Percorso che parte dal parcheggio del Rifugio Castiglioni alla Marmolada e subito si dirige per la strada pavimentata della diga, verso sud. Davanti a noi lo splendido scenario della Marmolada. Prestare particolare attenzione in questa prima parte perché la diga è percorribile anche dalle automobili.

Arrivati nei pressi del bar Diga bisogna svoltare a sinistra per la strada asfaltata che però è interdetta alle automobili, quindi molto più piacevole. Si proseguirà così fino al Passo di Fedaia, dove c’è il rifugio omonimo e un ampio parcheggio, sempre costeggiando lo splendido Lago di Fedaia.
Da qui bisognerà prendere a sinistra una salita e un ponte sulla strada provinciale. Il sentiero comincia a salire in maniera decisa. Siamo sul sentiero 699 in località Ciamp de Stanzón.

Dopo aver percorso circa 300 m di dislivello arriviamo al Passo Padòn da dove è possibile rimirare uno splendido panorama verso il Piz Boè e tutte le Dolomiti circostanti. Voltandoci osserviamo La Marmolada e il Lago di Fedaia.

Proseguiamo dunque il cammino con il sentiero 680 che si imbocca nei pressi del rifugio Passo Padòn. Lungo il percorso si attraversano delle rocce molto suggestive e non è dunque un caso se questo percorso viene denominato “sentiero geologico”. Si arriva così ad un bivio per il quale noi abbiamo svoltato a sinistra in prossimità del Col de i Morc. Ma attenzione perché dopo breve la nostra traccia si è infilata per la Lengia Reces seguendo una mulattiera che di fatto in molti punti è poco visibile ed esposta. A causa della difficoltà di quest’ultimo tratto ci sentiamo di annoverare questo sentiero tra quelli per escursionisti esperti e lo consigliamo solo a chi è pratico di gps o con una mappa al seguito. Non è facile passare per esempio in prossimità di una frana e dunque a tre metri circa di distanza, sia alla nostra sinistra che alla nostra destra, da alcune reti che proteggono la sottostante provinciale dalla caduta dei massi.

Si giunge così dopo aver attraversato due boschetti di abeti proprio dentro ad un pascolo, protetto da cani pastore aggressivi ma non pericolosi. Dunque si giunge di nuovo al rifugio da dove siamo partiti.