Il percorso inizia da Novate Mezzola, dalla fermata ferroviaria di Trenord. Si seguono le indicazioni per San Giorgio di Cola, unitamente per un tratto a quelle della Val Codera. Premesso che la Val Codera è un luogo incantato accessibile solo a piedi, il percorso si snoda con un’iniziale pendenza minima per il paese di Novate sino al bosco e alla cava di estrazione che si incontra quasi subito. Da questo punto in avanti il sentiero offre una pendenza maggiore con numerosi tornanti staccandosi sempre più dal paese e offrendo una maggior vista. Si segue il percorso sino al suo limite massimo dove tra sassi e rovine di vecchie case si giunge al massimo punto panoramico dal quale è possibile vedere anche parte del Lago di Lecco. Il sentiero si addentra così nella valle che, in sinistra orografica, ci mostra l’abitato di San Giorgio, appena a sinistra in alto quasi in fronte a quest’ultimo il gruppo rurale di La Cola. Mentre si cammina si percorre un tratturo che qui è molto dolce, attorniato da castagni e roveri e qualche piccolo pratino sul versante sinistro. Poco prima dell’arrivo, se si fa attenzione, guardando verso sinistra, (e in destra orografica), si scorge il capoluogo della valle: Codera. Non vi si può giungere agevolmente dal sentiero per San Giorgio perchè la Val Codera è attraversata da canali e torrenti. Ancora qualche passo, senza fretta però, per poter gustare al meglio l’approdo al piccolo borgo. Ecco comparire qualche casetta sulla destra e infine si arriva a uno spiazzo dove alla vostra destra vedrete la chiesa dei Sacri Cuori di Gesu’ e Maria recante tracce romaniche nell’abside. Ci troviamo in un piccolo paese che ci racconta una storia molto antica: da qui son passati longobardi e romani. Tutto l’abitato si presenta quasi come un terrazzo rupestre con tavoli e panche all’aperto a testimoniare la vita comunitaria di chi ci abita. Passeggiando per il paesino troverete scorci unici e mozzafiato, sia verso il lago, che alle spalle, dove a destra si nota la cima del Sasso Manduino (2888m) e ancor più a destra la Cima del Cavrè (2601m). A sinistra, sempre tenendosi la chiesa alle spalle, invece La Cola, borgo storico più elevato con la chiesetta di S.Antonio Abate (1018m). In basso il canalone con il torrente Revelàs toglie il fiato per quanto sia profondo. Una passeggiata ristoratrice e adatta a tutti. Consigliato il pranzo al sacco. I rifugi della valle, preziosi e caratteristici, sono nel versante di Codera. Qui, però, potete solleticare il vostro interesse visitando il mudeo etnografico che testimonia l’antica tradizione della lavorazione del granito Sanfedelino.