Questo percorso ci è stato mandato dai ragazzi del progetto “Quattro passi nel Quarto“.
Dal sito: “L’idea alla base di questo progetto è di riappropriarci come comunità rignanese di un territorio di proprietà comune, tradizionalmente luogo di scampagnate (oltre che di usi civici quali la fida pascolo) e oggi, per molti di noi, poco frequentato e conosciuto. Mentre consultiamo persone e gruppi esterni all’associazione, sia per ricevere input e notizie che ci aiutino a valutare come muoverci sia per coinvolgere altri nel progetto, stiamo organizzando degli eventi pubblici (camminate, scambio di foto e cartine, incontri) che attirino l’attenzione su questa area e suscitino un dibattito sulla sua importanza e utilità.
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Descrizione del percorso
1. Partenza da Rignano Flaminio sulla via Flaminia
2. Si percorre la Via Flaminia verso Roma fino al civico 20, camminando sul marciapiede del lato sinistro e sulla Flaminia vecchia.
Sul pavimento della Flaminia vecchia, fermata alla Pietra del diavolo e alla pietra che porta “l’impronta dello zoccolo della mula di San Silvestro”. Narra la leggenda che il monaco Silvestro rifugiatosi nel convento di S. Nonnoso sulla vetta del Soratte, alla notizia inattesa che il clero e il popolo di Roma lo avevano proclamato Papa, balzò in sella di una mula che con tre salti lo condusse a Roma. E la Pedata di San Silvestro è l’orma di uno dei tre salti.)
3. Si attraversa la Flaminia e si prende la Strada comunale di Magliano
4. Si prosegue sulla comunale fino ad attraversare la ferrovia, lasciando sulla destra la Macelleria Aziendale Tonica
5. Si prosegue sulla strada dei Pini o Valle Castagna, asfaltata
6. Lasciato sulla destra un allevamento di bestiame, si arriva a un bivio e si procede a destra. Sulla destra del percorso, si erge la Torre di Busson, o Tarabussola, nota come Castelo di Morolo (non segnalata).
Gli imponenti resti di questo castello sorgono in una zona di grande pregio ambientale, a poca distanza dalla via Flaminia, al di sopra di uno sperone roccioso che domina alcuni piccoli torrenti. Il nome di Murolo dovrebbe provenire dalla corruzione del nome di Mauroro, presente in un documento stilato da Ottone III e datato al 996. Apparteneva originariamente ai monaci del monastero dei SS. Alessio e Bonifacio. Peraltro un castrum è anche ricordato in un altro documento del XIII secolo nella stessa zona. Il fortilizio passò successivamente ai Tasca nel 1449, ai Muti nel 1573, agli Scapucci nel 1591 ed infine nel 1611 a Marcantonio Borghese. Il castello consta di una torre a basa quadrata realizzata nel Trecento realizzata in tufo per oltre 20 metri di altezza divisi in tre piani. A questa vi si affiancò alla fine del XV secolo un edificio di due piani di cui rimangono solo alcuni resti, tra i quali una sala con camino. Il sito venne abbandonato nel corso del XVIII secolo.
7. Si prosegue sulla strada fino ad arrivare a un incrocio a T. (A sinistra, c’è la fontana di Tarabussola nella zona sono stati fatti ritrovamenti di insediamenti romani forse delle terme, purtroppo non visibili perchè ricoperte)
8. All’incrocio a T si prende la strada a destra e si procede costeggiando un corso d’acqua, il fosso della mola a Rignano conosciuto come il fosso della Riforta.
Qui si sincontrano sul corso d’acqua dei ruderi, probabilmente punto di captazione del Fosso della Mola per indirizzare l’acqua attraverso un canale ancora visibile a tratti verso la Mola appunto attiva ancora negli anni 40.
9. Giunti a un bivio, dove troviamo i resti del mulino, si scende a sinistra e si attraversa il fosso della Mola.
10. La camminata procede attraverso dei campi e salendo verso destra verso Monte Cerreto fino a che il sentiero scompare.
11. Dirigendosi verso destra si attraversano i campi e il confine della provincia di Roma (segnalato da un cippo in marmo) per entrare in quella di Viterbo.
12. Si procede su un sentiero fino all’incrocio con la strada asfalta Magliano Calcata.
13. Si gira a destra, e si percorre la Calcatese fino al bivio a sinistra per Località Morgi.
14. Il percorso porta all’accesso del sentiero n. 17 “i Morgi” della Valle del Treja, segnalato da una pensilina, che percorriamo fino a incontrare il sentiero 016
15. Si accede al sentiero 016 verso dx fino a raggiungere con splendide viste di Calcata alla strada asfaltata provinciale 17b.
16. Proseguiamo a sx in discesa sulla provinciale 17b superando il Fiume Treja e raggiungiamo il sentiero 019 Fonteiano segnalato da un cartello del parco sulla strada. Lo percorriamo tutto costeggiando il Treja e giunti al bivio che sale verso Santa Maria giriamo a dx traversando il fiume su un ponte e con ripido sentiero raggiungiamo finalmente Calcata.
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