Lo scopo di questo escursione era trovare una via a nord-ovest dalla pittoresca stazione ferroviaria di Celle Bulgheria Roccagloriosa. Per prima cosa bisognava attraversare il fiume Mingardo, cosa possibile con i piedi asciutti solo in autunno. Ma anche in primavera sono riuscito a passare senza problemi, l’acqua era al massimo fino alle ginocchia. Funziona meglio con i sandali da trekking. La temperatura dell’acqua era sempre molto gradevole.

Successivamente si trattava di trovare un passaggio il più possibile diretto e privo di ostacoli alla strada provinciale SP198, che correva lungo il crinale. Il primo tentativo si è concluso invano davanti a un cancello chiuso, ma il secondo ha avuto successo. Nessuna barriera può essere vista dal basso. La salita conduce attraverso una macchia bassa. Ho superato molto facilmente, ma il percorso potrebbe diventare bloccato in futuro. Dopo una lunga salita si incontra un’ampia strada sterrata, che presenta un cancello all’incrocio con la SP198, decorata con grandi lettere “PB” ed è stata trovata aperta. Se lo fosse, può essere scavalcato.

Dall’altro lato della strada asfaltata, si scende nuovamente dritti su una stradina. È in parte ricoperto da una macchia bassa e c’è anche il rischio di blocco. Lungo il percorso, tre cancelli del pascolo in filo spinato devono essere varcati e successivamente richiusi educatamente in modo che i pastori non debbano cercare i loro animali e infastidirsi con gli escursionisti. La discesa termina nel profondo vallone del torrente Serrapotamo. Il posto per attraversare è piacevolmente ombreggiato e offre un luogo romantico per una pausa.

La successiva salita è su asfalto e sotto il sole cocente, ma offre scorci sulla destinazione Montano Antilia e sul paesaggio che abbiamo finora attraversato. Particolarmente suggestiva è però la vista dell’imbocco della Gola del Mingardo tra il massiccio della Bulgheria e il borgo medievale di San Giovanni di Centola. La frazione di Abatemarco offre ombra, acqua e un bar.

L’ulteriore salita a Montano Antilia, se si prende la scorciatoia, è inizialmente estremamente ripida. Più in alto bisogna prendere la strada e diventa un po’ più comoda, purtroppo inevitabile su asfalto.