Qui ci sono strade asfaltate super panoramiche, di quelle che quando passi in macchina vorresti che ci fosse qualcun altro a guidare per sporgerti dal finestrino. Farle a piedi è bellissimo anche perché godono dello spostamento del traffico su quelle più veloci e di recente costruzione. Sono deserte, passa una macchina ogni ora, mentre una volta erano impraticabili per chi camminava. Ci sono solo ciclisti che scendono da Monaco e che ti salutano, corvi che volano, il Piave che scorre in fondo e l’erba che cresce negli interstizi del catrame. Sarà così bello attraversare il mondo quando finirà il petrolio?
Il percorso
Dalla piazza di Ospitale di Cadore, presso il Bar dello Sport e la segheria, facciamo Via Roma in salita verso la chiesetta del paese, passando davanti al Comune. Giunti alla chiesa in cima al paese, ex ospizio per i viandanti che dà nome al paese, proseguiamo alla sua sinistra e alla fontanella con le indicazioni per la Via dei Papi, svoltiamo a destra. La strada diventa una sterrata nel bosco, sale fino ad un tornante panoramico che affaccia sulla valle che andremo ad attraversare (con panchina) e qui incontra un sentiero che scende a destra, da imboccare. Andremo così a costeggiare la ferrovia e sulla destra troveremo anche un caratteristico passaggio pedonale sui binari (vedi foto), che non prenderemo però. Dunque arriveremo ad una casa e sulla destra un tunnel che ci fa passare la ferrovia e giungeremo così a Rivalgo. Da Rivalgo prenderemo la asfaltata a sinistra, poco usata da automobili a causa dello spostamento di tutto il traffico sulla strada più ampia di recente costruzione.
Arrivati allo svincolo/rotatoria ci teniamo ovviamente sulla sinistra. Si continua su questa strada panoramica e poco trafficata (2 macchine in un’ora) fino a Macchietto, dove c’è la bella Chiesa della Madonna della Salute (qui c’è un’indicazione per Perarolo che scende a destra, su sentiero, ma gli abitanti del luogo ci hanno detto che non va a destinazione, dunque non ci avventuriamo). Sempre avanti, sotto al cavalcavia e ancora avanti e siamo alla stazione ferroviaria di Perarolo, dunque un chilometro e mezzo e siamo a Perarolo di Cadore.
Qui ci sono strade asfaltate super panoramiche, di quelle che quando passi in macchina vorresti che ci fosse qualcun altro a guidare per sporgerti dal finestrino. Farle a piedi è bellissimo anche perché godono dello spostamento del traffico su quelle più veloci e di recente costruzione. Sono deserte, passa una macchina ogni ora, mentre una volta erano impraticabili per chi camminava. Ci sono solo ciclisti che scendono da Monaco e che ti salutano, corvi che volano, il Piave che scorre…
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