SECONDA TAPPA DELL’ITINERARIO “IL CUORE VERDE (MORSASCO) – AZIENDA AGRICOLA CARRENO (GENOVA VESIMA)”
Descrizione: Sei nel piazzale sottostante al Santuario di N.S. delle Rocche, a fianco all’ ex Trattoria: davanti a te inizia la salita verso il Santuario, che supererai alla sinistra entrando nel bosco. Procedi sullo sterrato principale in decisa salita (ignorando alcune deviazioni dapprima sulla tua sinistra, successivamente sulla tua destra) per guadagnare un evidente pianoro in mezzo al bosco; superatolo, sali di nuovo decisamente: la strada piega a sinistra (alcune deviazioni a destra da ignorare) e la pendenza si fa più dolce: sulla tua sinistra una piccola edicola votiva: procedi ancora oltre per qualche centinaio di metri ed arrivato ad un incrocio, vai a destra in falsopiano (2.3 km). Scorgi alcuni ruderi di cascine (loc. Bancarelle), ed in uno spiazzo frequentemente allagato cerchi, GPS alla mano, una mulattiera che sale abbastanza ripida sulla sinistra e procede sempre in salita fino ad intersecare una evidente pista forestale che va attraversata; dalla parte opposta trovi un evidente sentiero che prosegue in salita e si immette successivamente in un’altra mulattiera (all’intersezione svolta a destra); ancora un po’ di salita e giungi ad un pianoro, recentemente disboscato, in cui noti una traccia che sale decisa a sinistra, fino a guadagnare in mezzo al bosco una selletta: sei arrivato alle pendici del Monte del Ratto (vetta 685 mt s.l.m.), e ti godi uno stupendo panorama sulla Valle del Rio Meri; mentre ti asciughi il sudore (anche d’inverno!) pensa che dovrai scendere là sotto e risalire il versante opposto. (+ 1,5 km, 3,8 km dalla partenza)
Dopo una meritata sosta noti che la tua ascesa è culminata su una strada battuta: prenderai a sinistra in discesa; bel panorama, ora qualche conifera disseminata nella monotonia del castagno vista fino ad ora; non puoi sbagliarti, segui per un po’ il percorso principale, fino ad un pianoro dove è presente una deviazione a sinistra in discesa (segnavia bianco-rosso): sei in un punto in cui il bosco dirada: procedi oltre con attenzione lungo un sentiero non sempre bene evidente, dovresti giungere ai piedi di una sommità (Bric Gheia 625 mt s.l.m.)da cui inizia in breve una lunga discesa abbastanza tecnica in quanto le acque meteoriche hanno trasformato il sentiero in un canale; perdi decisamente quota, ma ti mantieni ancora alto rispetto al Rio Meri. Il sentiero sembra ora indugiare sulla sinistra orografica, attraversa un pianoro, risale brevemente e, nei pressi di un incrocio (svolta a destra in discesa) finalmente ti sembra di poter finalmente raggiungere il sottostante guado (390 mt s.l.m.). In questo tratto trovi un segnavia CAI Bianco-Rosso 556 che potrai seguire, sempre con la dovuta attenzione. Guaderai, se il Rio te lo concederà (attenzione nei periodi piovosi potresti anche dover tornare indietro). Sulla sponda opposta prosegui qualche decina di metri contro-corrente e trovi un ripido sentiero che si inoltra nel bosco: impossibile descrivere tutte le deviazioni presenti, segui il GPS o il segnavia ma ragiona sempre con la tua testa: devi arrivare alla fine della salita in prossimità di un traliccio dove guadagni un crinale in falso piano che ti porta alla località “Franchin” (555 mt s.l.m, +4.0 km, 7,8 km dalla partenza). Qui si moltiplicano sentieri e segnavia: guarda sulla tua sinistra, si apre la vallata dell’Orba, anche se Olbicella è ancora lontana. Procedi lungo un’evidente sterrato in discesa (ignorando una deviazione a destra in salita), dapprima passi nei pressi di una cascina, successivamente ad un evidente bivio (loc. Casa Bruciata), prendi lo sterrato a destra. Il percorso è paesaggisticamente molto interessante e vario, in alcuni tratti ricorda le strade militari del vallo alpino: segui sempre a mezza costa incontrando ulteriori cascine (Garonni, Alberghino, non abitate regolarmente) ed altrettante deviazioni, ad un certo punto hai addirittura la sensazione di fare un ampio giro attorno ad uno stupendo cascinale diroccato (Nespolo). Dopo una sbarra (che oltrepasserai) ad ancora qualche centinaio di metri fai attenzione ad una deviazione sulla sinistra (che evita di farti finire nel cortile di una cascina): incontri la stessa strada che hai abbandonato poco fa, prendi a sinistra in discesa e subito dopo a destra, in mezzo a spettacolari conifere. Con alcuni tornanti scendi ad Olbicella (Molare), nei pressi del mulino (fai attenzione: lungo la discesa in corrispondenza di un tornante ed un gruppo di case, una deviazione sulla destra con tanto di indicazioni potrebbe farti allungare di molto il percorso). Raggiungi l’asfalto, svolti a destra e raggiungi la piccola frazione; prosegui sulla strada provinciale 207 in direzione Tiglieto sino a giungere al ponte sul torrente Olbicella. (+5.3 km, 13 km dalla partenza)
SECONDA TAPPA DELL’ITINERARIO “IL CUORE VERDE (MORSASCO) – AZIENDA AGRICOLA CARRENO (GENOVA VESIMA)” Descrizione: Sei nel piazzale sottostante al Santuario di N.S. delle Rocche, a fianco all’ ex Trattoria: davanti a te inizia la salita verso il Santuario, che supererai alla sinistra entrando nel bosco. Procedi sullo sterrato principale in decisa salita (ignorando alcune deviazioni dapprima sulla tua sinistra, successivamente sulla tua destra) per guadagnare un evidente pianoro in mezzo al bosco; superatolo, sali di nuovo decisamente: la strada piega…
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