La primavera esplode in mille insetti che camminano su foglie e pietre. Ogni foglia è un bosco, ogni pietra una montagna. Tra di loro ce ne sono tre che mi lasciano stupito: uno è bianco e arancio, gli altri due vestiti di tanti colori. Chissà dove vanno, perché, e se sanno che il mondo è molto più grande di loro.
Il percorso
Dalla piazza principale del paese di Pietralunga, con il municipio e la chiesa di Santa Maria, ci infiliamo nei vicoli del borgo usando Corso Matteotti. Si esce da Porta del Cassino, si prendono le scale a sinistra, si gira in discesa sempre a sinistra alla fine delle scale e si arriva alla provinciale da imboccare a sinistra per poche decine di metri, quindi si svolta a destra per Via San Vincenzo con le scalette all’inizio. Appena inizia la salita troviamo le indicazioni per il sentiero 117, ma noi proseguiamo in salita avanti. Arriviamo così ad un grande incrocio con la provinciale. Qui prendiamo il sentiero 117 (nel frattempo reintercettato) verso San Salvatore, una strada brecciata in salita. Dopo circa 300 metri troviamo un bivio a cui andare a destra e arriviamo in località San Salvatore. Qui proseguiamo sempre sul 117 in leggera discesa a sinistra, fino ad arrivare al bivio per la Balucca, dove bisogna andare a destra, in leggera salita, su strada sterrata.
Dopo poche centinaia di metri svoltiamo a sinistra in discesa, al bivio. Giunti al Mulino Maccheroni (510 metri s.l.m.) svoltiamo a sinistra verso il sentiero 118. La strada è asfaltata e ci porta al bivio per Città di Castello, avanti. Dopo breve imbocchiamo a destra per Caimattei sempre su strada asfaltata. Ancora qualche decina di metri e proseguiamo dritti per S.Andrea. Vicino al ruscello ci sono dei casali con rimesse, dopodiché la strada risale. Dopo 700 metri circa lasciamo l’asfaltata andando dritti per strada brecciata, all’altezza di un tornante. Al casale e chiesa di S.Andrea andiamo a destra del forno, puntiamo il casale abbandonato avanti e sopra di noi, lo aggiriamo a destra e ci ritroviamo su di un sentiero che sale. Voltatevi ogni tanto a guardare il panorama splendido dietro di voi e alla vostra destra il Monte Nerone. Giunti nel punto più alto, che è anche quello dove intercettiamo la strada asfaltata da imboccare a sinistra, siamo su Monte delle Trecciole, sito a 813 metri s.l.m.
Arriverete piacevolmente alla Madonna dei 5 Faggi e dopo qualche decina di metri imboccherete alla vostra sinistra una strada sterrata. Siete sul Sentiero Italia. Quasi subito si arriva ad un casale da cui dipartono molte strade: seguite sempre i segni bianco rossi del Sentiero Italia. Giunti alla località i Prati, dopo aver attraversato un paesaggio di argille e boschi tutto attorno, andate davanti fino al grande casale. Qui svoltate a destra su strada brecciata, lasciando il sentiero Italia ed entrando nelle Marche.
Fate molti chilometri di questa strada, con curve e aperture di paesaggi spettacolari, fino ad incontrare una Madonnina dentro un incavo di un legno. Qui lasciate la strada che nel frattempo è diventata asfaltata e imboccate un sentiero laterale a sinistra che sale. Arriva in un posto pieno di stradine laterali, quindi seguite sempre il nord o il gpx, fino a sbucare vicino ad un casale. Percorrete la recinzione svoltando a destra (attenzione ai molti sentieri segnati in questo ultimo tratto), oltrepassate delle capanne di caccia e uscite su di un prato da cui poter vedere Apecchio. Da qui usate il prato e poi puntate due casolari alla cui base c’è una strada che vi porterà, andando a sinistra, alla chiesetta di Apecchio e al filare di tigli che conduce nel borgo vecchio.
La primavera esplode in mille insetti che camminano su foglie e pietre. Ogni foglia è un bosco, ogni pietra una montagna. Tra di loro ce ne sono tre che mi lasciano stupito: uno è bianco e arancio, gli altri due vestiti di tanti colori. Chissà dove vanno, perché, e se sanno che il mondo è molto più grande di loro. Il percorso Dalla piazza principale del paese di Pietralunga, con il municipio e la chiesa di Santa Maria, ci infiliamo…
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