Che si sia deciso o meno di fermarsi nella frazione di S. Anna, il paese di S. Giacomo di Roburent si raggiunge comunque durante la quarta tappa.
In ogni caso S. Giacomo di Roburent risulta essere un ottimo punto per una prima sosta e una seconda colazione a poco meno di un’ora dalla partenza fra sentieri e vie secondarie sterrate, con una prima parte di vie di servizio alle case fra coltivazioni e orti (Case Volpi, Pruche e Bertola), e una seconda totalmente boschiva.
Dal paese invece inizia una bizzarra parte di percorso in direzione degli impianti di risalita, che porterò quindi a camminare direttamente sulle piste da sci con begli scorci sulle colline da in mezzo i prati lussureggianti, popolati dagli inquietanti, ma a loro modo affascinanti piloni di ferro e dai cavi d’acciaio immobili nella stagione estiva.
Raggiunto il ben riconoscibile pilone del Cardin nel mezzo di un vasto spiazzo posto di fronte a un’isolata baita bianca con di fronte un grossa croce e pochi passi da un bel fontanile in legno, ci si troverà a circa metà del percorso e non sarà difficile iniziare una ridiscesa tenendo la propria sinistra.
Il percorso passa nel mezzo del borghetto Cardini di Roburent caratterizzato da un ben riconoscibile albergo alpino sotto dal quale il sentiero sterrato procede in discesa in direzione del borgo di Serra che si raggiungerà con un ultimo breve tratto asfaltato dopo aver superato il parcheggio alla base dell’impianto di risalita Alpet. Il sentiero Serra- Valcasotto porterà infine a raggiungere nel mezzo del bosco un grosso edificio religioso, la chiesa dell’Assunta settecentesco in stato di abbandono. Da questo punto il percorso (sentiero dell’Assunta) diventa scomodo a causa di una serie di piccole frane ma risulta comunque del tutto percorribile in sicurezza, fino a il primo abitato di Pamparato posto in basso lungo il torrente Casotto, in località Martinetto e poi Riviera dove lo si attraverserà nei pressi di una grossa rotonda poco lontana dal centro storico.
Pamparato, offre un bel centro storico, con una piazzetta ombrosa con il bel fontanile centrale e alcune piccole chiesette di pregio oltre al noto Castello Cordero, posto in alto, leggermente defilato rispetto all’abitato.
Il paese è inoltre famoso per la produzione dei suoi tipici biscotti di meliga, i biscotti di Pamparato.
Che si sia deciso o meno di fermarsi nella frazione di S. Anna, il paese di S. Giacomo di Roburent si raggiunge comunque durante la quarta tappa. In ogni caso S. Giacomo di Roburent risulta essere un ottimo punto per una prima sosta e una seconda colazione a poco meno di un’ora dalla partenza fra sentieri e vie secondarie sterrate, con una prima parte di vie di servizio alle case fra coltivazioni e orti (Case Volpi, Pruche e Bertola), e…
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