Questo progetto nasce dalla scommessa che tutta l’Italia sia percorribile a piedi, senza macchina, senza nemmeno prendere un treno o un bus. L’idea è che ognuno di noi può condividere i percorsi a piedi che conosce. Una mappatura del nostro territorio, tale da farci esclamare: “Ammappa l’Italia!“.
Stra Dolo
- Regione: Veneto
- Durata: 2 ore e 30 minuti
- Difficoltà: turistico
- Natura: 50%
- Percorribilità: piedi
- Versione stampabile
Da Stra a Dolo, provincia di Venezia, percorso turistico della durata di circa 2 ore e 30. Completamente pianeggiante, facile.
Il percorso
Dalla piazza di Stra ci muoviamo in direzione Venezia sul marciapiede che costeggia la strada statale. Dopo poche centinaia di metri incontriamo un ponte: ci troviamo sopra ad un canale artificiale che collega il fiume Tergola con il Naviglio del Brenta. Andando verso Venezia abbiamo il canale del Tergola sulla nostra sinistra e vediamo il Naviglio sulla nostra destra. Il Naviglio è a sua volta un canale artificiale, ricavato dal fiume Brenta, scavato ai tempi della Serenissima per collegare via nave Padova e Venezia. Siamo in una zona in cui i corsi d’acqua naturali sono stati collegati da un sistema di canali artificiali al fine di essere navigati e di controllarne meglio il regime delle acque. Una fitta rete di canali e di dighe viene utilizzata tuttora a scopo agricolo, come vedremo dopo quando saremo in mezzo alla campagna. Dal ponte, sulla nostra destra, possiamo anche vedere lungo il canale un piccolo spiazzo in cui un tempo si trovava il mercato del pesce di Stra. Purtroppo non rimane più niente dei banchi di pietra su cui fino a venti anni fa avveniva il mercato del pesce, quella che veniva chiamata “la pescheria”. Superiamo il ponte e ci conviene attraversare la strada per raggiungere una piccola zona verde lungo il Naviglio, così pur costeggiando la strada statale possiamo camminare su un percorso sterrato. Se scendiamo fino al naviglio possiamo vedere un piccolo molo di legno: questo è un attracco in cui anticamente si fermava il battello che collegava Padova a Venezia: Il Burchiello. Adesso il Burchiello è diventato un’attrazione turistica e compie percorsi panoramici lungo il Naviglio, così anche il piccolo molo di legno è rimasto a scopo turistico. Continuiamo il nostro percorso procedendo in direzione Venezia, mentre su lato opposto della strada possiamo osservare una serie di ville antiche. Sono ville di campagna che i nobili veneziani hanno fatto costruire secoli fa lungo il Naviglio, rendendo questo corso d’acqua una sorta di continuazione ideale del Canal Grande di Venezia. Questa zona è conosciuta come Riviera del Brenta. Dobbiamo nuovamente attraversare la strada statale quando vediamo che sul lato opposto comincia un grande muro di cinta fatto di mattoni di terracotta. Si tratta del muro di cinta di Villa Pisani, la più grande ed importante delle ville che costeggiano il Naviglio, appartenuta alla famiglia dei dogi Pisani. Lungo il muro della villa abbiamo la possibilità di camminare sempre sullo sterrato. Dopo un centinaio di metri arriviamo alla porta d’ingresso della Villa. Vale la pena prendersi un paio di ore di tempo per visitarla tutta: la struttura palladiana con affreschi del Tiepolo e un bellissimo parco in cui si trova uno dei più grandi labirinti d’Europa, fatto interamente di siepi viventi.
Procediamo lungo il muro di cinta fino a quando dobbiamo svoltare a sinistra per continuare a costeggiarlo. Ora per qualche centinaio di metri dobbiamo percorrere strade asfaltate. Sulla sinistra abbiamo sempre il muro della villa e sulla destra possiamo vedere qualche abitazione antica semplice in stile veneziano. Pochi passi più avanti e anche sulla sinistra, lungo l’enorme muro di cinta della villa, possiamo vedere altre interessanti abitazioni antiche in stile contadino e nobiliare. Procediamo fino a quando sulla destra vediamo il cartello di via Fiessetto e lì svoltiamo e prendiamo quella strada. Procediamo sempre sulla strada asfaltata e poi seguiamo a sinistra in direzione della piscina comunale. Dal parcheggio della piscina possiamo raggiungere l’argine di un corso d’acqua: è di nuovo il canale Tergola che abbiamo attraversato nel centro del paese. Guardando il canale con il parcheggio della piscina alle nostre spalle giriamo verso destra e seguiamo il canale. Finalmente possiamo tornare a camminare sullo sterrato, anche se comunque procediamo lungo una strada secondaria. Procediamo fino ad arrivare al ponte, qui attraversiamo la strada e continuiamo a camminare sempre sullo stesso lato del canale. Finalmente entriamo in una strada completamente sterrata e ci addentriamo in uno degli ultimi scorci di campagna rimasti in questa zona. Proprio vicino al ponte c’è un cartello che ci ricorda che siamo lungo il Cammino di Sant’Antonio.
Procediamo lungo al canale fino a quando arriviamo ad un incrocio di corsi d’acqua: oltre al canale che abbiamo seguito fino ad ora ci sono il fiume Tergola vero e proprio e il Serraglio. Di fronte a noi c’è una magnifica costruzione antica in cui un tempo viveva un addetto del Magistrato delle Acque per gestire le chiuse che regolano i corsi d’acqua. Si vedono ancora le chiuse che collegano i fiumi con i fossi che circondano i terreni agricoli; queste chiuse possono essere aperte per irrigare i campi o per disperdere l’acqua in eccesso. Il Magistrato delle Acque era un’istituzione importantissima ai tempi della Serenissima e si occupava di mantenere i corsi d’acqua navigabili, dell’irrigazione dei terreni agricoli e di preservare Venezia dalle eventuali piene dei fiumi che sfociano nella Laguna.
Proseguiamo seguendo il Serraglio a destra. Arriviamo ad un ponte e dobbiamo attraversare la strada Barbariga facendo molta attenzione alle macchine. Entriamo nel comune di Fiesso d’Artico e sulla sinistra c’è un cartello che ci indica che siamo lungo il confine tra la Provincia di Padova e quella di Venezia. Seguendo per la Provincia di Padova si entra nel comune di Vigonza dove la campagna è organizzata da un antichissimo reticolato romano. Noi invece continuiamo a seguire il corso d’acqua andando dritti. Purtroppo ora il panorama è quello della zona industriale di Fiesso. Nonostante la feroce industrializzazione cominciata negli anni ’70-‘80 sopravvive lo spirito contadino degli abitanti di questa zona e tra i capannoni industriali possiamo vedere pittoreschi orti, pollai e perfino una stalla con degli asini. Arriviamo ad un altro ponte. Un cartello ci indica che girando a destra sulla strada asfaltata si raggiunge il centro di Fiesso d’Artico. Noi invece attraversiamo il ponte e procediamo lungo l’altro lato del fiume. Il ponte successivo bisogna nuovamente attraversare il fiume e procedere camminando lungo l’altro versante. In lontananza comincia a vedersi il campanile della chiesa di Dolo.
Arrivati al campo sportivo di Fiesso d’artico c’è un altro cartello che ci indica la possibilità di raggiungere il centro del paese svoltando a destra. Per Dolo invece continuiamo ad andare dritti ed arriviamo ad un altro ponte. Qui possiamo attraversare la strada asfaltata oppure utilizzare un piccolo sottopassaggio. Continuiamo a camminare sempre sullo stesso lato del fiume. Al ponte successivo siamo arrivati a Dolo. Per raggiungere il centro dobbiamo procedere su una strada pedonale e costeggiare la strada asfaltata. Troviamo un altro ponte e d’ora in poi non seguiamo più il corso del fiume Serraglio che gira a sinistra ma andiamo dritti. Siamo al campo sportivo di Dolo e Vicino all’ospedale. Alla rotonda seguiamo le indicazioni per il centro. Quando arriviamo al centro di Dolo siamo di nuovo lungo il Naviglio su cui si affacciano diverse ville antiche. Nel centro storico di Dolo ci sono alcuni scorci caratteristici e sembra di trovarsi in una piccola Venezia. C’è un antico mulino ad acqua trasformato in osteria, che esternamente presenta ancora la ruota funzionante e c’è un antico squero, ovvero una grande tettoia che veniva utilizzata per rimettere le barche fuori dall’acqua e per eseguire lavori di manutenzione sulle imbarcazioni.
Da Stra a Dolo, provincia di Venezia, percorso turistico della durata di circa 2 ore e 30. Completamente pianeggiante, facile. Il percorso Dalla piazza di Stra ci muoviamo in direzione Venezia sul marciapiede che costeggia la strada statale. Dopo poche centinaia di metri incontriamo un ponte: ci troviamo sopra ad un canale artificiale che collega il fiume Tergola con il Naviglio del Brenta. Andando verso Venezia abbiamo il canale del Tergola sulla nostra sinistra e vediamo il Naviglio sulla nostra destra….
Ammappato il 14 Dicembre 2015
Ammappato da: Marcello Compareti
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