Questo percorso è molto esplicativo di quello che vuol dire mappare un territorio non avendo che alcune informazioni sommarie date da gente del luogo, senza cartine di riferimento adeguate e con la connessione che non prende benissimo per controllare le mappe on-line. Non c’è solo la fatica del camminare, ma anche quella del non sapere se si sta andando nella giusta direzione. Ho dunque volutamente lasciato il tracciato gps così come è stato registrato, con gli errori e le deviazioni inutili, così da far capire cosa possa significare il lavoro che stiamo facendo nel Giro della Tuscia. La descrizione invece è quella adeguata per chi volesse rifare il percorso correttamente, senza le deviazioni, più breve, specialmente nella prima parte. Non fate dunque riferimento al gps almeno fino all’Acropoli.
Il percorso
Dalla piazza del comune di Tarquinia prendiamo Via di porta Tarquinia. Passeremo così davanti alla Chiesa e al Convento di San Francesco (foto). Usciti dagli archi andiamo dritti verso Viterbo e il cimitero, una strada che ci fa passare davanti alla Necropoli. Poco prima del cimitero c’è un acquedotto del 1700 (foto) e sotto di esso una stradina da imboccare. Dopo gli archi la strada svolta naturalmente a destra e si trova ad un bivio. Noi dobbiamo scendere a sinistra.
Alla fine della discesa incontriamo un fosso oltrepassato il quale ci buttiamo nei campi a sinistra, scavalchiamo la bassa staccionata e andiamo a sinistra costeggiando il fosso stesso. Arrivati al fosso più grande (circa 100 metri) andiamo a destra fino a che non troviamo un ponte che lo scavalca, dopo del quale andiamo a sinistra verso il casaletto ben evidente nei prati. Arrivati al casaletto puntiamo con un fuoripista la sommità della collina, e saremo all’Acropoli di tarquinia, luogo di notevole importanza storico-archeologica.
Da questo altopiano puntate la fattoria (foto) ben evidente sulla destra, sempre seguendo il sentiero, che nel frattempo abbiamo ritrovato. Dopo la fattoria prendete la strada sterrata, uscite dall’area pic-nic e all’incrocio con la strada sterrata a T andate a sinistra. Questa strada bianca si butta tra le colline in discesa e arriva ad un bivio con un cartello dell’Università Agraria di Tarquinia. Qui prendete a destra, oltrepassate il fosso con il guado e salite lasciandovi trasportare dalle lievi colline e dal paesaggio mozzafiato che va dal mare a Tarquinia e all’Acropoli appena visitata.
Dopo qualche chilometro arriverete ad un casale (foto) e poi ad una strada che va presa a destra (all’altezza dell’antico mulino a vento, foto). Entrerete così nel bosco. Dopo un cancello verde al bivio girate a sinistra e vi troverete in un grande deposito di legname. Nello spiazzale c’è un bivio. Prendete a destra e poi successivamente a sinistra, costeggiando il bosco (mantenendolo a destra), per molto tempo. Si intravede da qui la valle che porta al mare, in lontananza i Monti della Tolfa, le prime case di Monte Romano.
Si arriva così ad una strada più grande che imbocchiamo a sinistra e dopo nemmeno 400 metri svoltiamo a destra lievemente in salita. Al bivio successivo a Y giriamo a sinistra. Seguiamo così per la strada principale e arriveremo in cima ad un monte da cui è possibile osservare fino al lago di Bolsena e Tuscania, uno scenario molto ampio e spettacolare, reso ancora più incredibile da giornate con buona visibilità. Al bivio dopo andiamo a destra e scendendo così per l’asfaltata verso Monte Romano si apre la vista dall’altra parte, ovvero il mare, Civitavecchia e la valle, di nuovo i Monti della Tolfa.
Questa strada, andando sempre dritti, dopo il cartello di benvenuto, porta alle case del paese, una svolta a destra a piacimento e siete nella piazza del municipio.
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