Questa tappa segna l’ingresso nel territorio etneo. Il paesaggio cambia radicalmente: lasciate le valli e terminati i saliscendi tra le creste peloritane, il cammino prosegue per circa 100 km alle pendici dell’Etna. Qui i colori dominanti sono il nero, il grigio e il rossastro della pietra lavica. Il percorso odierno incrocia e attraversa diverse colate laviche e, poco prima di raggiungere il centro di Sant’Alfio, passa davanti al leggendario e millenario castagno dei cento cavalli (vedi approfondimento).
Il percorso
Partendo dalla piazza della Chiesa Madre attraversiamo il Corso Vittorio Emanuele e imbocchiamo a sinistra Via Umberto. Giriamo poi a destra e subito a sinistra in Via Castagneto Vecchio, passando di fronte alla chiesa dell’Immacolata. Giunti all’incrocio giriamo a destra e poco dopo a sinistra in Via Grotte di Nicodemo. Proseguiamo sempre dritto su questa stradina di campagna per circa 3 km fino ad incontrare, proprio davanti a noi, un cancello grande in ferro. Qui bisogna imboccare il sentiero in salita alla nostra sinistra (foto 1). Superato un primo gruppo di ruderi in pietra, il sentiero si allaccia a una stradina asfaltata ma dopo circa 50 metri prosegue sulla nostra destra, accanto al muro di contenimento in cemento (foto 2). Poco più in alto incontriamo un altro rudere e qui giriamo a destra sulla strada in cemento che costeggia il castagneto. Proseguiamo in salita fino a incrociare la strada asfaltata e qui giriamo a sinistra. Restiamo su questa strada per circa 1 km, superiamo l’incrocio dove i cartelli stradali indicano direzione “Presa/Piedimonte” e poco dopo svoltiamo a destra sulla strada in pavet di basalto che si inoltra nel bosco (foto 3). Qui ha inizio un lungo tratto abbastanza impegnativo e tutto in salita. Proseguiamo dritto fino a quando non avrà inizio uno stretto e tortuoso sentiero di montagna che percorreremo per intero facendoci largo tra la vegetazione che parzialmente lo ingombra. Quando il sentiero si allarga e incontra una pista forestale, continuiamo ad andare dritto, ignorando la deviazione sulla destra (foto 5). Circa 300 metri più avanti la pista si biforca e ci immettiamo sul sentiero di sinistra. In questo breve tratto la vegetazione è molto folta e il percorso da seguire può non risultare del tutto chiaro. E’ conveniente quindi aiutarsi con la mappa e il tracciato gpx. Ci manteniamo sulla sinistra fino a incrociare nuovamente la pista forestale. Il paesaggio alterna fitti boschi, in prevalenza di castagno, e zone in cui la vegetazione quasi scompare e affiorano le colate laviche. Qualche chilometro più avanti, subito dopo l’incrocio con un’altra pista sulla destra, ha inizio la discesa, che imbocchiamo proseguendo dritto (foto 9). Al termine della discesa il bosco si apre, camminiamo per circa 200 metri, superiamo la deviazione a sinistra e imbocchiamo davanti a noi il sentiero che risale la colata lavica e passa accanto alle bocche vulcaniche del 1928 (foto 10). Poco dopo il sentiero si inoltra nuovamente nel bosco e inizia a scendere. Lo percorriamo per intero, attraversando ampi noccioleti, fino a incrociare la strada asfaltata, in prossimità di una chiesetta isolata (foto 11). Giriamo a sinistra e arrivati all’incrocio a T svoltiamo a destra e percorriamo circa 700 metri della strada asfaltata. Quando questa compie una decisa curva a sinistra noi proseguiamo dritto imboccando la stradina davanti a noi. Ignoriamo la prima strada a destra in salita e andiamo ancora dritto seguendo questa strada che ci porterà alla “Casa di Paglia Felcerossa” (la incontreremo sulla nostra sinistra), dove si può pernottare e riposare prima di arrivare a Sant’Alfio. Dalla Casa scendiamo a sinistra sul viottolo fino ad arrivare sulla strada asfaltata, svoltiamo a sinistra e la percorriamo per circa 1,5 km. Quando incontriamo un incrocio con un’aiuola spartitraffico al centro giriamo a destra e percorriamo sempre dritto la stradina asfaltata in ripida discesa che ci condurrà al leggendario castagno “dei cento cavalli” (foto 14). Dopo una breve pausa, continuiamo a scendere, oltrepassiamo il chioschetto a sinistra e all’incrocio andiamo a destra. Percorriamo 400 metri e giriamo a sinistra su “Via Marca”. All’incrocio successivo andiamo a sinistra e subito a destra continuando a scendere fino a incrociare “Via Catania”. Qui giriamo a sinistra e seguiamo la strada che ci porterò al centro di Sant’Alfio.
Questa tappa segna l’ingresso nel territorio etneo. Il paesaggio cambia radicalmente: lasciate le valli e terminati i saliscendi tra le creste peloritane, il cammino prosegue per circa 100 km alle pendici dell’Etna. Qui i colori dominanti sono il nero, il grigio e il rossastro della pietra lavica. Il percorso odierno incrocia e attraversa diverse colate laviche e, poco prima di raggiungere il centro di Sant’Alfio, passa davanti al leggendario e millenario castagno dei cento cavalli (vedi approfondimento). Il percorso…
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