L’ultima tappa del CamminoOltre Tevere raggiunge il mare dopo 23 giorni di cammino, più 430 km percorsi, 4 regioni e 56 comuni d’Italia attraversati.

Lo strappo finale richiede una mattinata di cammino piacevole lungo fiume per raggiungere la costa entrando in Fiumicino e seguendo quindi quello che è il canale artificiale del Tevere. La foce naturale del fiume si trova invece più a sud presso il famoso idroscalo di Ostia e nel caso si voglia prolungare la gita anche al pomeriggio, necessiteranno altre tre ore abbondanti per coprire i 9 km di strada che separano i due bracci. La tappa anche in questo caso proseguirà sulla pista ciclabile che si sarà intercettata la mattina all’altezza di Ponte Galeria, meta della tappa precedente.

Sia che si parta da questo piccolo sobborgo o che lo si raggiunga in treno (fermata della linea Roma-Ostia) non sarà difficile raggiungere la pista ciclabile lasciando la stazione e andando dritto, superare l’incrocio e proseguire su Via Lorenzo Allevi che al fondo permette di svoltare a destra, seguire il canale e incrociare la strada sterrata che a destra si inoltra fra la vegetazione e si ricongiunge in pochi passi alla Via Portuense. Girare a sinistra superando il ponte sul Rio Galeriae svoltare subito a sinistra di nuovo nel verde lungo canale per seguire la traccia della ciclabile che in poche centinaia di metri porterà a passare sotto tre enormi cavalcavia della ferrovia e dell’autostrada Roma-Fiumicino posti uno dopo l’altro.

La traccia riguadagnerà la sponda del Tevere, all’altezza di alcuni edifici per il controllo delle acque dallo spiccato fascino archeologico industriale: vecchi casotti, chiuse, ingranaggi, dighe etc…etc…

Poco più di tre ore di tranquillissimo cammino immerso nella naturale fluviale del Tevere separano questo punto dal famoso Episcopio di porto all’ingresso di Fiumicino, bellissimo castelluccio vescovile posto proprio a ridosso dell’area archeologia del lago di Traiano.

La pista ciclabile, soprattutto nei week end, è molto trafficata in questo punto che è ormai a poco meno di 2 km dalla costa. Superato il castello quindi si continuerà dritto sulla ciclabile che comincerà a seguire in parallelo la carreggiata della trafficata Via Portuense proprio dove essa passa al di sotto dell’importante cavalcavia di Via dell’aeroporto di Fiumicino. Da notare, dall’altra parte della carreggiata le mura e il cancello d’ingresso della nota area archeologica del lago che, dove possibile, merita una visita (sincerarsi dell’apertura che è delegata a volontari, solitamente la prima e la terza domenica di ogni mese) per l’unicità e lo stato di conservazione del gigantesco bacino ottagonale e di tutte le infrastrutture ad esso legate.

Seguendo la Via Portuense non sarà difficile continuare a seguire il canale d’acqua dolce incontrando le prime barche del porto di Fiumicino fra le basse palazzine che ospitano le attività più diverse, oltre che molti bar e ristoranti di pesce.

Un alta passerella  permette di passare da una parte all’altra del canale, ma tenendo il lato destro si camminerà in alto sull’approdo fra le bitte e le reti da pesca, fino a raggiungere il faro al fondo della diga foranea dipinto di un bel rosso acceso, sferzato dal vento che proviene dal Tirreno proprio davanti a sé.