Il tracciato che va da Tessennano a Canino passa in parte sull’antica Via Clodia, usata dai romani, i quali ricalcarono probabilmente un preesistente percorso etrusco. La Via Clodia univa Roma a Saturnia e aveva caratteristiche molto differenti da quelle dell’Aurelia o della Cassia, usate prevalentemente per motivi militari. Viene infatti definita una strada a breve raggio, perché percorsa dai mercanti per i loro traffici locali. Quando l’attraverserete dunque ricordatevi che il vostro cammino ha antichi compagni di viaggio…
Il percorso
Usciti dalla porta principale di Tessennano giriamo a sinistra e poi a destra in prossimità dei bagni pubblici. La strada in breve diventa di terra e scende tra rimesse per gli attrezzi, piccoli orti e pollai. Dopo la prima curva potreste trovare un cancelletto di fil di ferro e legno chiuso, ma potete aprirlo perché è solo per gli animali e quindi proseguire per il sentiero erboso. Arrivati in prossimità di un ruscello lo guadiamo a lo risaliamo a destra per un breve tratto. Siete dunque nei pressi di una grotta (foto) e di una seconda più avanti (foto), dopodiché troverete una tagliata nel tufo. Poco più avanti c’è un incrocio di sentieri (foto): a sinistra la deviazione scende per dei colombai e la vista si apre su Tessennano; dritto prosegue in salita; a destra è la nostra strada che sale e dopo un brevissimo tratto arriva su di un piano all’altezza di una villa e di una strada sterrata che va imboccata a sinistra. Dopo circa 300 metri dalla villa c’è un sentiero evidente sulla sinistra che non va preso perché il nostro sentiero è poco più avanti (circa 20 metri), prima che la strada ridiventi sterrata. Nei pressi di un uliveto abbandonato, costeggiandolo, troverete la bellissima Tomba di Bizza (foto), che attraversa, bucandola, tutta la collina. Avendo le spalle a questa tomba il nostro sentiero scende dritto verso la strada provinciale fino a raggiungerla all’altezza del depuratore. Per uscire sulla strada dovrete aprire un cancello e poi prendere a sinistra per qualche metro. Dopo il ponte asfaltato infatti troverete una sterrata a sinistra che vi porta alla Fonte Nuova (foto), usata tutt’oggi dai contadini, dopodiché imboccando in salita ci troviamo alla Chiesa di San Liberato (foto). Più avanti c’è una discesa che riporta alla provinciale ma prendendo la sterrata subito a sinistra (verso la cava di pietra pomice) ci dirigiamo fuori da Tessennano. Questo giro infatti, fino ad ora, è stato attorno alla rupe del paese, utile per gli appassionati di archeologia. Volendo però si può iniziare il percorso per Canino anche tagliandolo, certo perdendosi numerose bellezze storiche della zona…
Questa strada bianca, dopo circa 700 metri, scollina e si trova davanti ad un bivio che va preso a destra, nel bosco. Dopo essere passati per una discarica abusiva arriverete ad un secondo bivio: dobbiamo andare a sinistra e scendere verso il fosso, guadarlo e dunque risalire, dopodiché al bivio ancora successivo andare a destra in salita.
Giunti alla strada sterrata in piano, che incrociamo a T, andiamo a sinistra e iniziamo un semplice e lungo tratto di cammino. In lontananza la centrale di Montalto di Castro e dopo un po’ anche le case di Canino. All’incrocio ben evidente (foto), dove davanti abbiamo una casa di cemento e a destra una di legno, giriamo a destra costeggiando l’uliveto. Al bivio successivo andiamo avanti perdendo per qualche decina di metri il sentiero ma ritrovandolo poi successivamente quando esso s’inoltra, scendendo, nel fosso e nel bosco. Dobbiamo così guadare ancora una volta un ruscello e risalire: siamo sull’antica Via Clodia, che univa Roma a Saturnia. Sempre dritti e arriviamo ad un ponticello di tufo dopo del quale inizia una splendida tagliata (foto), antica come le civiltà italiche. Uscendo da essa troviamo un fontanile e la strada asfaltata che in qualche centinaio di metri a destra ci porta nel centro di Canino.
Il tracciato che va da Tessennano a Canino passa in parte sull’antica Via Clodia, usata dai romani, i quali ricalcarono probabilmente un preesistente percorso etrusco. La Via Clodia univa Roma a Saturnia e aveva caratteristiche molto differenti da quelle dell’Aurelia o della Cassia, usate prevalentemente per motivi militari. Viene infatti definita una strada a breve raggio, perché percorsa dai mercanti per i loro traffici locali. Quando l’attraverserete dunque ricordatevi che il vostro cammino ha antichi compagni di viaggio… Il percorso…
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