Roccabruna Monte San Bernardo

Monte San Bernardo Mappato da Josè (Compagnia dell’Anello) La Compagnia dell’Anello si ritrova dimezzata per affrontare, anche nel 2020, quella che ne è diventata la gita “sociale” nei casi in cui il tempo, meteorologico o fisico, lo richieda: la salita al Monte San Bernardo, sopra Dronero, una tranquilla escursione con esposizione a sud nella bassa Val Maira su da Roccabruna (La Rocha). Lasciamo l’auto nei pressi della chiesa parrocchiale in borgata Centro (1076 m), vicino al Cimitero e di qui…

Ammappato il 19 Gennaio 2020

Ammappato da: José (Compagnia dell'Anello)

Altro da sapere

Escursione effettuata il 16 Gennaio 2020
Compagnia dell’Anello formata da: Franco, Gianni, Josè e Osvaldo
Località di partenza: Borgata Centro di Roccabruna – Valle Maira (980m)
Punto più elevato raggiunto: Monte San Bernardo (1625m)
Dislivello cumulato in ascesa: 720m
Sviluppo complessivo del percorso: 12,5 km
Tempo in movimento: 3h30′
Difficoltà: T (E il tratto del Chast’lass)

La bacheca del percorso

Note Toponomastiche

San Bernardo (monte): nome locale provenzale ‘ San Bernard’, con chiaro riferimento al culto del santo.

Roccabruna: deriva il nome dalla struttura rocciosa di colorazione brunastra che spicca alle spalle della borgata Castello (Chast’lass). Il nome locale provenzale è ‘La Rocha’.

Valmala (comune, colle, santuario): il nome locale provenzale è ‘Valmalo’, derivato sempre dal provenzale ‘mala’, valle disagevole, impervia. Non è da escludere però l’impronta del radicale prelatino ‘mal’ nel senso di monte, valle dei monti.

Chast’lass (Rocca del Castellazzo): l’antico castello che sorgeva a monte della borgata Castello, fu costruito nel XIII secolo e fatto distruggere nel 1574, forse dal signore di Montemale. Oggi sono visibili alcuni resti delle mura.

Sellina (bivacco): Si tratta di un piccolo rifugio in legno, sempre aperto, ricostruito dagli operai forestali della Regione Piemonte con la collaborazione del Comune di Roccabruna e della Comunità Montana Valle Maira nel mese di marzo 2001, in luogo di quello distrutto dall’incendio boschivo del 14 febbraio 1990. E’ tenuto molto bene ed è dotato di un lungo tavolo e due brandine e, all’esterno, di una deliziosa fontana. Deriva il nome probabilmente dalla posizione della piccola sella su cui è stato costruito.

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