Per uscire da Terni abbiamo trovato una via che costeggia la Thyssenkrupp e che, miracolosamente, ha un marciapiedi alberato, tra un canale punteggiato di attraversamenti e la strada per le macchine. Passeggiare lì, accanto all’enorme acciaieria e annusare l’odore del metallo trattato, ci ha fatto sentire dei lavoratori d’altri tempi, usciti di fabbrica. Infatti quel passaggio e quegli attraversamenti servivano agli operai per raggiungere il posto di lavoro, quando ancora lo si raggiungeva a piedi o in bicicletta. A noi oggi servono per guadagnare la campagna e allontanarci dal centro cittadino.
Il percorso
Dalla stazione di Terni prendiamo Via Curio Dentato fino alla rotatoria e qui a sinistra per Via Eugenio Chiesa. Questa strada diventa Via Romagna e noi la seguiamo andando insieme alle indicazioni per Spoleto. Dopo circa 400 metri svoltiamo a destra verso la Thyssenkrupp, prendendo una strada che si chiama Via Ponte dell’Oro. Giunti davanti all’acciaieria prendiamo il ponte di ferro bianco e svoltiamo a sinistra per il marciapiedi alberato che costeggia l’enorme parallelepipedo della Thyssenkrupp. Lì dove questa lunga e dritta strada fa una curva il marciapiedi diventa un sentiero tra gli argini del canale a sinistra e il guardrail a destra e vi sembrerà strano camminare in un sentiero eppure stare accanto a così tanta modernità. Cercate di respirare il meno possibile perché nell’aria c’è odore di metalli lavorati, che senz’altro non fanno bene. Giunti ai due ponti ce li lasciamo a sinistra e prendiamo avanti, senza camminarci sopra, per una strada a sinistra di una vecchia casa, che si chiama Via delle Officine. Fatti circa 150 metri prendiamo delle scalette a sinistra che ci fanno scendere nel fosso Tescino e che è camminabile. Se non volete o è piovuto e il fosso ha l’acqua che scorre, rimanete sulla via e fatene circa 1 km. Dal fosso invece superato il ponte della superstrada, dopo 50 metri, prendete le scalette che vi riportano alla strada, che va presa a sinistra, naturalmente. Sempre dritti fino all’incrocio con Strada di Santanfano, qui andiamo avanti fino alla passarela di ferro e legno che ci porta con una strada asfaltata a San Carlo. Svoltiamo a destra sulla strada più ampia e raggiungiamo il ristorante Lu Fussu. Facciamo 150 metri di Flaminia e andiamo a destra per una strada bianca. Attenzione a non prendere la prima deviazione verso una casa arancione, non è la nostra via.
Superato il torrente troviamo alcune strade: noi prendiamo quella che sale e che in breve passa accanto ad alcune case. Poi diventa una bellissima strada nei boschi. Mantenendo sempre la strada principale si arriva così ad una casa con un cancello che blocca il passaggio. Ma noi possiamo costeggiare la recinzione a sinistra, anche se il sentiero non è molto curato. Oltre la casa proseguiamo in salita e dopo circa 50 metri troviamo una casetta di lamiere: qui andiamo a sinistra. Da questa strada si apre una bellissima vista su Terni e la sua valle. Diventando asfaltata vediamo che la strada ne incrocia un’altra. Noi andiamo a destra. Giunti al crocicchio di strade con l’edicola della Madonna noi svoltiamo a sinistra per Strada di Spodiore. Al bivio successivo andiamo a destra per Via di Colle Palone. Scavalliamo il versante e vediamo Collestatte e Torreorsina in fondo, bellissimi. Una deviazione sulla destra da non prendere e arriviamo ad incrociare una strada asfaltata da imboccare per pochi metri, poi andiamo a sinistra per Via di Colle Paese. Dopo 1 km di questa via, in prossimità di un tornante che scende a destra e di una via che va avanti, noi scendiamo per il tornante in discesa. Dunque arriviamo ad una strada asfaltata più ampia da prendere per circa 500 metri a sinistra. Alla curva dove c’è il cartello Dimora Todini andiamo a destra e ancora a destra per la strada bianca che costeggia la recinzione. Su questa bella via troviamo una biforcazione, ma possiamo prendere sia l’una che l’altra tanto si ricongiungono. Al bivio successivo invece andiamo a destra in discesa e dopo circa 200 metri troviamo una strada sulla sinistra e poco più avanti un bivio a Y da prendere a sinistra. All’ennesimo bivio nel bosco, laddove un tornante svolta decisamente a sinistra e scende, noi andiamo dritti.
Usciamo così su di una strada cementata da prendere a sinistra in discesa. Passiamo così dentro alcuni terreni di case (se vogliamo c’è una strada dentro un boschetto che ci fa oltrepassare una casa e la sua proprietà), dopodiché arriviamo ad incrociare una strada asfaltata che va presa a destra. Dopo poco prendiamo il sentiero che a sinistra si erge su di alcuni muretti e taglia per alcune rimesse e pollai. Giunti al bivio dove a sinistra c’è l’indicazione per il convento, noi andiamo dritti. Si arriva nella parte bassa di Montefranco, si oltrepassano le scuole e si va verso la rotatoria con al centro una strana scultura. Qui si svolta a sinistra e dopo 50 metri si prende ancora a sinistra per Via Racognano, una bella e antica scorciatoia che ci porta dritta dritta, e in salita in salita, nel borgo di Montefranco.
Per uscire da Terni abbiamo trovato una via che costeggia la Thyssenkrupp e che, miracolosamente, ha un marciapiedi alberato, tra un canale punteggiato di attraversamenti e la strada per le macchine. Passeggiare lì, accanto all’enorme acciaieria e annusare l’odore del metallo trattato, ci ha fatto sentire dei lavoratori d’altri tempi, usciti di fabbrica. Infatti quel passaggio e quegli attraversamenti servivano agli operai per raggiungere il posto di lavoro, quando ancora lo si raggiungeva a piedi o in bicicletta. A noi…
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