Dalla stazione di Ponte Galeria, si percorre la breve stradina che conduce alla via Portuense, si va a destra, si oltrepassa una pompa di benzina con una fontanella (utile per fare il pieno d’acqua, non ci saranno altre possibilità fino a Fiumicino), poi si lascia sulla sinistra il sentiero che porta a Roma, si attraversa il ponte sul rio Galeria, e ci si trova in uno slargo in cui una sbarra verde dà accesso ad uno sterrato che si dirige verso l’autostrada. Si prende lo sterrato, si passa sotto l’autostrada, e in breve ci si ritrova immersi in un paesaggio agrario. Nei canneti sono nascosti alcuni bunker risalenti alla Seconda Guerra Mondiale. Sulla sinistra, oltre il fiume, spicca l’altopiano di Ficana, sulla destra, i capannoni rosso mattone della Nuova Fiera di Roma. Il sentiero si snoda sull’argine del Tevere, a volte invaso dalla vegetazione ma sempre ben evidente, oltrepassa alcune idrovore e un curioso ponte su un rumoroso impianto idrico descrivendo un’ampia curva, poi il traffico della Portuense si fa sempre più vicino, finché si raggiunge un’area di sosta artigianale con due panchine improvvisate e un cartello (1:00 h).
Da qui il sentiero scende e prosegue tenendosi l’argine sulla destra, attraversando un boschetto di pioppi bianchi, poi un fitto canneto e infine aprendosi nella prateria ripariale. Dopo circa 2 km, il sentiero termina in uno spiazzo adibito a discarica abusiva. Si torna un po’ indietro risalendo l’argine e si raggiunge una ciclabile asfaltata, che si prende verso sinistra (0:30 h).
La ciclabile segue l’argine del Tevere prima, poi del ramo settentrionale del delta, il canale di Traiano o Foce Micina. Una passerella di legno costeggia le mura dell’Episcopio di Porto, chiesa fortificata di origine altomedievale, poi si oltrepassa un parcheggio e ci si immette sulla Portuense poco prima di un cavalcavia e dell’ingresso all’area archeologica dei porti di Claudio e Traiano (0:45 h).
Da qui si continua su via Portuense in un contesto poco entusiasmante di autorimesse e parcheggi a lungo termine, fino a oltrepassare sulla destra la curiosa architettura rossiccia del Comune di Fiumicino e raggiungere i vistosi architravi bianchi del Ponte 2 Giugno (0:20 h).
Ci si lascia il ponte sulla sinistra, si cerca di attraversare la trafficata rotatoria in cui spicca una statua di bronzo di un pescatore con dei gabbiani (il Pescatore dei Cieli), e si continua tenendosi a sinistra su via della Torre Clementina, affollata di bar e ristoranti. In rapida successione si oltrepassano sulla destra la locomotiva nera ora sede dell’Info Point e la facciata in laterizio con paraste candide della chiesa di Santa Maria Porto della Salute. Per l’ultimo tratto, conviene salire sulla banchina del canale, sede di attracco dei pescherecci e spesso di immediata compravendita del pescato. Alla fine, si raggiunge il faro rosso che segna l’imbocco del canale, e la fine del molo (0:20 h).
Dalla stazione di Ponte Galeria, si percorre la breve stradina che conduce alla via Portuense, si va a destra, si oltrepassa una pompa di benzina con una fontanella (utile per fare il pieno d’acqua, non ci saranno altre possibilità fino a Fiumicino), poi si lascia sulla sinistra il sentiero che porta a Roma, si attraversa il ponte sul rio Galeria, e ci si trova in uno slargo in cui una sbarra verde dà accesso ad uno sterrato che si dirige…
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