Mappato da (Adriano – Compagnia dell’Anello)
Anello Paglieres – Celle Macra in mountain bike
Per festeggiare i nostri primi 35 anni (per gamba), con mia moglie Maria Teresa, abbiamo pensato che non c’era di meglio che regalarci un bel giro in mountain bike…
La scelta è caduta su un tragitto che da un po’ di tempo era nei nostri programmi: la traversata dal vallone di Combamala al vallone di Celle Macra, in Valle Maira.
Detto, fatto.
Approfittando di una delle rare belle giornate di questo periodo inforchiamo le nostre biciclette – mia moglie la sua fida Flyer a pedalata assistita ed io la mia vecchia Specialized racing (ora in assetto turistico) a pedalata tradizionale – e partiamo da San Damiano Macra.
Il percorso
Dopo 2 km sulla strada principale che risale la valle svoltiamo a sinistra imboccando il bivio sull’aereo ponte del Maira in direzione Paglieres.
La salita si fa subito dura e non darà respiro per gli 8 km di asfalto (pendenza media 10%) occorrenti per arrivare alla borgata Girardi dove inizia lo sterrato.
In questo tratto si superano gli abitati di Grange Bordin, Combamala, Chiotto, Paglieres, Filoira e Saretto e, continuando dopo Girardi, s’incontrano le diroccate Goria e Serre dopo le quali la strada, in ottimo e scorrevole sterrato, mantenendosi costantemente attorno a quota 1400 metri, prosegue in dolci e gradevoli saliscendi aggirando Punta il Colletto e inoltrandosi nella Comba del Soglio.
Si lascia sulla destra la deviazione che scende a Soglio Sottano, si supera il torrente della Comba e si risale sulle pendici orientali del monte Sociu verso Belloni e Soglio Soprano. Consigliabile una visita all’interno di questa borgata per la sua bella chiesetta, gli estesi tetti in lose e le colonne rotonde di alcune case. Le colonne rotonde usate come sostegno parziale o principale del tetto sono un elemento caratteristico di tutta l’architettura della valle. L’accostamento di questo elemento architettonico, di tradizione greca e romana, a elementi tipicamente alpini, quali le grandi strutture in legno dei soffitti, balconate e travature dei tetti, conferisce una caratteristica particolare all’architettura della Val Maira
Da questo punto un sentiero del percorso occitano e della GTA permetterebbe di arrivare al Piano della Colla e accorciare il tragitto verso Celle Macra, ma con le bici preferiamo goderci la carrareccia in mezzo al bosco, ora totalmente pianeggiante, che, dopo circa 8 km di sterrato, va a sbucare, tra verdissimi prati e pascoli, nei pressi della borgata Grangia di Celle Macra.
Di qui torna l’asfalto, seppur dissestato, che in 1500 metri permette di raggiungere l’incantevole Castellaro, arricchita da numerose sculture lignee e pannelli con proverbi occitani. Da ammirare la cappella dedicata a Sant’Anna e la costruzione detta il Castello, dalla quale origina il nome della frazione.
Attraversando le sue numerose borgate scendiamo ora a Celle capoluogo ove, nella parrocchiale di San Giovanni Battista, è custodito un prezioso polittico, risalente al 1496, di Hans Clemer (conosciuto anche come il Maestro d’Elva).
Qui è d’obbligo una sosta ristoratrice alla locanda “L’Oste D’Seles” dopodiché… è tutta discesa!
Bel giro e bel ricordo di compleanno!
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