Pian delle Femene si trova a 1140 metri di altezza e affaccia sulla laguna. Da lì ho ripensato al nostro arrivo a Venezia, ormai più di 10 giorni fa. Sembrerà presuntuoso dirlo ma mi è sembrato che fosse la stessa Venezia ad essere emozionata di vederci arrivare. Era come se una bellissima donna ci dicesse: “Ogni giorno migliaia di turisti vengono, mi usano e se ne vanno. Scivolano laidamente per le calli, sudati e grassi. Per loro sono solo una merce da fotografare in ogni posa, come una puttana per pervertiti. Godono della mia antica bellezza tutta in una volta, facendone una scorpacciata. Voi invece mi avete corteggiata per mesi, avvicinandovi gradualmente, con delicatezza, un passo alla volta. Mi avete immaginata ogni giorno, ripercorrendo le vie d’acqua che mi raggiungono dal mare. Non siete arrivati col treno o con la macchina, siete arrivati a piedi, facendomi sentire amata veramente, come lo ero una volta”.
Il percorso
Dal centro di Revine, cioè la piazzetta dove c’è il piccolo monumento ai caduti, andiamo verso il centro storico con Via Maestra, in salita. Tramite Via Sommavilla arriviamo al Santuario di San Francesco di Paola e da qui prendiamo la via crucis della chiesa con le stazioni che sono anche cappelle familiari, fino al piazzaletto antistante la facciata, panoramico. Da qui usciamo dal perimetro della chiesa e prendiamo una strada a scendere per pochi metri, poi il sentiero a sinistra. Dopo breve incomincia a distanziarsi dalla strada asfaltata e troveremo una casa a sinistra. Andiamo avanti in salita e poi imbocchiamo il sentiero per Pian delle Femene a destra, con il cartello che indica 2 ore e 10 minuti.
Lungo la salita abbastanza pendente incrociamo due ruderi di case e quando intercettiamo una strada più ampia con una casa sulla destra, continuiamo a seguire il sentiero avanti a noi, leggermente a destra, sempre in salita. Salendo ritroviamo la strada più ampia da prendere a sinistra e superiamo il cartello che indica l’accesso solo ai frontisti (in questo punto lasciamo il sentiero perché la vegetazione lo ha coperto, ma solo per riprenderlo tra breve). Dopo 100 metri circa all’altezza di un tornante svoltiamo sempre in salita a destra, seguendo lo stesso tornante. Percorriamo questa via per altri 300 metri circa e all’altezza di un altro tornante a sinistra prendiamo il sentiero che lo tange. Arriviamo dunque a Castegne Maor (725 metri di altezza) e continuiamo sempre su sentiero.
Intercetteremo più volte la strada brecciata ma proseguiamo sempre per sentiero, dunque arriviamo a Pian delle Femene, dove ci aspetta un piazzale e una strada asfaltata che va verso La Posa, a sinistra. In 200 metri circa infatti siamo ad un bivio: avanti La Posa 2 km, mentre noi andiamo a destra in discesa per strada brecciata.
Si arriva così alla Sorgente del Torrente Limana, sulla destra. Ancora avanti e quando saremo in una grande radura con baita a destra ci stacchiamo dalla strada e prendiamo il sentiero a destra che punta verso il bosco, laddove campeggia il cartello di divieto di circolazione per mezzi motorizzati. Uscendo dal bosco di abeti si spalancherà la vista sulle Alpi, alte e possenti, con la valle e i boschi tutto attorno.
Percorrendo la valle stessa si arriva ad una malga, dietro la quale si prende una strada asfaltata in discesa. Al primo stop andiamo a destra per Via Valmorel e arriveremo al piccolo abitato, appunto, di Valmorel.Da qui già troviamo le indicazioni per I boschi del Castagno. Basterà infatti imboccare Via I Bosch, piccola e vicino alla piazza, e percorrerne circa 1 km, dunque arrivare in fondo alla stessa via e trovare l’azienda Wwoof.
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