Dall’area pedonale nel centro di Rio di Pusteria, nei pressi del moderno municipio e dall’alto del promontorio della Chiesa di Sant’Elena, ridiscendere le scalette a sinistra, per imboccare Via Katarina Lanz e percorrerla in leggera salita a destra per circa 150 mt.
Svoltare quindi alla prima a sinistra sul ponticello di Via Farber per poi proseguire a destra su Via Valles, dopo pochi passi, fra due case, raggiunto un bivio.
Già all’inizio della via, seguire la palinatura rossa e bianca del sentiero n.7 in direzione Spinges, che in breve salirà a lato della carreggiata passando subito tangente al grande muraglione in cemento armato di contenimento a Via Schießstrand.
Il sentierino raggiungerà la via asfaltata poco più avanti e, camminando su di essa, proseguire in salita puntando le ultime case del paese, già una trentina di metri al di sopra del centro storico di Rio di Pusteria e della chiesa parrocchiale. Dopo circa 70 mt, poco prima dell’imbocco di un’ampia via di servizio sterrata di fronte, salire per la curvetta verso destra, seguendo nuovamente le indicazioni del sentiero n.7 per Spinges. Si camminerà così piacevolmente in un boschetto guadagnando sempre più quota fino a coprire un dislivello di quasi 300 mt in 2 km di cammino.
Arrivare quindi a incrociare una carrareccia erbosa che si attraverserà per continuare dritto lungo il prato posto ai piedi di un isolato maso appoggiato in cima ad un pendio in posizione panoramica sulla valle Isarco e Bressanone verso sud.
Passare al fianco del maso tenendoselo a sinistra, e seguendo la traccia del sentiero per ancora un quarto d’ora in salita, raggiungere alcuni edifici rustici ai piedi del promontorio sul quale svetta a quota 1.100 mt la Chiesa di San Ruperto, camminando l’ultimo tratto su di una larga strada sterrata in ghiaia.
La chiesa, circondata da una bella merlatura in pietra grigia e caratterizzata da un bizzarro arco d’ingresso rosso orientaleggiante, è il cuore dell’antica frazione di Spinga, ricordata soprattutto per l’omonima battaglia (Schlacht von Spinges) del 2 aprile 1797, quando le truppe napoleoniche si scontrarono contro gli Schützen tirolesi dell’Inntal, a difesa dell’alta Valle Isarco.
Passando sul lato della chiesa, a pochi passi dall’ingresso, continuare in salita nuovamente sull’asfalto per andare dritto sulla traccia n.7 questa volta in direzione di Franzesfeste.
Piegare a destra sulla via principale per raggiungere in trenta passi la facciata della chiesa, proprio al di sotto del campanile per poi lasciarseli alle spalle salendo la ripida Via Georg Stocker, passando con pochi passi sul fianco di un alberghetto dal bel color giallo acceso.
In cima alla salita, avendo di fronte una tipica abitazione alpina dal grande ballatoio ricoperto di piante, girare a sinistra sullo stretto rettilineo asfaltato di Vicolo Junker che taglia a mezza costa il monte, affacciato su dei curati pascoli verso la valle alla propria sinistra.
Percorrerlo per circa 250 mt con la magnifica vista aperta su tutto il circondario fino a raggiungere, al fondo del rettilineo, un incrocio posto ai piedi di una minuscola cappelletta in calce bianca.
Continuare dritto sul sentierino passandovi sulla destra per rincontrare, con un centinaio di passi, l’asfalto di Via Montana che si seguirà in salita per circa 120 mt fino ad affrontare un forte tornante verso sinistra, proprio nei pressi di alcune villette moderne e dell’alberghetto Schönblick.
Continuare anche dopo il tornante a seguire il sentiero n.7 che qui riporta l’indicazione per Arranterhof camminando per altri 700-800 mt in salita sull’asfalto. La strada è priva di marciapiede, ma comunque larga e comoda, ed essendo di montagna, poco trafficata.
Raggiungere quindi il tornante successivo che piega rapido verso destra per continuare dritto sulla bella sterrata di fronte che si immette sulla principale in quel punto, inoltrandosi nel fitto del bosco di abeti. Continuare a camminare così nel silenzio più totale fra i giochi di luce che dall’alto inonda tratti di percorso per almeno 2 km guadagnando quota 1.300 mt e avendo cura di seguire la palinatura e i segni di vernice rossa e bianca, anche quando il sentiero si butterà verso il basso in direzione di uno strapiombo fra gli alaberi.
Dopo circa 200 mt, camminando a pochi metri dal ciglio del balzo, si distinguerà molto bene sul fondovalle ben 400 mt più in basso, la sagoma irregolare del Lago di Fortezza, bacino artificiale dalle acquea azzurro-bianche, nei pressi della imponente fortificazione che bloccava e controllava l’accesso alla valle, tagliandola per intero trasversalmente. Poco oltre il lago, verso la parte alta della valle, sarà anche ben visibile l’importante stazione ferroviaria, intrico di binari destinati allo stoccaggio e scambio merci su rotaia, circondata da grandi edifici, principalmente lunghi e alti magazzini.
Porre attenzione al tratto di sentiero successivo. Il sentiero n.7 infatti, permetterà la ripida discesa in direzione di Fortezza, sempre camminando fra gli slanciati fusti degli abeti rossi, ma affrontando molteplici passaggi davvero disagevoli e poco pratici. Sono assolutamente consigliabili quindi, oltre a calzature adatte al trekking, l’ausilio di bastoncini da camminata, per aiutarsi nel non perdere l’equilibrio sul ripido fondo sdrucciolevole di aghi di pino ghiaia e pigne. Questo tratto, seppur non lunghissimo in senso assoluto, richiederà almeno un’ora e mezza di cammino impegnativo, per raggiungere nuovamente la luce del sole sbucando dal bosco su di una piccola piazzola sterrata, a pochi passi da un traliccio dell’alta tensione.
Seguire quindi a sinistra per superarlo puntando il tornante che scende verso destra, camminando ancora su di un fondo scomodo e sconnesso. La strada migliorerà dopo poco più di 250 mt diventando di servizio e raggiungendo un grosso muro di cemento armato con sbarre di ferro, sulla destra, posto in loco per frenare torrenti d’acqua e fango che minaccerebbero l’abitato e la statale sottostanti.
Superato il muro di pochi passi, girare a sinistra sulla stradina in basso puntando una grande e bella abitazione privata a due piani in legno all’ombra di alcuni alberi. Passarle davanti continuando sulla strada che la unisce alla SS12/Statale del Brennero 150 mt più avanti, ormai sul fondovalle a livello del fiume. Giunti all’incrocio con l’asfalto, proprio all’inizio di un ponte a sinistra sul fiume, si potrà notare alle proprie spalle, leggermente ribassata, l’antica Via Romana in direzione della parte bassa della valle e di Bressanone in alcuni punti ancora lastricata con grandi pezzi di basalto.
Girare invece sul ponte stradale per attraversarlo percorrendo un brevissimo tratto di statale, per poi andare sull’altro lato della carreggiata e passare al di sotto del grande edificio rosso e verde, ex ufficio postale oggi Hotel Post Reiser, che affaccia il proprio giardinetto proprio sul piazzale della lunga stazione ferroviaria di Fortezza, ristrutturata di recente in bel legno scuro.
Guardando la facciata della stazione proseguire sull’asfalto alla propria sinistra andando a toccare alcune alte pensiline in muratura gialla. Passarvi di fianco per poi continuare dritto passando su un percorso pedonale alle spalle di alcune palazzine moderne con affaccio sulla statale che corre parallela qualche metro più in basso, alla propria sinistra.
Al fondo, incrociare la stradina in salita verso destra che supera i binari della ferrovia grazie ad un vecchio e malandato sottopassaggio, lungo una settantina di metri e non molto ben illuminato.
Al fondo di esso seguire ancora in leggera salita verso destra andando ad incontrare la segnaletica del sentiero n.16 in direzione di Mezzaselva distante da questo punto ancora 5 Km.
Camminare quindi su quella che è una vecchia e pacifica via di servizio che corre parallela ai binari che tocca in alcuni punti, dal fondo sterrato e dissestato. Aver cura di non perdere il tracciato mal segnalato quando, poco prima del grande cancello arrugginito che blocca una vasta area ferroviaria dismessa con capannoni crollati, la stradina compie uno zig-zag sinistra-destra, per passarvi sul fianco nascosta da alcuni orti.
Dopo aver camminato per quasi la sua interezza nel verde di boschetti alternati a bassa vegetazione, si raggiungerà il centro del paese di Mezzaselva con un’ultima lunga discesa su asfalto percorrendo Via dei Molini che si continuerà a seguire girando a sinistra, appena esser passati al di sotto dell’unico, grande cavalcavia in cemento armato della statale e dell’autostrada per il Brennero.
La CHIESA DI S.MARTINO DI TOURS sarà già ben visibile da lontano, stretta fra le poche case della tranquilla frazione, dove terminare il percorso della giornata con una visita all’austero edificio religioso.
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