Oggi, nel Giro della Tuscia in 80 giorni, ho ripercorso il sentiero che è stato mappato il 17 novembre 2013 dal gruppo di “Ammappatori” del corso di Orte. E’ stata la seconda di cinque uscite. Qui trovate le altre quattro: i percorsi ortani.
Ecco il resoconto della giornata:
La giornata è stata organizzata in collaborazione con Parcodeisuoni.net.
ORTE – BASSANO IN TEVERINA PASSANDO PER IL LAGO VADIMONE
Partiamo dalla Piazza della Liberta di Orte e andiamo verso al nord tramite via Don Minzoni. Faciendo un zig-zag fra i vincoli arriviamo alla piccola Piazza Montecavallo e dopo a piazza Proba Falconia. Passando sotto gli archi arriviamo alla piazza Andrea Costa, dove a sinistra abbiamo la chiesa di San Pietro (XV-XVIII sec.). Le piccole, strette piazzette sembrano palline di corallo messe su un filo. Dopo 20 m dalla chiesa a destra abbiamo il bel panorama a nord-ovest, dove vediamo la vallata del Tevere, che si spande per chilometri. Il Tevere scorre vicinissimo – ca. 300 m dalla rupe di Orte.
Subito dopo arriviamo all’inizio di via Della Rocca. La via, nella forma di rampa, ci porta giù e finisce sotto gli archi dell’acquedotto romano. La via qui è libera dalle abitazioni, perciò abbiamo la bella vista a destra e a sinistra. Arrivati all’acquedotto (oggi il frammento è lungo ca. 70 m) giriamo a destra per via Marconi, che con i suoi 5 archi ci guarda dall’alto. Facciamo 150 m lungo un gran parcheggio è arriviamo alla strada statale n. 204 che collega Orte con Viterbo. A sinistra abbiamo un piccolo distributore, e subito dopo troviamo un incrocio. Qui sempre con la strada asfaltata giriamo a destra verso la stazione di P.C. Bassano, con una strada che scende. Dopo ca. 20 m giriamo ancora a destra e con la strada stretta e molto rovinata (superficie cemento-asfaltata) scendiamo giù verso la valle del Tevere. Adesso, lungo la nostra strada abbiamo gli orti e le case singole. Dopo ca. 100 m, dopo l’ultima casa, inizia la strada bianca, che sempre corre giù a nord-ovest verso il Sacro Fiume degli Etruschi. La strada fatta con la breccia bianca e sassi di fiume arrotondati divide il canneto dai campi verdi. Dopo altri 150 m abbiamo un incrocio, qui giriamo a 90 gradi a destra verso la ferrovia. La strada curva a destra e dopo ca. 80 m attraversa il ponte di cemento sopra la ferrovia. Qui esce la galleria scavata sotto la rupe di Orte.
Subito dopo il ponte abbiamo uno slargo e giriamo a sinistra. La strada non è più di breccia ma di terra. Adesso andiamo lungo la ferrovia, svoltando a sinistra per una stradina poco visibile. Dritto sulla punta di una lontana collina si intravede il borgo di Bassano in Teverina, nostra meta. La strada non è frequentata, anzi sembra misteriosamente nascosta alla vista dei più. Le canne, fitte e alte, formano come una galleria. A sinistra abbiamo il recinto della ferrovia. Dopo c. 200 m arriviamo alla vecchia casetta ferroviaria denominata con il n. 86(657). La casetta, a due piani, sembra come protetta dalle fitte spine cresciute nel tempo. La strada, dopo la casetta, gira lievemente a destra e scende. Dopo 20 m troviamo i gradini tagliati nella terra, che permettono di scendere ancora più giù finché non arriviamo ad un piccolo ponte fatto con le traverse della ferrovia. Il fosso è asciutto. All’ incrocio con la strada bianca noi giriamo a sinistra.
In questo punto è stata registrata la prima traccia sonora (fai click per ascoltare).
Siamo nel fondo della vallata del Tevere dove adesso la strada brecciata divide i fruttosi campi a destra con la scarpata di ferrovia coperta con le spine a sinistra. Il fiume è lontano ca. 150-200 m. Seguendo dritto la strada a destra abbiamo i campi e le singole proprietà private. Dopo ca. 300 m la strada leggermente sale e arriva al bivio, dove noi andiamo dritto. Camminando vicino alla ferrovia a sinistra troviamo un grande passaggio, notevole opera muraria. Dopo 200 m abbiamo un altro bivio dove andiamo, già con la strada asfaltata, sempre dritto seguendo la ferrovia.
Dopo ca. 250 m arriviamo alla zona dove è situata la discarica del comune di Orte, a destra. Sul terreno della scarica, ca. 50 m dalla strada, si presenta una torre medievale. La torre fatta in maggior parte in tufo, è diroccata. Solo la sommità è fatta con rocce calcaree. Da lontano sentiamo il rumore dell’autostrada, che si trova a destra. Dopo 50 m arriviamo ad un ponte che scavalca la ferrovia. Giriamo a sinistra e lo attraversiamo. Giriamo a destra e continuiamo il percorso verso Bassano. Dopo 80 m ci possiamo fermare per meravigliarci di un’altra torre medievale che si trova ca. 50 m a destra dalla strada. La torre sembra dello stesso tipo di quella precedente ma è meglio conservata. A sinistra e destra abbiamo le singole case e i campi verdi. Dopo altri 80-100 m di strada, c’è la terza torre.
Salendo un po’, arriviamo alla cavalcavia sopra la ferrovia dell’alta velocità, che collega Roma con Firenze. Dal questo punto abbiamo un bel panorama a nord, sui paesi dell’Umbria: Penna in Teverina e Giove. Nel primo piano, ma sul lato opposto (est) del Tevere si trova un’altra torre medievale. Ancora più lontano al nord ovest si vede anche Attigliano, sdraiato vicino al Tevere. Noi scendiamo dal cavalcavia e dopo 60 m, lasciando la strada principale, giriamo a sinistra. Lì, sempre con strada asfaltata, andiamo verso loc. Bagno. Dopo 30 m abbiamo un bivio, qui giriamo a destra. La nostra strada è adesso stretta, sempre asfaltata, ma i bordi sono mal curati, quasi selvatici. I secolari alberi, soptratutto le robuste querce, ogni tanto divise da vecchissimi muretti in pietra, costituiscono un’indimenticabile impressione.
Dopo ca. 500 m arriviamo ad un incrocio, dove a sinistra si gira per la antica Via Amerina. Noi invece continuiamo dritto verso l’agriturismo “Le nebbie di Avalon”. Arriviamo, dopo qualche centinaio di metri, ad un piccolo ponticello, dove la nostra strada si incrocia con un’altra strada bianca. In questo fosso, delle Capanelle, scorre l’acqua ricca di minerali che proviene dalle terme di Orte.
In questo punto è stata registrata la seconda traccia sonora (fai click per ascoltare).
E successivamente, dopo poche centinaia di metri, la terza traccia sonora (fai click per ascoltare).
Dopo un bel tratto sempre proseguendo sulla stressa strada arriviamo ad un bivio la cui strada di sinistra sale. E’ la strada che porta a Bassano in Teverina ma la prenderemo in seguito. Noi adesso, per raggiungere il Lago Vadimone, andiamo dritto. La strada che va a sinistra infatti rapidamente sale fra gli alberi e la rupe. Accanto a questo bivio, come un punto caratteristico, c’è un palo della luce che fa da spartiacque tra due strade. La nostra strada (sempre in asfalto rovinato) gira fra i campi verdi e dopo ca. 1 km arriva ad un altro incrocio dove a sinistra si trova l’Agenzia Agricola Cecconi. Dalla parte destra la strada asfaltata va verso un gruppo di case. Noi andiamo dritto e dopo ca. 1000 metri la strada diventa brecciata e all’altezza del “Casale Piantata”, proprio quando vediamo in lontananza la sagoma di Mugnano, giriamo a destra, dirittamente verso il Tevere. La strada fa uno zig-zag e dopo ca. 150 m arriva ad un ponticello di cemento. Il fosso porta poca acqua, ma e pieno di canne. Davanti a noi, in alto, abbiamo Penna in Teverina. A destra i campi della vallata del Tevere fine alla lontana Orte. Subito dopo l’unica casa, ca. 250 m dal ponte, giriamo a sinistra. Attraversiamo il campo dove dopo 50 m arriviamo ad un fontanile. Presso il fontanile si trova lo storico laghetto Vadimone. Oggi è ridotto a poca cosa, ma nel 309 a.C. in questo luogo ci fu la più grande battaglia mai combattuta fra Romani e Etruschi.
Dal lago torniamo con la stessa strada al bivio con il palo della luce. Lì giriamo a destra salendo (ca. 20%) con la strada bianca verso Bassano. La strada lentamente fa la serpentina e sale veramente in maniera ripida. Ogni tanto, dove l’acqua piovana ha portato via tanta breccia, traspaiono i frammenti della strada antica (romana?). Salendo con la strada bianca ci avviciniamo al borgo di Bassano. Da lontano ci saluta il campanile – la Torre dell’Orologio. Al prossimo ed evidente bivio giriamo a destra. La strada bianca ci porta sotto le mura del borgo. Con la strada a zig-zag fatta con sassi grigi, lasciamo la porta a sinistra. Entriamo dunque finalmente nel borgo e arriviamo alla Piazza Nazario Sauro. Dopo ca. 60 m arriviamo alla chiesa di San Fidenzio e San Terenzio. Qui nella piazza, davanti alla chiesa, dopo 3 ore di cammino, finisce il nostro percorso.
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