Percorso dedicato a tutti i migranti del mondo (ovvero a tutti gli uomini in generale perché tutti siamo nomadi, figli di stranieri, stranieri a nostra volta). Questo percorso, cari migranti, conduce nientepopodimeno che in Austria, passando per posti incantevoli e straordinari. Lassù non abbiamo trovato né carri armati, né poliziotti, né dogane… dunque potete andare tranquilli. Il Passo Sesis è ampio, arieggiato e accogliente (se è una bella giornata) e vi condurrà direttamente nel cuore della cattolicissima (e dunque in teoria ospitalissima) Austria. Il paese di destinazione è Maria Luggau, famosa perché ogni anno vi si celebra un pellegrinaggio. Certo la traversata in questione non è pericolosa come la vostra, che parte dal deserto, prosegue su barconi in mezzo alle onde e infine risale terre non proprio amiche… ma che volete farci… ormai gli europei si sono un po’ rammolliti, come dire… sono diventati più stantii, insomma non sono più gli emigranti di una volta. Per farla breve: da qui si passa agevolmente e questo è il piccolo regalo che noi di Ammappalitalia facciamo a voi, viaggiatori per eccellenza, grandi sconfinatori di terre, rinnovatori del genere umano.
Il percorso
Dal Rifugio Sorgenti del Piave, guardando il Monte Peralba, c’è un sentiero con le indicazioni per il Rifugio Pier Fortunato Calvi. Lo imbocchiamo ed entriamo nel bosco e dopo breve vedremo che quasi subito piega verso destra, in salita, fino a raggiungere una brecciata da prendere a sinistra. Si arriva così ad un grande masso con le indicazioni per il Rifugio verso destra, ma anche la strada ampia che stiamo percorrendo conduce allo stesso punto, quindi a voi la scelta (più ripida ma veloce o più ampia e lieve ma più lunga). Giunti al rifugio prendiamo per il Passo Sesis e saliti fino a qui (2300 metri circa), ovvero dove vediamo la statua della Madonna con bambino Gesù, prendiamo il sentiero 132, che sale e poi piega verso destra. In breve saremo ad un bivio con le indicazioni per il Monte Peralba a sinistra e avanti per il Passo dell’Oregone, cioé il confine Italia-Austria, che seguiremo. Quando vediamo un forte di guerra lungo il pendio della montagna lo raggiungeremo e poi andremo a sinistra. In fondo già intravediamo San Lorenzo, in Austria. Dal confine si scende per evidente sentiero, molto impervio, fino al Rifugio Hochweißsteinhaus. Dietro il rifugio il sentiero per la Malga Ingridhalm dove partirà la strada sterrata molto più larga e meno pendente che serve al nostro cammino. Siamo nella Valle Fronthal e il torrente che stiamo costeggiando è il Frontbach.
Si arriva al bivio per Maria Luggau a sinistra e il paesino di Frohn, che raggiungeremo in un’ora, non prima di aver imboccato una piccola strada sterrata a sinistra. A Frohn giriamo a destra seguendo le indicazioni, entriamo in alcuni vicoli erbosi e usciamo su di una panoramicissima collina dove c’è una bianca chiesetta (1323 metri s.l.m.). Da qui imbocchiamo la via erbosa che va a mezza costa e al bivio andiamo avanti per Sterzen, scendendo lentamente. Al bivio successivo andiamo a destra ed entrati a Sterzen seguiamo le indicazioni verso l’ormai evidente Maria Luggau e il suo santuario, avvicinandoci al fiume Gail grazie alle edicole della via crucis. Passiamo un primo ponte e poi andiamo a destra sul ponte del Gail, dunque attenzione subito dopo andiamo a sinistra per sentiero che sale e dopo breve a sinistra ancora per il centro del paese.
Percorso dedicato a tutti i migranti del mondo (ovvero a tutti gli uomini in generale perché tutti siamo nomadi, figli di stranieri, stranieri a nostra volta). Questo percorso, cari migranti, conduce nientepopodimeno che in Austria, passando per posti incantevoli e straordinari. Lassù non abbiamo trovato né carri armati, né poliziotti, né dogane… dunque potete andare tranquilli. Il Passo Sesis è ampio, arieggiato e accogliente (se è una bella giornata) e vi condurrà direttamente nel cuore della cattolicissima (e dunque in…
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