Si parte dalla stazione del paese di “Eza sul mare” e si prende il sottopasso per uscire dal binario 1. Dunque si svolta a sinistra su una via che scende asfaltata e dopo breve si prende “Il cammino dei Pini” che è  già vista mare, con delle scalette. Si sale verso i picchi rocciosi, ma non è ancora iniziato a tutti gli effetti il Cammino di Nietzsche. Attraversate con un ponticello la ferrovia e dunque la strada. Sulla destra vedete già l’imbocco del sentiero dedicato al filosofo tedesco.

Si sale dunque per il sentiero, che è su roccia, e che sale sempre di più fino ad arrivare a un tratto pianeggiante che entra dentro una piccola valle molto stretta. Alla nostra destra infatti scorre un torrente di cui sentiamo il fragore. Il sentiero continua a salire alternando rocce sulle quali poggiare i piedi come se fossero gradini, a gradini veri e propri.

Arrivati nei pressi di un’abitazione vedrete un mulino sulla vostra destra. Qui, mi raccomando, fate la deviazione per il sentierino sulla destra che aggira il vecchio mulino ormai diroccato e godetevi la bellezza della cascata posta a pochi metri dal sentiero, una breve deviazione di cui non vi pentirete.

Dopo essere arrivati al punto panoramico con vari cartelli informativi su Nietzsche e il suo rapporto con il luogo, continuate a salire ed entrate nel centro storico. Perdetevi nei vicoli fino a sbucare nel giardino esotico, che vale la pena di essere visitato perché è un vero e proprio giardino botanico tenuto benissimo, un gioiello incastonato nella roccia calcarea a più di 450 metri di altezza, con la vista più spettacolare che si può godere da Eza.