TERZA TAPPA DELL’ITINERARIO “IL CUORE VERDE (MORSASCO) – AZIENDA AGRICOLA CARRENO (GENOVA VESIMA)”
Descrizione: Dal ponte sul Torrente Olbicella procedi lungo la strada provinciale 207 in direzione Tiglieto (bassissimo traffico veicolare e bellissimo panorama sul torrente Orba alla tua sinistra), entrando in Liguria e giungendo nella piana della Badia di Tiglieto (Parco Regionale del Monte Beigua). Dopo 3.2 km, In prossimità di una area di sosta, svolti a destra lungo un sentiero che conduce nei pressi dell’edificio, risalente alla fine del 1100, sede della prima abbazia Cistercense in Italia. Oltre alla necessaria visita, meriterebbe una digressione anche il ponte pedonale sul torrente Orba, risalente al 1600, posto un poco più a nord, parallelo alla SP 41 (Rossiglione –Urbe). Per proseguire, invece, aggiri la Badia sulla sinistra esternamente alla recinzione e, oltrepassata una sbarra, prosegui sul sentero “cerchio barrato giallo” su un’antica mulattiera, che con alcuni tornanti risale fino a reincontrare la strada provinciale 41; procedi in salita (direzione Urbe) per qualche centinaio di metri fino a che, seguendo il segnavia, svolti a sinistra in discesa, nel bosco, fino ad oltrepassare “casa Quizza” e giungere presso una passerella sul T. Orba. (+3.3 km, 6.5 km dall’inizio). Seguendo il sentiero sulla boscosa sponda opposta (loc. Ferriera Inferiore), procedi sulla destra orografica verso valle, incontrando una passerella sul Rio della Gerla e un successivo guado su un ruscello di dimensioni molto modeste. Il sentiero diventa una sterrata che risale il pendio piuttosto decisamente fino a “Casa Reborina” ove incontri il sentiero “triangolo giallo”, che proviene da sinistra (Tiglieto) e va seguito sulla destra, in direzione “Colla Minetti”. Giungi in breve ad un incrocio nei pressi di una cascina in cui devi procedere a mezza costa, ignorando due deviazioni a destra in discesa ed una a sinistra in salita. Uscito dal bosco, giungi presso un gruppo di case e procedi innanzi per scendere a guadare nuovamente il Rio della Gerla; sulla sponda opposta incontri ancora un gruppetto di case che oltrepassi per risalire ancora, incontrando uno sdoppiamento dell’antica mulattiera (il segnavia segue la destra) e giungendo presso l’asfalto (strada Tiglieto – Acquabianca) a Colla Minetti, quota 550 m circa, (+2.4 km, 8.9 km dall’inizio). Da questo punti segui il sentiero che scende (tra alcune case) rispetto alla strada asfaltata, per giungere alla omonima borgata. Da qui segui l’asfalto (sulla sinistra) fino a reincontrare la strada principale, che segui in direzione Acquabianca, fino al ponte sul T. Carpescio. Svolti a sinistra (prima del ponte) in via Ferriera Bassa, oltrepassi l’ennesimo gruppo di case e procedi lungo l’amena valle fino alla confluenza tra il Rio Rosto ed il Rio Baracca (trovi un bel laghetto), ambedue da guadare (è il guado più impegnativo); sulla sponda opposta la mulattiera risale tra i due corsi d’acqua dirigendosi verso sud. In quasto punto è presente una deviazione (non segnata) che risale la sinistra orografica del R. Baracca fino a giungere ad un splendida cascata (circa 30 min A/R). Seguendo la mulattiera ed il segnavia, risali fino ad un pianoro a quota 680 (ove incontri i resti di una cascina) e successivamente giungi ad un bivio nei pressi Ca’ Batin ove devi svoltare a sinistra, in salita, su una pista sterrata (+3.2 km, 12.1 km dall’inizio). In breve arrivi ai ruderi di case “Gattazze” ove trovi un’interessante chiesa campestre a pianta circolare; ritornato sul sentiero, continui a salire in mezzo alla faggeta fino a quota 750 circa, ove la sterrata procede a mezza costa della Valle del Rio Baracca regalando un bel panorama sul Bric del Dente e sul tuo prossimo punto di valico. Giunto ad un nuovo guado nei pressi di una presa dell’acquedotto, segui la sterrata ancora per circa duecento metri e la abbandoni per seguire sulla destra, in salita, il sentiero “triangolo giallo” (+3.1 km, 15.2 km dall’inizio). In breve giungi ad una prima selletta a quota 850 circa ove svolti a sinistra, sempre in salita; arrivi a quota 910 ove il sentiero si biforca, abbandoni il segnavia sulla sinistra e procedi sulla destra, in falsopiano, sino ad incontrare, dopo un ultimo strappo, la strada Provinciale del Faiallo (+1,3 km, 16.5 km dall’inizio). Procedi sull’asfalto fino ad incontrare il segnavia “Alta Via dei Monti Liguri”, che seguirai fino al valico stradale (quota 1060 mt), ove nei pressi di un’area Pic-Nic svolti a sinistra e raggiungi il Posto Tappa AV “La Nuvola sul Mare” (+ 2.0 km, 18.5 km dalla partenza). Dopo una doverosa sosta, ignori il segnavia AV che scende verso casa Tassara (direzione Passo vaccheria), e risali su prati alla sinistra (sempre segnavia AV, direzione Passo del Turchino) fino ad una selletta ove trovi la partenza di più sentieri; lasciando l’Alta Via alla sinistra, segui alla destra il sentiero “X rosso” con indicazione Passo della Gava, che dopo 80 metri, svolta a sinistra per aggirare il Cian del Toe, guadagnando il versante Ligure e scendendo verso Est in falsopiano (questo è il punto più problematico per l’orientamento!). Dopo aver incrociato il sentiero “Fabbriche – M. Reixa”, segui in discesa seguendo il contrafforte Est del Monte Reixa fino ad incontrare il sentiero proveniente da “Fabbriche”, che abbandoni sulla sinistra per proseguire sulla destra. Passi la spettacolare cascata da cui origina il Rio Malanotte e proseguendo giungi nei pressi del bivacco “Saiardo- Gilwell”; in breve giungi al passo della Gava, quota 750 m (+ 3,5 km, 22 km dalla partenza). Dalla selletta prendi verso Est, in salita, il sentiero per Crevari (sempre segnavia “X rosso”), per aggirare la pendice sud del Monte Tardia di Levante e successivamente la pendice sud del Monte Pidocchio (attenzione! Alcuni tratti esposti). Nei pressi del bivacco “casa ex dazio” ignori il sentiero che scende sulla destra e procedi attraversando una selletta e scendendo fino a quota 505 circa, ove sottopassi una linea elettrica ed attraversi una sterrata che sale dalla tua sinistra. Incontri una fonte e continui a scendere, su sentiero che a tratti assume le caratteristiche di una “crosa” lastricata. A quota 460 pieghi a destra ignorando la “traccia del metanodotto” che scende rettilinea e successivamente ignori un sentiero che scende alla tua sinistra. Giungi ad un quadrivio a quota 380 circa (nei pressi di due linee elettriche) dove ignori la sterrata che proviene dalla tua sinistra e scende alla tua destra, seguendo sempre il sentiero ed il segnavia. Giungi infine in Via Superiore dell’Olba (nome che ti fa riflettere sull’origine del tuo itinerario) ed incontrando l’asfalto, scendi a sinistra. Ancora 250 metri di asfalto e svolti a destra su una strada sterrata in falsopiano, che seguirai (ignorando una deviazione in discesa sulla sinistra nei pressi di un cantiere) per giungere alla tua destinazione! (+5.0 km, totale 27 km). Troverai una casa rurale bianca situata a mezza costa, ove risiede l’ “host Carreno”,con splendida vista sulla costa sottostante, che è possibile seguire con lo sguardo fino a capo Noli. Il territorio circostante è straordinariamente curato ed integro, pur essendo poco distanti da una grande città, e comprende piccoli terrazzamenti coltivati, prati e zone boschive che scendo quasi fino al mare
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