Il sassolino nella scarpa è un fenomeno che, per quanto stupido, c’insegna qualcosa. Infatti la probabilità che un sassolino entri dentro una scarpa molto aderente, ben allacciata e alta alla caviglia è infinitesimale: si deve alzare in volo colpito dalle scarpe stesse e penetrare superando perfino i pantaloni. Ma nonostante questo esso riesce ad entrare e ci costringe a fermarci. Perché? Semplicemente perché si fanno milioni di passi, grazie ai quali l’improbabile diventa statisticamente reale.

Il percorso

Dal duomo di Orvieto prendiamo Via del Duomo e arriviamo sotto la Torre del Moro, svoltiamo a sinistra per Corso Cavour, dopodiché passiamo accanto al Comune, proseguiamo dritto e svoltiamo a sinistra per Via della Cava fino a Porta Maggiore. Usciti dalla porta prendete a sinistra per Roma ed entrate nel parcheggio che vi permette di saltare qualche centinaio di metri di strada per le automobili. Dopo il parcheggio fate un tornante a scendere e imboccate a sinistra per Strada di Porta Romana. Arriverete alla strada a scorrimento veloce, che va semplicemente attraversata e dunque prendete il sentiero ch costeggia il vecchio e bellissimo acquedotto.  Dopo una cinquantina di metri parte un sentiero sulla sinistra che sale decisamente. Si arriva così alla croce e all’ingresso del Convento dei Cappuccini. Proseguiamo in salita. Usciremo così con questo sentiero su di una strada bianca che va presa avanti in salita. Giunti ad una sbarra sulla sinistra dove c’è anche una strada prendetela e godete della vista su Orvieto e il Duomo da cui provenite. Qui potete anche visitare le tombe etrusche Golini (visitabili contattando www.poranoturismo.it).

Si arriva così alla fine della strada bianca e si svolta a sinistra per l’asfaltata in salita per circa 1 km. Si passa accanto a Castel Rubello (visitabile contattando www.poranoturismo.it). Dunque si prende a sinistra (Via Cimicchi) dopo di esso e salendo si arriva ad un incrocio a cui andare a sinistra. Siamo praticamente a Porano, ci basterà  prendere Via Nereo Neri a sinistra del Baraonda e dopo la visita al belvedere prendere a destra per l’arco che ci conduce nel borgo.