Questo progetto nasce dalla scommessa che tutta l’Italia sia percorribile a piedi, senza macchina, senza nemmeno prendere un treno o un bus. L’idea è che ognuno di noi può condividere i percorsi a piedi che conosce. Una mappatura del nostro territorio, tale da farci esclamare: “Ammappa l’Italia!“.
Rivalta sul Mincio Mantova
- Regione: Lombardia
- Durata: 4 ore
- Difficoltà: escursionistico
- Natura: 25%
- Percorribilità: piedi, bici
- scarica il gpx del percorso
- Versione stampabile
Questo incredibile itinerario ci è stato mandato da Andrea Vitiello. Ben 900 km che vanno da Aquileia a Genova, attraversando orizzontalmente il Nord Italia per creare un collegamento con il Cammino di Santiago. Per qualsiasi informazione consultare il sito web: www.viapostumia.eu . Facebook Gruppo e pagina : Amici della Via Postumia. Twitter: Via Postumia. Instagram: Viapostumia77 Mail: info.viapostumia@gmail.com o andreavitiello@libero.it , Cell. 3470570777. Il percorso Il cammino, da Rivalta sul Mincio, continua verso destra in Via Porto e a sinistra…
Altro da sapere
Cosa vedere:
Santuario della Beata Vergine delle Grazie (Curtatone): Le origini della chiesa sono da connotare addirittura al 1200, I lavori furono affidati all’architetto Bartolino da Novara, che negli stessi anni progettò a Mantova ilCastello di San Giorgio e quello Estense di Ferrara , la costruzione costò ben 30000 scudi d’oro e, a
Ferragosto del 1398, la cappella venne consacrata al cospetto del suo committente e dei vescovi di Mantova e Cremona. L’interno è in stile gotico a unica navata, e il soffitto è a volta a crociera decorato con affreschi floreali. Appena entrati si rimane colpiti dalla ricchezza delle pareti e da un coccodrillo impagliato che penzola dal soffitto, collocato nel Santuario nel XV o nel XVI secolo . La fascia mediana delle pareti della navata è foderata in tutta lunghezza da un’impalcata lignea. Ricavate nell’impalcata, ottanta nicchie disposte
su due file parallele, ospitavano altrettante statue di grandi dimensioni, simili a manichini, rappresentanti episodi di pericolo scampato per intercessione mariana. I manichini sono stati realizzati con la tecnica della cartapesta, a grandezza naturale (attribuite per la maggior parte a Frate Francesco da Acquanegra) e dello stesso povero materiale si pensavano costruiti anche gli indumenti e le armature che li ricoprono e gli elmi e le armi che li finiscono.
Mantova: La storia di Mantova non ha una data certa d’inizio e anche i primi fondatori sono incerti, ma, al contrario, il mito della fondazione della città è legato a doppio filo con la storia della profetessa Manto, che la tradizione greca vuole figlia dell’indovino tebano Tiresia. Le vicende narrate nel mito vedono una dicotomia di questo personaggio fonti greche narrano che Manto, fuggita da Tebe, si fermò nell’attuale Turchia; altre invece descrivono il suo arrivo, dopo lungo errare, nel territorio, allora completamente palustre, che oggi ospita la città. In questo luogo creò un lago con le sue lacrime; secondo la leggenda queste acque avevano la magica proprietà di conferire capacità profetiche a chi le beveva. Manto avrebbe incontrato e sposato la divinità fluviale Tybris (il Tevere) re dei Toscani, e il loro figlio Ocno(detto anche Bianore) avrebbe fondato una città sulle sponde del fiume Mincio chiamandola, in onore della madre, Mantua. Questa versione mitica della fondazione della città di Mantova è riportata nell’Eneide di Virgilio. Nel VI secolo a.C. si sviluppò la città etrusca all’interno di un territorio dove numerosi sono i siti archeologici contracce della civiltà etrusco-padana, il più importante dei quali è il Forcello, nel vicino comune di Bagnolo San Vito. Dopo la dominazione dei Cenomani vi fu la conquista dei Romani avvenuta nel 214 a.C. Divenuta colonia, assurse al titolo di città libera dopo la promulgazione della Lex Iulia de civitate del 90 a.C. che estese la cittadinanza romana agli abitanti delle colonie e divenne municipium dal 47 a.C. Il 15 ottobre del 70 a.C. ad Andes, piccolo villaggio nei pressi di Mantova, nacque Virgilio (Publio Virgilio
Marone). Nonostante questi importanti eventi, la Mantua romana rimase ai margini, secondaria rispetto a città vicine come Verona e Cremona.Da vedere :la Cattedrale di San Pietro(Duomo),la Basilica di Sant’Andrea, la Basilica Palatina di Santa Barbara,la Rotonda di San Lorenzo,il Tempio di San Sebastiano,il Palazzo Ducale, Palazzo Te,il Palazzo della Ragione,la Casa del Mantegna, la Torre dell’Orologio, il Castello di San Giorgio, la Piazza Virgiliana, Piazza Sordello, Piazza delle Erbe.
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