Anello della dorsale di Costa Chiggia

Mappato da José (Compagnia dell’Anello)

Vista la recente nevicata la Compagnia dell’Anello decide di affrontare la classica delle classiche, cioè il giro di Costa Chiggia, sempre gettonatissimo, sia dagli scialpinisti che dagli escursionisti con le racchette da neve, per la sicurezza del percorso e per l’incomparabile panorama a 360 gradi che accompagna i tre chilometri di cresta, sempre oltre i 2000 metri di quota, dal Colle Intersile Sud alla cima del Monte Buch.
Siamo in Valle Maira che, da Dronero, risaliamo fino a Ponte Marmora dove svoltiamo a sinistra in direzione di Canosio e Marmora.
La stretta strada presenta a tratti cascate di ghiaccio. All’incrocio con la strada per Canosio e il Vallone del Preit proseguiamo dritto per svoltare a sinistra appena all’inizio dell’abitato di Marmora (indicazione “Parrocchiale”). Continuiamo per un chilometro circa dopodiché imbocchiamo il bivio a sinistra (indicazione “Chiesa Parrocchiale”) fino ad arrivare alla Chiesa di San Massimo o Parrocchia di Marmora (1549m).
Lasciamo qui l’auto e ad attenderci, accovacciato sul mucchio di neve ai bordi del parcheggio ci aspetta un magnifico gattone, (gat pitois?) bello, grosso e gonfio di pelo che al nostro avvicinarci sparisce dentro un tubo di scolo.

Visto l’inizio del sentiero gelato indossiamo i ramponcini, ma della recente nevicata non rimane nulla, infatti, superata la prima decina di metri, ci spostiamo sui prati di destra del tutto privi di neve su cui procediamo al dritto fino a raggiungere più sopra la strada asfaltata che percorriamo fino alle Grange Cros (1720 m). Qui, dove al ritorno chiuderemo il nostro anello, volendo fare il giro in senso antiorario proseguiamo a destra sulla strada ormai ricoperta da pochi centimetri di neve pestata e ghiacciata fino al bivio per il Colle Intersile Nord dove, viste le condizioni meteo e il fondo che non richiede ciaspole, decidiamo di proseguire fino a raggiungere il Colle Intersile Sud (2023 m).

Di qui risaliamo verso Nord il costone prativo nuovamente privo di neve e raggiungiamo facilmente la cima del Monte Festa (2130m) sormontata da un cippo di pietre e calce . Affrontiamo quindi la ripida discesa verso il Colle Intersile Nord su uno spesso manto di neve fresca in mezzo ai larici su cui procediamo con attenzione e sprofondando spesso fino al ginocchio.

Raggiunto il Colle Intersile Nord (2026 m) risaliamo il primo ripido tratto per raggiungere la cresta su cui proseguiamo in facile salita fino a raggiungere i 2156 metri di Costa Chiggia, dove tira un vento gelido.

Indossiamo tutto quello che abbiamo a disposizione ed ammiriamo veloci la straordinaria visuale che la cima di Costa Chiggia, consente:
– a Nord verso il Chersogno, il Pelvo d’Elva, la Marchisa e il Monviso;
– a Sud verso il Tibert e le Punte Tempesta e Piovosa;
– a Ovest verso il Vallone del Preit e le cime del Giobert, La Bianca, il Becco Grande, La Meja e, in lontananza, verso la mole dell’Oronaje;
– ad Est, infine, verso il vallone di Celle Macra, ornato dalle sue numerose e belle borgate, verso la bassa Valle Maira e, in lontananza, verso la pianura.

Proseguiamo il nostro cammino in cresta scendendo tra radi larici al colletto che divide Costa Chiggia dal Monte Buch. Da qui diparte un sentiero che raggiunge le borgate di Macra site sulla Cresta del Castello e più avanti, poco prima della croce di vetta, incontriamo la palina indicante un altro sentiero per Palent, la principale borgata della Comba Aramola, facente parte sempre del territorio di Macra.
La cima del Monte Buch (2111 m.) è meno frequentata della dirimpettaia Costa Chiggia, ma regala comunque eguale esteso panorama, godibile dalla tranquilla ampia dorsale che la caratterizza.
Per il ritorno decidiamo di effettuare un semicerchio sul pianeggiante innevato crestone verso Ovest, in direzione di Grange Murlone, per scendere poi nei pressi delle Grange Gorgia, dove possiamo imboccare la comoda stradina che qui arriva da Parrocchia di Marmora.

Seguendo questa carrareccia, con un lungo traverso in graduale pendenza, andiamo a tagliare il versante occidentale della Costa Chiggia fino a raggiungere la bella cappella di San Teodoro, protettore dei pascoli, dove è d’obbligo una pausa ristoratrice e un brindisi al nuovo anno accompagnato da una delle tante leccornie di cui ci delizia Maria.
Di qui, su comodo sentiero non innevato scendiamo alle Grange Cros e quindi a Parrocchia dove terminiamo il nostro suggestivo e gratificante percorso.