Dalla stazione di Castel Fusano, nella frazione Ostia di Roma, avendocela alle spalle, ci dirigiamo a destra per Via Bellot fino alle scalette di travertino, alla fine delle quali svoltiamo a destra su strada asfaltata. In breve saremo all’ingresso della pineta di Castel Fusano, due colonne che una volta sorreggevano un cancello, in tipica architettura fascista e dopo poche decine di metri svoltiamo a sinistra imboccando il sentiero 01. Poco prima di arrivare al canale dei pescatori, avanti a noi, il sentiero largo sotto a un bosco di lecci svolta a destra a 90 gradi e costeggia il canale stesso.
Dopo non molto, all’altezza di un gigantesco leccio con tre tronchi, si svolta a sinistra per una breve deviazione che ci permetterà di vedere un piccolo slargo nel canale, con una statua al centro. Torniamo così sui nostri passi e proseguiamo avanti. Lungo il sentiero troviamo alcune belle fontanelle, sempre architettura fascista, alcune delle quali funzionanti.
Giunti alla strada asfaltata avanti a noi svoltiamo a sinistra e ci prendiamo un bel caffè al bar “Al Dollaro” a Piazza di Castel Fusano. Torniamo in pineta e costeggiamo la strada asfaltata tenendocela alla nostra sinistra, sempre su sentiero. Si giunge a una palestra a cielo aperto (molto importante in periodo Covid) e, attraversando la asfaltata, si prosegue avanti fino alla Colombo. Qui si attraversa e si continua avanti nel parco, su strada brecciata, dopodiché la strada diventa asfaltata e si ferma, dopo qualche chilometro, con un cancello che accede all’area archeologica della cosiddetta Villa di Plinio.
La villa è visitabile su appuntamento e questo il link per avere tutte le informazioni: http://www.sovraintendenzaroma.it/i_luoghi/roma_antica/monumenti/villa_cosiddetta_di_plinio
Dal sito della sovraintendenza: “All’interno del parco l’emergenza archeologica comunemente identificata, sulla sola base di dati di carattere topografico, con la villa posseduta e descritta da Plinio il Giovane (61-114 d.C.) già dall’epoca degli scavi promossi dal Sacchetti nel 1713, costituisce l’elemento più rilevante di tutto il complesso storico-naturalistico. I resti archeologici si riferiscono ad una villa di tipo marittimo a nuclei distinti di notevole estensione e completa di muro di cinta che risulta pressoché continuo tranne che nel lato verso il mare dove presumibilmente doveva essere collocato l’ingresso principale. Al centro dell’impianto si estende un grande peristilio di età giulio – claudia a pianta quadrangolare con diversi ambienti disposti lungo i bracci del quadriportico. Un quartiere residenziale è posto ad est su un’ampia piattaforma elevata di circa due metri rispetto al peristilio, si riconoscono resti di muri in opera reticolata e frammenti di pavimenti musivi in bianco e nero. A sud–ovest del quadriportico si estende un impianto termale; l’ambiente più notevole presenta una pavimentazione mosaicata in bianco e nero con la raffigurazione di Nettuno con tridente su carro trainato da due ippocampi tra pesci, crostacei e cavalli marini, datato al 139d.C.”.
Torniamo sulla strada asfaltata, svoltiamo a sinistra e prendiamo Via dei Transatlantici la quale ci porterà a intercettare Via Litoranea. Prestiamo attenzione all’attraversamento e ci dirigiamo, avanti a noi, per Via Ugo Ferrandi, quindi a sinistra sul lungomare. Un chilometro e mezzo e svoltando a destra ci troveremo alla Stazione Ferroviaria Cristoforo Colombo.
Dalla stazione di Castel Fusano, nella frazione Ostia di Roma, avendocela alle spalle, ci dirigiamo a destra per Via Bellot fino alle scalette di travertino, alla fine delle quali svoltiamo a destra su strada asfaltata. In breve saremo all’ingresso della pineta di Castel Fusano, due colonne che una volta sorreggevano un cancello, in tipica architettura fascista e dopo poche decine di metri svoltiamo a sinistra imboccando il sentiero 01. Poco prima di arrivare al canale dei pescatori, avanti a noi,…
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