San Bernolfo di Vinadio Cima di Collalunga

Anello della “Cime de Colle Longue” Mappato da Antonio (Compagnia dell’Anello) Questa settimana si torna a camminare in Valle Stura, versante Alpi Marittime; il raduno per i cinque componenti la Compagnia dell’Anello è previsto al parcheggio presso la deliziosa dependance di Gianni, in quel di Gaiola, ove ci attende una graditissima sorpresa: avremo per compagna la mascotte a quattro zampe Chiquita, tutta fremente ed ansiosa di partire alla conquista delle alte vette. Come per la precedente escursione, le auto spegneranno…

Ammappato il
29 Settembre 2020
Ammappato da
Antonio (Compagnia dell'Anello)

Altro da sapere

Escursione effettuata il 3 Settembre 2020

Compagnia dell’Anello formata da Adriano, Angelo, Antonio, Gianni e Osvaldo

Località di partenza: San Bernolfo di Vinadio 1670m – Valle Stura di Demonte

Punto più elevato raggiunto: Cime de Colle Longue 2759m

Dislivello cumulato in ascesa: 1205m

Sviluppo complessivo del percorso: 11,7 km

La bacheca del percorso

Note di toponomastica e curiosità

Barbacana (Passo di): localmente Pas Barbacano (un tempo detto anche Col de Raspaillon): Barbacana, nome assegnato alle fortificazioni in pietre a secco (del sec. XVIII), esprime quindi il significato di ‘ingresso fortificato’;

Raspaillon (Serriere de – Col de, detto anche Col de Granges Communes): Raspaillon, in provenzale significa ‘luogo ripido e sdrucciolevole’;

Cimon (Testa): Cimon, forma maggiorativa di Cima;

Seccia (Colle di): Seccia equivale a secca;

Bagna (Serriera di), localmente Banhau: Bagna, antica denominazione del sottostante vallone (ora Collalunga) deve il nome alla ricchezza di acque sul territorio;

Collalunga (Cima di – Cime de Colle Longue: Collalunga si presta all’interpretazione sia di ‘colle lontano’, sia di ‘colle molto ampio’. Una particolarità del confine italo-francese nella zona di Collalunga, che non tutti conoscono (anche perché le mappe al riguardo non sono ancora aggiornate), è una modifica intervenuta con l’arretramento della linea di confine di alcune centinaia di metri a sfavore dell’Italia che trasferisce in territorio francese il Lago ed il Passo di Collalunga. Ciò dovuto ad una controversia sull’interpretazione circa il posizionamento della linea di confine del Trattato di Pace del 10 Febbraio 1947. Controversia poi risolta nel lontano 1960, anche se i nuovi cippi di confine vennero collocati solo verso la fine del secolo scorso.

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