Il viaggio inizia dalla parte più alta del borgo medievale di Santa Restituta, paesino natio dei miei nonni, arroccato su di un piccolo monte (581m) che dona a tutti un panorama mozzafiato dove il verde dei monti circostanti e l’azzurro del cielo dominano lo sfondo. Scendendo dalle scale del paesino e passando sotto l’arco, ci si immette subito sulle viuzze della cittadina per poi immettersi, dopo pochi metri, nella strada provinciale.
Il tratto da fare sulla strada provinciale non è molto lungo, ma permette di vedere scorci ed annusare profumi inconfondibili come quello di cespugli di lavanda e di rosmarino. Proseguendo sempre dritto sulla strada, si arriva ad un bivio: la strada provinciale prosegue verso sinistra ma questa volta ci immetteremo nel sentiero vero e proprio. Qui non vi è dislivello ma si cammina sempre in piano e ciò che si nota subito è la presenza di una prateria dove pascolano greggi di pecore e mandrie di mucche e, allo stesso tempo, sul lato destro del tracciato, vi è l’accostamento di alberi di ulivo e viti. Emerge a 360° l’amore nei confronti della natura, dove ogni cosa è curata al 100% e dove ogni contadino si preoccupa a pieno del proprio terreno. Percorrendo il sentiero per almeno 800m, si sbuca sotto ad un pergolato che fa da tramite per farci rimboccare la strada provinciale per un breve tratto.
Da notare come il pergolato appartenga ad una famiglia che gestisce la produzione e la vendita di olio e di castagne (due prodotti estremamente tipici delle zone in cui ci troviamo).
Dopo aver percorso la strada provinciale per almeno una ventina di minuti, è presente uno svincolo sulla sinistra il quale permette di continuare il nostro percorso. In questo punto troverete due cartelli che vi indicheranno due direzioni opposte: il primo illustra che, girando a destra, si è diretti verso la Tenuta dei Ciclamini di Mogol, un complesso residenziale alberghiero costruito al centro di un incantevole paesaggio naturalistico, http://www.iciclamini.it/); se invece si gira a sinistra ci immettiamo sul sentiero che ci condurrà alla prima tappa, Toscolano.
Questa parte è la più complessa dell’intero itinerario poiché, nonostante si percorrano solamente 2Km, il sentiero presenta un dislivello ponderoso (arrivando fino a 498m di altitudine). Nonostante vi siano molte salite e discese, il sentiero è ben tracciato poiché sono sempre presenti grandi sassi pitturati con un colore giallo in modo tale da riconoscere sempre la strada da seguire. Il panorama che si riesce ad intravedere tra gli alberi è bellissimo e percorrere questi sentieri un po’ complessi ci permette, nonostante la fatica, di apprezzare il Creato che si ha di fronte ai propri occhi e i soli “rumori” che si sentono sono il fruscio delle foglie mosse dal vento, il canto assordante delle cicale e i gli scarponi che, passo dopo passo giungono alla meta.
Arrivati a Toscolano (561m), si può vedere il paesino in poco tempo e fare una breve sosta per rimettersi in cammino verso Melezzole (tappa finale del nostro viaggio). Anche qui, per immettersi nei sentieri naturalistici, bisogna fare un breve tratto di strada provinciale.
Una volta raggiunto l’inizio del sentiero, quello che si vede intorno è una distesa immensa di grano e alberi di ulivo e, in lontananza, già si può ammirare il Borgo di Melezzole. Il percorso questa volta, presentava un lungo tratto in discesa dove vi erano presenti grossi massi e grandi ciottoli (altitudine minima 474m); quello che abbiamo percorso è il letto di un ruscello prosciugato da tempo a causa dell’aumento delle temperature. È stato un momento molto emozionante che mi ha fatto anche ricordare le Route estive Scout perché, nonostante le discese siano la parte più pericolosa da percorrere perché bisogna essere molto attenti per non scivolare, plasmano e creano uno stato di felicità e allo stesso tempo di coraggio indescrivibili generando una forza interna. Bisogna solo stare attenti perché al bivio, il sentiero è tracciato su di un tronco d’albero e non su di un sasso (sempre di colore giallo).
Dopo aver effettuato questa ultima parte di sentiero, si sbuca fuori su un mini tratto di strada la quale mostra le indicazioni per raggiungere all’agriturismo “Il Vallone”, posto perfetto per rilassarsi e per magiare ottime pietanze tipiche del posto, cucinate dai proprietari dell’agriturismo stesso, utilizzando i prodotti del loro orto e del loro bestiame.
Proseguendo sempre dritto, si effettua all’interno del sentiero, l’ultimo Km in salita per sbucare fuori nel centro del borgo di Melezzole. Paesino molto piccolo ma molto caratteristico, dove vi è la Chiesa di San Biagio posta su di una piazza e risalente al 1112 d.C. avente un bellissimo rosone.
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