Da piazza della Libertà torniamo in via Benedetto Costa e la percorriamo per 350 m, quindi prendiamo a sinistra in discesa via San Rocco, seguendo le indicazioni del Cfm. Dopo 200 m, all’altezza della chiesetta di San Rocco, attraversiamo la strada asfaltata e imbocchiamo, di fronte a noi, uno sterrato che scende per 100 m e che sfocia in via Aldo Moro. La attraversiamo e proseguiamo dritti su un sentiero ombreggiato in discesa che termina su una stradina asfaltata. Giriamo a sinistra e dopo 50 m, di fronte a una chiesa, subito a destra, attraversiamo il ponte sul fiume Tennacola. La strada diventa sterrata sino a raggiungere dopo 150 m in leggera salita un incrocio all’altezza di un gruppo di case in località Morelli. Imbocchiamo la prima strada asfaltata sulla destra infilandoci tra le case e raggiungiamo una piccola chiesetta posta a un bivio. Giriamo a sinistra tenendoci la chiesetta sulla destra e superiamo l’incrocio successivo continuando dritti sulla strada che si infila tra due capannoni. Da qui il percorso, dapprima in piano, inizia lievemente a salire inoltrandosi nella campagna sino a raggiungere la frazione di Grassetti [6.1 – km 2,4]. Superiamo il borgo fino a un incrocio. Qui abbandoniamo l’asfalto e prendiamo lo sterrato di destra.
Dopo 50 m, in corrispondenza di una curva, il segnale del Cfm ci indica di proseguire a destra su sentiero di terra in leggera salita tra i boschi. È la via dei Mercatali, antico tracciato medievale frequentato fin dall’antichità dai mercanti di bestiame che giungevano a Sarnano per le fiere. Procediamo per 750 m fino a una biforcazione e teniamoci sul sentiero di destra fino all’incrocio con un’altra sterrata. Pieghiamo a sinistra in leggera discesa per poi iniziare un saliscendi tra i boschi. Dopo 2 km, all’incrocio andiamo a destra seguendo la segnaletica del Cfm e percorriamo 1,4 km in lieve salita. Siamo sulla Salaria Gallica, la strada romana dell’Ager Gallicus, di cui tracce di acciottolato ancora sono evidenti. L’antica via termina a un trivio su strada asfaltata [6.2 – km 6,9]. Procediamo dritti imboccando la strada a sinistra, tenendo sulla sinistra l’unico edificio presente di una vecchia scuola rurale. Non abbandoniamo più la piccola strada asfaltata che si snoda in falsopiano attraversando prima un gruppo di case conosciuto come Casa di Carlo, poi passando a fianco del caseificio biologico Angolo di Paradiso (dove consigliamo vivamente una sosta per assaggiare il pluripremiato yogurt dell’azienda), e quindi superando sulla sinistra un curioso cimitero per animali domestici. Proseguiamo ancora per circa 2 km fino a entrare nella periferia di Amandola lungo via Aldo Moro.
Una discesa ripida ci porta all’incrocio con la SP 237 che attraversiamo, seguendo l’indicazione del Cfm, per proseguire dritti sull’asfalto in salita di fronte a noi in direzione della chiesa e convento dei Cappuccini. Dopo 600 m, al cancello del convento, pieghiamo su un sentiero a sinistra che costeggia il muro di cinta dell’edificio religioso e scende sino a raggiungere il parcheggio di un supermercato. Incontriamo di nuovo la SP 237 che viene da Sarnano e la attraversiamo infilandoci nell’area pedonale, ben riconoscibile dal palazzo della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno sulla destra, giungendo così nella piazza centrale di AMANDOLA, piazza Risorgimento [6.3 – km 11,2]. Qui bar, ristoranti, pizzerie e gli uffici comunali potranno accogliere degnamente i pellegrini per una sosta e per il timbro sulla credenziale.
A questo punto scendiamo a destra in discesa costeggiando la chiesa di Sant’Agostino che si affaccia sulla piazza; alla nostra sinistra troviamo l’incrocio per Fermo, che superiamo per piegare subito dopo l’incrocio a sinistra in ripida discesa lungo un ciottolato tra le case che ci porta in piazzale Mercato. Qui prendiamo a sinistra su asfalto in discesa e percorriamo via Pignotto per 150 m fino a incrociare, dopo una curva, uno sterrato che piega decisamente a sinistra. Lo percorriamo tutto fino ad arrivare a fondovalle, all’alveo del fiume Tenna dove, superato un vecchio MULINO FORTIFICATO, un bel PONTE ROMANICO pedonale a schiena d’asino ci condurrà al di là del fiume. Passato il ponte ignoriamo una sterrata sulla sinistra e proseguiamo su una mulattiera a destra in salita che sbuca a fianco di un capannone nell’area industriale Piandicontro di Amandola. Ci immettiamo sulla strada asfaltata e proseguiamo dritti lasciando il supermercato sulla destra. Alla rotonda giriamo a sinistra su via Enrico Fermi e attraversiamo tutta l’area industriale per 300 m fino a incrociare una strada sterrata sulla destra [6.4 – km 13], che prendiamo. Facciamo attenzione: dopo 200 m, poco prima di arrivare a un recinto privato, pieghiamo a sinistra su sterrato in discesa che diventa poco dopo sentiero e che costeggia un campo spesso coltivato e con alcune arnie. Ci inoltriamo nella vegetazione e attraversiamo, come sospesi in alto, il torrente Vetemastro, affluente del Tenna. Stiamo passando su un antico PONTE ROMANO, ma il fitto della vegetazione lo nasconde: prestando attenzione però prima e dopo l’attraversamento è possibile scorgerne la volta sottostante. Per il suo attraversamento si raccomanda la massima prudenza: la mancanza di ringhiere di sicurezza e la sua aerea e sottile linea di passaggio lo rendono insidioso. Al di là del ponte proseguiamo in ripida salita su un sentiero di terra, scivoloso in caso di pioggia. Raggiungiamo un campo agricolo e lo costeggiamo su sentiero sulla sinistra in salita fino a raggiungere la chiesa della Madonna delle Grazie [6.5 – km 13,9], già visibile da 200 m prima. Continuiamo in salita su sterrato per 650 m fino ad arrivare al borgo di Salvi, dove troviamo una fontana d’acqua che lasciamo sulla destra proseguendo lungo la strada bianca. Altri 450 m di lieve salita ci conducono al borgo di San Pietro in Castagna. L’omonima piccola chiesa sulla destra, “incerottata” a seguito del sisma del 2016, presenta notevoli bassorilievi al portale d’ingresso.
Alla chiesa, proprio dove comincia l’asfalto, abbandoniamo la strada principale e giriamo a sinistra in salita su sentiero di terra ben indicato dalla segnaletica del Cfm. Superata una casa bianca, al bivio prendiamo la mulattiera di destra che sale, lasciando un campo coltivato sulla destra. Dopo 600 m, all’altezza dei pannelli fotovoltaici, incrociamo il tornante di una strada asfaltata che imbocchiamo a destra in leggera discesa. Altri 500 m e troviamo un incrocio: qui giriamo a sinistra in salita su strada asfaltata. Dopo 500 m al primo bivio manteniamo la destra e continuiamo per 2,4 km prima in piano e poi in discesa con alcuni tornanti fino a intersecare la strada comunale che da Comunanza porta a Smerillo e Montefalcone Appennino [6.6 – km 19,3]. La imbocchiamo a destra in discesa per 300 m e appena svoltato un tornante a destra, prendiamo una stradina bianca a sinistra che costeggia il recinto di un casolare di campagna ristrutturato e si inoltra tra campi coltivati fino a riconnettersi con una strada bianca carrozzabile nei pressi di una casa che lasciamo alla nostra sinistra. Giriamo a destra in lieve salita e di lì a poco siamo all’agriturismo Villa Montegenco: ora la strada torna a scendere su asfalto costeggiando un muretto di recinzione. Dopo 250 m all’incrocio voltiamo a destra e proseguiamo per 500 m fino a incrociare sulla destra dei capannoni agricoli e sulla sinistra una grande quercia. Sotto di essa parte una strada di terra che scende infilandosi nel bosco: la prendiamo e arriviamo su un crinale panoramico.
Sotto i nostri piedi in lontananza le prime case di Comunanza. All’uscita del bosco il crinale costeggia in discesa un grande campo coltivato. Dopo circa 50 m, all’altezza di un picchetto del Cammino, giriamo a destra tra le piante per raggiungere l’aia di una vecchia casa colonica abbandonata. Attenzione: la vegetazione spesso chiude la traccia del sentiero costringendoci a farci largo tra gli arbusti. Continuiamo in discesa sulla sua strada privata fino a intersecare la SP 237. Giriamo a sinistra sull’asfalto ed entriamo a COMUNANZA. Dopo circa 300 m alla prima rotonda, all’altezza di un bar, prendiamo la prima uscita sulla destra entrando in via Dante, che percorriamo sino ad arrivare di fronte alla sede del Comune in piazza IV Novembre [6.7 – km 22,3].
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