Pinzano Nova Ponente

L’itinerario Iter Artis di cui questo percorso fa parte è  stato ideato e sviluppato da Around The Walk per la creazione del 2° volume della collana “Iter Artis – Cammini dell’arte Sacra in Alto Adige” per conto dell’ufficio di soggiorno e della diocesi della provincia autonoma di Bolzano. Iter Artis è un progetto dedicato alla memoria della Prof. Gioia Conta, docente e geografa del mondo antico, massima esperta di Arte Sacra della regione Alto Adige. DESCRIZIONE: Tappa 01 (ca 12 Km…

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2 Agosto 2016
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Around the Walk

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SPIEGAZIONE DEL PERCORSO:

Il quinto e ultimo percorso di questo secondo volume Iter Artis, porta alla destinazione finale presso il paese di Nova Ponente a 1.357 s.l.m., scavallando quindi la Val d’Adige e abbandonandola sul lato orientale, in direzione della secondaria Val d’Ega, sull’altopiano del Monte Regolo.

Si tratta del percorso più impegnativo dal punto di vista escursionistico e, anche se sempre in ambito non professionistico o sportivo, richiede comunque un allenamento di base, per essere affrontato nella sua interezza.

Srotolandosi per circa 24 Km, e quindi per almeno una giornata di cammino, non andrà sottovalutata una prima tratta tra il paese di Montagna e quello di Ora sulla Strada del Vino e la seguente risalita lungo la gola del Rio Nero verso il paese di Aldino, con un dislivello totale da affrontare di quasi 1400 mt dei quali almeno 800 in ripida salita.

Per questo il quinto percorso è pensato anche per il viandante che voglia affrontarlo in due tappe separate, più brevi, logisticamente comode e ricche di servizi, facendo riferimento al paese di Aldino, che divide in maniera quasi eguale, la lunghezza totale del tracciato.

E’ altresì vero che questo percorso regalerà momenti di grande suggestione, sia dal punto di vista naturalistico, che panoramico, che spirituale e religioso.

Abbandonato l’incanto silenzioso della Chiesa di S. Stefano a Pinzano, l’altare di Hans Klocker e l’evocativa facciata affrescata con il Manto della Madonna si incontrerà per prima, in circa mezz’ora di cammino, la parrocchiale di S. Bartolomeo nel paese di Montagna, rivisitata in stile storicistico nel 1875, ma di epoca romanica ben precedente.

Al suo interno di pregevole fattura, gli altari: il maggiore con la pala settecentesca ad opera di Antonio Vincenzi di Cavalese e raffigurante il martirio del Santo, e quelli laterali, a loro volta del XVIII secolo, ricche di armonici colorismi e dalla composizione leggiadra. Da notare anche un particolare ciclo a decorare il coro, di epoca recente (1943) a firma del pittore Johann Baptist Oberkopfler, raffigurante i dieci santi tirolesi e trentini e, sull’arco, un cristo incoronato di spine venerato da contadini, commoventi nella loro semplice devozione.

Proseguendo, s’inizierà la discesa verso il paese di Ora sulla Strada del Vino, quasi sul fondovalle, andando così ad attraversare il Rio Nero, ai piedi di una profonda gola naturale dall’alta cascata, per poi risalire un’impegnativa quanto spettacolare scalinata nel bosco, dalla quale godere di un panorama sempre più vasto, dalle numerose panchine disseminate sulle piccole terrazze di pietra.

Il paese di Aldino, infine, dallo smaccato timbro alpino, offre un buon punto tappa per un pernottamento. Un piccolo info-point sulla piazza, sarà prezioso per scegliere fra le diverse soluzioni offerte dal paese e i suoi dintorni.

Chi invece vorrà sostare anche soltanto per il pranzo, potrà consumarlo all’ombra dell’imponente Chiesa dei Ss. Giacomo e Elena, in alto in cima ad un cucuzzolo per vegliare sul paese. Sul retro dell’edificio, un solitario e assolato cimitero, permetterà di far correre lo sguardo su tutta la valle sottostante, fino alle cime delle montagne sopra Merano, ben dopo Bolzano. All’interno della chiesa, escludendo la pregevole fonte battesimale trecentesca in arenaria e marmo rosso, gli arredi sono di stile neogotico, mentre la pala d’altare tardo ottocentesca, è a firma del maestro Kasper Jehle, raffigurante i due Santi stretti intorno all’incoronazione di Maria.

Continuando il percorso, il paesaggio sarà ormai definitivamente mutato a favore di uno di tipo più alpino, caratterizzato da boschi per produzione di legname e lussureggianti pascoli al posto dei campi coltivati. In poco più di due ore si giungerà nei pressi del Santuario della Madonna di Pietralba, attraversando una vasta area protetta. Il Santuario è altro punto di cruciale importanza nella vita religiosa Altoatesina, essendo il maggior luogo di pellegrinaggio dell’intera regione già dal 1553, anno della sua fondazione legata alla leggenda del ritrovamento della statuetta della Pietà da parte del contadino Leohnard Weissensteiner, proprietario dell’omonimo maso.

Il Santuario, la cui monumentale facciata è affiancata da due grandi edifici conventuali settecenteschi, appannaggio dell’ordine dei Serviti, offre al suo interno un’atmosfera di raccoglimento e contemplazione per il viandante e il pellegrino che vogliano sostarvi per una visita alla madonnina, conservata in una bassa cappelletta laterale.

Un’altra ora e mezza di cammino porterà alle prime case dell’abitato di Nova Ponente, sdraiata su un dolce declivio fra prati e verdi pascoli, in posizione ben esposta ed assolata.

Il quinto percorso e il secondo Itinerario Iter Artis, si concludono quindi con la visita alla parrocchiale del paese, la chiesa di S. Benedetto custode del celebre altare di Hans da Judenburg, primo grande altare a portelle in legno intagliato di tutta la regione, destinato alla parrocchiale di Bolzano e da qui rimosso nel 1725.

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