Pisogne Boario Terme

SECONDA TAPPA DELLA VIA VALERIANA. Dalla Chiesa di Santa Maria della Neve teniamo la sinistra sul marciapiede, seguendo Via Antica Valeriana, fino poco prima della rotonda dove si svolta a destra. Seguiamo questa strada fino alla vecchia statale, la attraversiamo e continuiamo fino al sagrato della Chiesa di San Girolamo. Dalla Chiesa di San Girolamo procediamo diritti costeggiando un muro di cinta, fino alla Contrada Boschetta, dove all’incrocio si gira a destra. Attraversiamo la zona industriale fino a un bivio…

Ammappato il
11 Gennaio 2019
Ammappato da
ANDREA GRAVA , ANTONIO VOTINO

La bacheca del percorso

Pisogne. Situato all’estremità nordorientale del Lago d’Iseo, l’abitato storico si presenta come un borgo medievale e rinascimentale, con strette vie e una grande piazza che si affacciano sulle acque del lago. Pisogne presenta numerosi palazzi signorili, portici e cortili, di notevole importanza la Torre del Vescovo (XIV secolo), la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta (XVIII secolo) e le tre chiese ai margini dell’abitato: Chiesa di Santa Maria della Neve (XV-XVI secolo) con affreschi del pittore Girolamo Romanino, Pieve di Santa Maria in Silvis (XV secolo) con numerosi affreschi e un Trionfo della Morte del pittore Giovanni Pietro da Cemmo del 1490, Chiesa di San Girolamo (XVIII secolo). Gratacasolo. Piccolo abitato di origine medievale, sede antica dei Gratacasolei che vi eressero un castello (ora poco visibile perchè frammentato e trasformato in abitazioni), il centro storico si è formato intorno alla Chiesa di San Zenone (XVII secolo). In Località Castrino, più a valle verso il fiume Oglio, in anni passati furono individuate alcune sepolture di epoca romana. Alle falde del Dosso della Regina si trovano le antiche cave di macine da mulino, attive fino all’inizio del Novecento, oggi immerse nel bosco e quindi non visibili. Beata. Piccolo nucleo di origine medievale sorto attorno alla Chiesa della Beata Vergine (1747) e alla Torre Alta (XIV secolo). Pian Camuno. Antico borgo medievale. Di questo suo passato conserva una torre e due chiese, risalenti al XV secolo, ben conservate: Chiesa di Santa Giulia e Chiesa di Santa Maria della Rotonda. Il paese conserva una terza chiesa, la Parrocchiale di Sant’Antonio Abate, del XVI-XIX secolo. Artogne. Il centro storico di origine medievale, sviluppatosi presso un castello della famiglia Federici (ora in rovina), conserva ancora numerosi palazzi nobiliari. Tre sono gli edifici religiosi presenti in paese: Chiesa Parrocchiale dei Santi Cornelio e Cipriano (1751), Chiesa di Santa Maria Elisabetta o della Visitazione (XV-XVII secolo) e Chiesa di Sant’Andrea (XII-XV secolo). Gianico. Il centro storico sorge sulla Via Valeriana che lo congiungeva con Artogne e Pellalepre, raggruppato intorno alla Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo (1721). Di notevole interesse è il Santuario della Madonna del Monte e della Natività di Maria Santissima (1536-1752). Più a valle, ai margini dell’abitato, si trova la Chiesa di San Rocco (1823) eretta per volontà popolare dopo la peste del 1817. Fucine. Il piccolo abitato presenta alcune belle case in pietra, la Chiesa Parrocchiale della Visitazione della Beata Vergine Maria, la Segheria Veneziana, il Vecchio Mulino e il Museo degli Alpini (MALP). Montecchio. Sorge sulle sponde del fiume Oglio e sul declivio pedemontano. Importante borgo medievale, in gran parte distrutto da una frana nel 1471. L’abitato conserva importanti testimonianze del suo antico passato. Interessanti sono alcune abitazioni medievali con portali in pietra Simona, il Ponte Vecchio sul fiume (1686), i ruderi del castello Federici (XII secolo) situati sulla collina Dosso innanzi al Ponte Vecchio, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta (1623-1911) e lo splendido Oratorio dei Morti (XIV-XV secolo) con un bellissimo ciclo di affreschi. Boario Terme. L’abitato si sviluppa all’inizio del XX secolo grazie alla presenza delle Terme. La fama delle acque di Boario risalirebbe al XV secolo e ne fa menzione anche Alessandro Manzoni, ma solamente intorno al 1840-1850 si assiste ad un grande rilancio della zona e si edifica l’albergo Antica Fonte. Negli anni successivi la zona, grazie al turismo termale, si espande notevolmente con la costruzione di numerosi alberghi e abitazioni. Le Terme di Boario comprendono un vasto parco naturale (150.000 ettari) con al suo interno alcuni edifici in stile liberty (1906). Importante edificio è la Chiesa di Santa Maria delle Nevi (1957).

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