Cammini per chilometri e chilometri, dentro campagne deserte e sperdute, e già il tempo diventa relativo, qualcosa di impalpabile. Da quanto siamo in viaggio? Tre ore o tre anni? Dopodiché decidi, al bivio più lontano dal mondo che esista, di entrare dentro ad un bar-trattoria dal nome improbabile: Madonna Scoperta. E lì trovi un’umanità anacronistica: cacciatori con jeans strappati, pastori cotti dal sole, ragazzetti che comprano una caramella ed escono, pensionati che guardano il nostro cane con tenerezza . Quando usciamo, dopo una birra che stronca le gambe e fa girare la testa, ci sembra di vivere ancora negli anni ’70.
Il percorso
Da Piazza Giovanni XXII di Orticoli prendiamo via Luigi Strurzo a destra, dopodiché svoltiamo subito a sinistra e poi ancora a destra per ritrovarci sulla provinciale che imbocchiamo a sinistra per vari tornanti, circa 1 km. Svoltiamo a sinistra per Narni e Poggio di Otricoli, sempre su strada asfaltata. Dopo 600 metri circa sulla sinistra troviamo una strada che sale e che va presa e che in breve diventa bianca. Noterete ad un tratto della salita che la strada sembra proseguire dentro i vigneti, in realtà svolta leggermente a sinistra e li costeggia. Questo percorso si mantiene, per adesso, sempre in cresta, mantenendo la principale. A destra possiamo vedere Monte San Pancrazio e Poggio di Otricoli. All’altezza dell’Isola del Bene la nostra strada ritorna cementata ed entra dentro un agglomerato di case. Dopo circa 200 metri da queste case troviamo sulla destra Via di Valle Orza, da non prendere, dopodiché la prima strada bianca a sinistra in discesa va imboccata. In prossimità di una casa c’è un bivio a cui andare dritto in salita.
La strada diventa asfaltata e andando a sinistra siamo dentro l’abitato di Schifanoia. Giunti alle prime case, laddove c’è una croce di cemento, andiamo a destra in salita, per Strada di Fongalle. Troviamo sulla sinistra le indicazioni per La Chiesa di San Michele Arcangelo e le indicazioni per il cammino dei Protomartiri, mentre noi andiamo avanti fino allo stop, a cui andiamo a sinistra. Dopo pochi metri andiamo ancora a sinistra. Vedrete che questa via passa accanto alla ASD 2000 e la strada diventa sterrata, entrando in un bosco. Al bivio per il Parco Granaccioli andiamo avanti. Questo bosco potrebbe essere molto bello ma risulta inquinato e sporco, è un vero peccato.
Andiamo sempre dritti fino ad intercettare una strada asfaltata più ampia, da prendere a destra fino alla Flaminia. Davanti a noi un impianto industriale e la forma del paese di Borgaria. Prendiamo la Flaminia a destra dunque per poche decine di metri e poi andiamo ancora a destra in salita. Attenzione: questa strada è molto pericolosa, passano molte macchine e bisogna farla concentrati e svelti. Bisogna andare avanti per 400 metri circa, dopodiché prendere un sentiero sulla sinistra che si infila nel bosco e che viene usato per la caccia al colombaccio. Pochi metri e arriviamo ad una radura a cui andare a destra. Questo stretto sentiero va in salita e poi diventa piano, fino a trovare sulla sinistra la deviazione per il metanodotto. Noi andiamo avanti. Giungiamo così ad una radura dove bisogna tenere la destra e puntare con un fuoripista di pochi metri la strada asfaltata, da prendere a destra. Arrivati al bivio e al Bar Trattoria Madonna Scoperta (ci fermiamo per una sosta in questo splendido baretto) facciamo pochi metri e prendiamo a sinistra per Itieli.
Dopo 1100 metri di questa strada troviamo sulla sinistra un cancello grigio, subito dopo prendiamo un sentiero sulla sinistra. Ci porta ad un crocicchio di strade. Tre strade bianche e la asfaltata dalla quale provenivamo. Andiamo alla seconda strada bianca, che scende leggermente. Dopo 1,5 km circa c’è un primo evidente bivio a cui svoltare a destra. La via diventa di terra. Arriviamo così ad un trivio: prendiamo la prima a sinistra. Questa sentiero è immerso nel bosco ma ogni tanto si possono vedere dagli scorci i panorami aprirsi, dove è possibile scorgere Miranda, Stroncone, Terni. Si arriva così ad una piccola radura da cui si dipartono due sentieri: andiamo a sinistra. Giungiamo così alla Rocca di Narni, prendiamo a destra a scendere (via panoramica) dopodiché il secondo vicolo a destra, quello con le scale al centro, vi conduce fin dentro il borgo di Narni.
Cammini per chilometri e chilometri, dentro campagne deserte e sperdute, e già il tempo diventa relativo, qualcosa di impalpabile. Da quanto siamo in viaggio? Tre ore o tre anni? Dopodiché decidi, al bivio più lontano dal mondo che esista, di entrare dentro ad un bar-trattoria dal nome improbabile: Madonna Scoperta. E lì trovi un’umanità anacronistica: cacciatori con jeans strappati, pastori cotti dal sole, ragazzetti che comprano una caramella ed escono, pensionati che guardano il nostro cane con tenerezza . Quando…
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