L’itinerario Ostiglia – Nonantola si svolge su circa 60 km, e pertanto può essere svolto agevolmente in tre giorni (con pernotto a Quarantoli e a Staggia), oppure in due (pernotto a Mirandola) per chi ha un passo più spedito. Quarantoli e Staggia sono due frazioncine rispettivamente dei comuni di Mirandola e San Prospero, e sono pertanto meno interessanti per trascorrervi la serata. Mirandola offre decisamente di più per il riposo e lo svago, rispetto alle due piccole frazioni indicate. Il tratto mantovano è tutto su asfalto, e si svolge con alcuni zig-zag a cavallo della SS 12 (e purtroppo con alcuni brevi tratti lungo la SS12). Il tratto Mirandola-Nonantola è facilmente percorribile e sviluppato in buona parte su piste ciclabili, stradelli poco trafficati, e un lungo e piacevole tratto sull’argine del fiume Panaro.
Ostiglia – Revere – (via Cipolline) – Pieve di Coriano – Pelate – (SS12) – Ghisione – (SP36 – via Arginone – via Vignelle – via Borgo – SP 38) – Poggio Rusco: 16 km – 4 ore
Il cammino parte dalla bella città di Ostiglia, dalla quale appena attraversato il Po si raggiunge Revere, presso cui vale la pena fermarsi presso la Chiesa Parrocchiale e Piazza Castello. In breve si raggiunge la Pieve di Coriano, dove è quasi obbligatorio visitare la chiesa del XII secolo fondata dalla Contessa di Canossa. Da qui si riparte tra campi e canali e si raggiunge a metà mattina (dopo un tratto – purtroppo – sulla statale 12) l’oratorio matildico di Ghisione, con annesso bar-trattoria. A Ghisione si può decidere se continuare sulla statale per raggiungere Villa Poma, oppure deviare su stradine in mezzo ai campi in direzione sud (scelta assolutamente consigliata per la sopravvivenza del camminatore, ma anche per il panorama che spazia dalle alpi alla catena appenninica, nelle giornate terse) e raggiungere all’ora di pranzo Poggio Rusco, bel centro abitato con una piazza molto viva, e un bel viale di primo ‘900 in uscita dal paese.
Poggio Rusco – Stropazzara – (via Affittanza – via Argine nuovo) – Quarantoli – (via Punta – via Bruino) – Mirandola: 13 km – 3 ore
Il tratto fino a Quarantoli non presenta particolari emergenze, salvo due aziende agricole molto ben tenute ed organizzate, a ridosso del canale di Burana. Si presenta però come un tratto molto piacevole, in buona parte su strada sterrata (via Argine nuovo) e lontano dal traffico, che ben rende l’idea dei tradizionali percorsi lungo le vie d’acqua della bassa modenese. A Quarantoli finalmente è possibile trovare ristoro e ammirare la splendida e una volta potente pieve matildica, oggi purtroppo ancora gravemente lesionata dal sisma del 2012, e inagibile.
Dopo un altro tratto in campagna, mano a mano che i danni del terremoto si fanno sempre più visibili, si raggiunge finalmente Mirandola, antica e potente città rinascimentale, oggi purtroppo lacerata dal terremoto nel fisico, ma non nello spirito, a giudicare dalla vita del centro cittadino nonostante la presenza di numerosissimi edifici inagibili.
L’itinerario Ostiglia – Nonantola si svolge su circa 60 km, e pertanto può essere svolto agevolmente in tre giorni (con pernotto a Quarantoli e a Staggia), oppure in due (pernotto a Mirandola) per chi ha un passo più spedito. Quarantoli e Staggia sono due frazioncine rispettivamente dei comuni di Mirandola e San Prospero, e sono pertanto meno interessanti per trascorrervi la serata. Mirandola offre decisamente di più per il riposo e lo svago, rispetto alle due piccole frazioni indicate. Il tratto…
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