Paglieres Monte Tejè

Anello del Monte Tejè, da Paglieres Mappato da Adriano (Compagnia dell’Anello) Percorso ad anello molto variegato tra borgate, piloni, laghetto, colli, memorial della Resistenza e bella cima con estesi panorami, in ambiente, all’epoca di svolgimento dell’escursione, ancora parzialmente innevato… Siamo in Valle Maira e, poco dopo San Damiano Macra, svoltiamo a sinistra nel Vallone di Combamala, superiamo l’ex diga e proseguiamo costeggiando il Rio Paglieres. Dopo alcuni tornanti e oltrepassata la borgata Chiotto arriviamo nella bella piazzetta di Paglieres (1251m)…

Ammappato il
23 Aprile 2022
Ammappato da
Adriano (Compagnia dell'Anello)

Altro da sapere

Escursione effettuata il 7 Aprile 2022

Compagnia dell’Anello formata da: Adriano, Angelo, Franco G. e José

Località di partenza: Frazione Paglieres di San Damiano Macra 1251m

Punto più elevato raggiunto: Colle Steuna 1590m

Dislivello cumulato in ascesa: 700m

Sviluppo complessivo del percorso: 12,9 km

La bacheca del percorso

Note toponomastiche e curiosità

Paglieres (frazione di S: Damiano Macra, lago, rio): nome locale provenzale Paières (l’antica Palearia), il toponimo, dal latino ‘palariu’, ricorda le colture di orzo e le antiche coperture dei tetti di paglia che, un tempo, caratterizzavano la località.

Saretto (borgata di S: Damiano Macra): nome locale provenzale Lou Sarét. Il toponimo potrebbe essere il diminutivo di derivazione prelatina di ‘serre’, alto, superiore, per indicare un piccolo insediamento su ripiani erbosi ubicati in posizione elevata, sicura e soleggiata.

Girardi (borgata di S: Damiano Macra): il toponimo deriva dalla forma cognominiale del nucleo familiare presente nell’insediamento (Gerard).

Steuna (colle e punta): parrebbe accettabile un accostamento all’aggettivo provenzale ‘tèuno’ sottile, piccolo, ma più probabile un riflesso di nome di persona (‘Esteu’ Stefano).

Assarti (borgata di Dronero): il nome italianizzato della borgata rurale è legato al termine provenzale ‘eissàrt’ (latino ‘exartum’) indicante un territorio dissodato dai cespugli e quindi reso coltivabile e fertile (anche con la pratica dell’incendio, antica usanza del ‘debbio’).

Comba (borgata di Dronero): nome ricorrente sull’arco alpino occidentale, dal provenzale ‘la coùmbo’ e dal latino tardo ‘cumba’ assume il significato di valle profonda, ombrosa e stretta tra alti versanti.

Tejè (monte): deriva il nome dal luogo ove, un tempo, abbondavano i tigli (tejè).

Bedale (borgata di S: Damiano Macra): nome locale provenzale Bial (o Beal). Di origine celtica (radice ‘bed, bod’), significa piccolo corso d’acqua, in questo caso in relazione a luogo abitato presso un corso d’acqua.

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