valle alluvionale, e spezzando -con buona probabilità- la tappa in due giornate diverse. La traccia Gps qui disegnata prevede invece un ingresso -al momento- aperto e percorribile a ridosso della Via Salaria e dell’adiacente ferrovia alle spalle di un vecchio casello, privo di sbarramenti privati o segnaletica opportuna, ma “poco chiaro” per quel che concerne la reale possibilità di accesso alla Marcigliana da parte del pedone, visto lo stato privato “de facto” di un’area di 4.000 ettari di cui appena 60 risultano pubblici fra comune e demanio. Ne è quindi sconsigliato l’utilizzo. Qualunque sia il percorso adottato, il punto più logico per riguadagnare il Tevere sulla sua riva sinistra pare essere 41.965808 N,12.505531E dove via Cortona attraversa su cavalcavia Via Salaria e dove affacciandosi verso il Tevere è ben visibile il percorso ciclopedonale della sponda. 4¬ km separano questo punto dalla diga di Castel Giubileo, risalendo il Tevere controcorrente in direzione nord. Dall’altra parte del grosso ponte del raccordo, ben visibile la ciclabile cittadina che ridiscende il fiume in direzione dell’Isola Tiberina e del centro Acqua potabile: ***
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