DESCRIZIONE DEL PERCORSO PELLIZZANO-MALGA BASSA-MALGA ALTA-LAGO DEI CAPRIOLI
Pellizzano deve le sue origini come centro abitato a un lascito Romano ad un suo generale Belisario come ricompensa della gloria apportata a Roma. Dapprima come unico villaggio, poi altri due vicini, Ponte e Ognano, sempre ceduti con le stesse caratteristiche ad altri generali come ricompensa per gli onori verso Roma. Poi più avanti nel tempo i tre villaggi si unirono rimanendo evidenti i segni dei confini e delle distinguo dialettali.
Partiamo da Piazza Santa Maria di Pellizzano, dove c’è anche la sede del Municipio, e ci incamminiamo verso Via Cipriano Vallorsa, lasciandoci alle spalle la chiesa. Proseguiamo diritto per circa 300 metri, incontriamo un cartello che indica Lago dei Caprioli- Località Fazzon. Al termine della strada asfaltata un bivio, a sinistra continua la strada percorsa da auto, a destra si sviluppa l’inizio del sentiero che porta al Lago dei Caprioli. Si abbandona la strada, per prendere il sentiero a destra in salita, inoltrandoci nel fitto verde degli alberi. Il sentiero iniziato si allarga diventando una carrareccia, dopo un po’ si arriva ad un trivio dove dei cartelli in bianco e rosso indicano: Malga Bassa-Malga Alta-Lago dei Caprioli, si prosegue sulla carrareccia centrale in salita. Notiamo che il tratto di sentiero che stiamo percorrendo si può affrontare sia dal lato destro che dal lato sinistro per poi ricongiungersi più avanti, questa è una caratteristica che incontreremo spesso in questa escursione, noi consigliamo quello percorso da noi nel verde e riportato nel Gpx. Dopo si intercetta una carrareccia sul lato destro dove un altro cartello indica la direzione che ci interessa, un ponticello a destra ci invita ad attraversarlo ed il Sentiero Palù si fonde con il Sentiero degli Gnomi, una scritta campeggia la filosofia del camminare: “Camminare in natura nel verde senza fretta, ogni tanto fermarsi, guardarsi attorno vicino e lontano, lasciarsi stupire dai segni del bosco e della montagna, per imparare, riflettere, ritrovarsi. Lungo il sentiero troverai stimoli per farlo”. Attraversato il ponticello dove sotto scorre una cascatella che alimenta il torrente Noce, il sentiero si snoda lungo e tortuoso tra gli alberi, dopo un po’ si incontra un albero con sopra attaccato un disegno con delle ciaspole, ovviamente in periodo nevoso sono attrezzature consigliate. Arrivati ad un trivio diversi cartelli indicatori, noi andiamo a sinistra in salita. Il sentiero degli gnomi che stiamo percorrendo ogni tanto e intervallato da piccoli diversi Totem scolpiti da qualche bravo maestro d’ascia artista. Insieme al colore verde che ci circonda notiamo delle varietà di piante particolari tra cui il Digitale Lanata, un rara pianta medicinale. Dopo un po’ una zona paludosa è attraversata da una lunga passerella che invita gli escursionisti ad una sfilata sopra per evitare il terreno sottostante. Subito dopo prendiamo in salita una scaletta naturale di pietra con dei sostegni in legno, ancora dopo alcuni cartelli indicatori, anche qui ci si può trarre in inganno perché il sentiero si divide per poi unirsi dopo, noi prendiamo quello a sinistra La Via delle Malghe perché ci porta ad un piccolo spiazzo con parapetto dove una vista panoramica allieta la vista. Incontriamo ancora un cartello con tre diverse indicazioni, continuiamo a destra in salita, verso le Malghe e il Lago, lasciandoci quello di sinistra in discesa che indica il Rifugio Alpino Fazzon a 350 metri. Arrivati ad un bivio con diversi cartelli, seguiamo il sentiero di sinistra direzione Lago che dopo si allarga diventando una carrareccia in discesa, poi un altro ponticello ancora con sotto un affluente del noce, si esce su una radura con vista della Malga Bassa di Pellizzano, 1280 m.s.l. Dalla radura una stradina a destra asfaltata va verso il Lago. Dopo circa 10 metri altri cartelli, andiamo a sinistra in salita arrivando poi ad una piccola radura, lasciando la stradina asfaltata prendiamo il Sentiero delle Coste-Malga Alta a sinistra che scende. Dopo pochi metri incontriamo un allevamento di selvaggina vicino ad una rete che limita in montagna il movimento dei Caprioli. L’assurdità voluta dall’uomo è quella di far coesistere insieme l’allevamento per scopi particolari con tratti di territorio libero per gli animali. Diciamo questo perché’ lo sguardo curioso e triste di un possente cervo limitato nel recinto per allevamento della selvaggina ci accompagna fino a che noi scompariamo alla prossima curva verde Proseguiamo fino ad un bivio andiamo a destra in salita Sentiero delle Coste-Malga Alta, dopo 10 metri ancora un bivio, andiamo a destra in salita verso La Malga Alta lungo un sentiero tortuoso, ancora un cartello e si va a destra in salita. Per come dicevamo prima il sentiero è lungo e tortuoso con qualche immissione laterale e si può incorrere in errore, riferimento importante diventano dei cartelli di colore arancione con delle scritte filosofiche che di tanto in tanto si incontrano. Dopo 10 metri ancora un indicazione verso la Malga Alta, rasentiamo a destra in salita un grosso masso che somiglia ad una casetta con camino, incontriamo una piccola vena di acqua e andiamo a destra, seguiamo parallelo per un tratto un ruscelletto prima a sinistra e poi a destra, un paletto bianco e rosso indica che siamo sul giusto percorso. Ad un trivio andiamo avanti in salita verso la Malga Alta, e poi attraversiamo un ponticello dove sotto scorre un rio proveniente dai ghiacciai, ancora un paletto con tinta in bianco e rosso, poi un torrentello a sinistra e lo percorriamo parallelamente, dopo un po’ davanti a noi l’ossatura del Monte Salvat e dello Scavezzi, ad un trivio con parapetto proseguiamo diritto in salita. Seguiamo ancora alla nostra sinistra un altro ruscelletto che ci accompagna in salita fino allo spiazzo che ci accoglie, la Malga Alta m.1548 s.l.m. Dopo la sosta alla Malga Alta e rifocillati con panino speck e birra, prendiamo il sentiero che va verso il Lago dei Caprioli, ripercorrendo un tratto fino ad una deviazione a sinistra che va appunto verso il lago. Incontriamo in discesa un rio seguendolo in parallelo avendolo alla nostra destra fino ad un prossima deviazione che indica La Malga Bassa e il Lago, tutte le altre indicazioni che si incontrano facilitano il percorso per raggiungere la nostra meta in discesa a sinistra…. Al termine del sentiero si esce direttamente sul Lago dei Caprioli… un buon bagno ritempra il fisico dopo la nostra escursione… per chi vuole… l’acqua è fredda ma piacevole.
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