Questo percorso è stato mappato il giorno 1 dicembre 2013 dal gruppo di “Ammappatori” del corso di Orte. E’ stata la terza di 5 uscite. Ecco il resoconto della giornata, che per la prima parte è identica a quella del Giro del Baciocio:
Il gruppo parte da Piazza della Libertà di Orte e si dirige in direzione nord, imboccando Via Gramsci. Attraversa le stradine medievali del borgo, percorrendo la Contrada San Sebastiano, fino a fermarsi in corrispondenza dell’uscita di Orte Sotterranea, vicino all’arco del Vascellaro.
Passiamo sotto l’arco, svoltiamo a destra, poi a sinistra, costeggiando Palazzo Alberti. Procediamo in direzione nord verso l’antico acquedotto. A sinistra costeggiamo un giardino (ex proprietà Manni).
Arriviamo al limitare del paese e percorriamo la discesa che porta ai resti dell’acquedotto. Lungo la discesa, sulla destra, affacciandoci sulla valle del Tevere, possiamo ammirare i resti del ponte romano di Augusto.
Dopo ca. 100 m arriviamo sotto gli archi dell’acquedotto, su cui resti cresce la passiflora. Qui troviamo un bivio e giriamo a sinistra per Via della Rocca. A destra lasciamo via G. Marconi. Arrivati in fondo a Via della Rocca attraversiamo Via Le Piane sulle strisce pedonali e, all’altezza del Bar River (Cucca Bar) giriamo a sinistra, imboccando il vialetto di un giardino pubblico. Scendiamo e dopo ca. 100 m, prima di un parco giochi, giriamo a destra. La strada fatta con la breccia fina, scende rapida (ca. 20%). A destra (più meno 80 m dalla strada) vediamo la ferrovia. Arrivati a fondo della discesa svoltiamo a destra a gomito. Si passa sopra la ferrovia attraversando un ponticello di cemento. Dopo 50 m troviamo il piccolo ponte sul Rio Paranza (detto Fosso delle Mole). Al di là del ponticello a “gobba d’asino” c’è un antico mulino che un tempo sfruttava l’acqua del fiume per macinare il grano e produrre farina. L’edificio è mal conservato. Vediamo appoggiata la vecchia mola in peperino che riposa dopo decine di anni di lavoro.
Lasciandoci il mulino a sinistra, percorriamo il viottolo che sale a sinistra verso il colle, tra orti e recinzioni. Sulla sinistra possiamo ammirare la rupe di Orte e l’acquedotto. A un certo punto del percorso ci troviamo davanti una sbarra/cancelletto di ferro. Lo superiamo e continuiamo dritti lungo la strada di campagna. All’altezza di uno slargo continuiamo a salire a sinistra. Al bivio seguiamo la strada asfaltata che va in salita. Prima della salita, sulla destra, in lontananza scorgiamo Villa Nuzi (detta “Villa della principessa”) e il “Buco della Strega”.
Noi saliamo per questa strada (Foto 1) finché non arriviamo al cavalcavia della superstrada Orte – Viterbo. La nostra strada asfaltata sorpassa il ponte e dopo breve arriva ad un bivio. Lì giriamo a sinistra verso il Centro Agrituristico “Bagnolese”. A sinistra e a destra abbiamo i campi (Foto 2) e dietro di noi la bella vista panoramica verso Orte (Foto 3). Sulla sinistra troviamo, dopo qualche decina di metri, un piazzale da dove si può godere di una meravigliosa veduta: si vede il convento di San Bernardino, Orte ”vecchia”, l’interporto e più lontano i paesi della Umbria. A destra della strada, un po’ più su, si trova la villa Alberti (Foto 4), con la data di realizzazione sulle colonne del cancello :1702. A sinistra abbiamo lontana la valle del Tevere, dove passa “l’autostrada del sole” e le colline umbre. A destra della strada salgono i campi.
Siamo in Località Piagge Alte. Proseguiamo su questa strada asfaltata ma poco frequentata, per circa 15 minuti fino ad arrivare all’area pic-nic e al casaletto The Grove, ben visibile lungo il margine della strada a destra.
Ca. 150 m dopo arriviamo ad un bivio, dove lasciamo la strada asfaltata e svoltiamo a sinistra per la strada sterrata. La strada scende giù nel bosco (foto 5). Dopo ca. 60 m possiamo girare a sinistra e fare altri 40 m per arrivare ad un vecchio fontanile, denominata Fontana del Galletto (Foto 6). Tornando indietro proseguiamo a sinistra. La strada attraversando il bosco assume un carattere più silvestre. Ad un certo punto il bosco si dirada e si apre la vista sui campi e su un gruppo delle case.
Subito dopo una villa (Foto 7) sulla destra possiamo scorgere un arco in pietra su un fosso (Foto 8). Dopo 40 m inizia un tratto di strada cementata. All’altezza della casa successiva ci troviamo in un punto a cui prestare attenzione per non perdersi. Infatti il sentiero per Orte Scalo prosegue per qualche metro nella proprietà privata della casa attraverso gli ulivi. Non si deve dunque proseguire verso il basso seguendo la strada cementata, ma girare a destra poco prima del tornante più evidente, con una catenella che chiude apparentemente l’accesso. Dopo breve la strada ritorna nel bosco. Si prosegue in direzione obbligata per circa 10 minuti, scendendo lentamnente verso valle. Siamo quasi a Orte Scalo. La strada incontra così quella asfaltata che imbocchiamo a sinistra. Da qui si vede il nodo autostradale, il fiume Nera, Montoro.
Arriviamo così alle prime case di Orte Scalo e scendendo la collina ci dirigiamo senza possibilità di pèrdersi verso la Stazione Ferroviaria di Orte Scalo, nostra meta della giornata, ben visibile anche dall’alto.
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