La strada era ancora lunga e sulle rive del Piave faceva molto caldo così alla prima ombra ci siamo fermati a riposare. Ho sognato che il soldato Hemingway mi veniva incontro in bicicletta, con un dispaccio su cui c’era scritto: “La guerra è ancora lunga e per vincerla bisogna avere capisaldi resistenti, ma specialmente un fronte elastico che si modifichi all’occorrenza”. Poi mi sono svegliato, ho preso il messaggio e l’ho messo nello zaino.
Il percorso
Da Piazza Indipendenza di San Donà di Piave prendiamo Corso Trentin con la pista ciclabile e attraversiamo il Piave, grazie al ponte azzurro. Usate dunque i passaggi pedonali per passare sotto il ponte e imboccare la pista ciclabile brecciata sulla destra orografica del fiume, risalendo lo scorrere delle acque. Per un buon tratto, almeno fino a dopo il ponte della ferrovia, abbiamo la copertura degli alberi. Dopodiché risaliamo sugli argini e dopo una madonnina di legno svoltando a destra possiamo vedere il campanile di Fossalta di Piave. Dopo una parte esposta al sole e una pista ciclabile più ampia che sopraggiunge da sinistra arriviamo ad un bivio a cui girare a sinistra, verso un gruppo di case, che ci farà tagliare l’ansa del Piave. La strada diventa asfaltata e con una salitella ci reintroduciamo sulla ciclabile e sugli argini.
Arriviamo così a vedere sulla destra il ponte di barche a pedaggio (privato) da raggiungere con una discesa sterrata. Da qui non andiamo per il ponte ma per la ciclabile sterrata lungo le rive.
Passate sotto la torretta di cemento con la gigantografia di Hemingway e infilatevi nel boschetto. Dopo breve il sentiero diventa difficile da percorrere in bici perché la vegetazione e specialmente le grandi ortiche ostruiscono alcuni tratti. Fatevi strada e abbiate fiducia perché sono tratti brevi. Tra le fronde alla vostra destra, sempre il Piave ma anche il campanile di Noventa sul Piave.
Ad un tratto (meglio controllare il gps) dovrete ritornare all’interno e intercettare, dopo una sbarra bianco-rossa una via asfaltata, da prendere a destra. Sempre dritti fino a che non troverete una strada sterrata a destra e una che va avanti, con il cartello “Sommità non transitabile”. Ebbene voi dovete andare proprio di lì e passare sotto all’autostrada Serenissima grazie ad un argine rialzato e dritto. Poi riprenderete la ciclabile Monaco – Venezia a sinistra.
Ad un tratto arriverete ad un trivio: andate avanti in posizione rialzata (a sinistra ci siamo avvicinati ad una strada a scorrimento veloce). Quando arriverete in prossimità di Zenson di Piave, all’altezza del distributore di benzina, svoltate a sinistra ed entrate nell’abitato. Da qui prendete Via dell’Isola e andiamo sempre avanti per qualche chilometro fino a ché la via naturalmente non finisce ad un incrocio a T su Via Argine XXIV Maggio, da imboccare a sinistra. Passerete così dopo 2 km accanto a Sant’Andrea di Barbarana. Proseguendo per altri 2 km e incrociando Via Postumia svoltiamo a sinistra. Ancora avanti e siamo nella frazione di Bocca Collalta, cioè nella località di Fagaré della Battaglia, dove c’è il maestoso memoriale ai caduti del Piave.
La strada era ancora lunga e sulle rive del Piave faceva molto caldo così alla prima ombra ci siamo fermati a riposare. Ho sognato che il soldato Hemingway mi veniva incontro in bicicletta, con un dispaccio su cui c’era scritto: “La guerra è ancora lunga e per vincerla bisogna avere capisaldi resistenti, ma specialmente un fronte elastico che si modifichi all’occorrenza”. Poi mi sono svegliato, ho preso il messaggio e l’ho messo nello zaino. Il percorso Da Piazza Indipendenza di…
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