Finita via dell’Antico Traghetto svoltiamo a destra e ripassiamo sotto la linea ferroviaria Genova-Milano (Foto 1). Poco più avanti contorniamo una cava e subito dopo la strada ritorna sterrata. Siamo sul percorso di Ambiente Scrìvia, e lo seguiamo fino ad affacciarci su di un canale normalmente semivuoto: è lo scolmatore del torrente Ossona, affluente di destra dello Scrìvia (lo abbiamo passato senza vederlo perché interrato nella parte urbanizzata). Il percorso guada il canale proseguendo verso Cassano Spìnola, ma l’ultima alluvione ha mangiato la riva in diversi punti rendendo il cammino piuttosto problematico. Prendiamo il sentiero che segue la riva dello scolmatore, lo passiamo col primo ponte e su strada sterrata arriviamo alla Cascina Maghisello. La aggiriamo sul lato sinistro e con strada che diventa asfaltata sottopassiamo di nuovo la linea Genova-Milano (foto 2), sbucando sulla provinciale 35 ex strada statale dei Giovi. Oltrepassata anche questa proseguiamo su via Lucrezia fino a raggiungere la provinciale asfaltata per Carbonara, il paese con il caratteristico torrione trecentesco che vediamo sfilare lentamente a destra. Il percorso che stiamo facendo è quello indicato sul sito di E1, ma i segnali mancano. Lasciata Carbonara ci addentriamo sempre su asfalto nel comune di Villaromagnano, e in corrispondenza di Cascina Boschetto (foto 3) giriamo a destra. Da qui fino alla successiva Cascina Rampina il percorso è sterrato, poco intuitivo e non segnalato : seguire con attenzione la carta o traccia di OSM. Alla Rampina (foto 4) prendere la prima a sinistra, segnalata in bianco e rosso e con (1) cartello per mountain bike: la si segue in salita lungo una costa ricoperta di campi e vigneti, entrando nel comune di Costa Vescovato. Ogni tanto si trova un cartello che riporta il nome della località, peccato non sia in dialetto. Avvicinandoci alla frazione di Montale Celli la strada torna asfaltata. In prossimità di una chiesa si piega a destra seguendo la segnaletica per la cooperativa Valli Unite, che è un “host” di WWOOF ITALIA (foto 5). Poco oltre il ristorante (dove si trova un vecchio segnale di E1) e le stalle (foto 6) la strada torna sterrata. Continuiamo a innalzarci camminando tra vigneti, mentre alle nostre spalle il panorama si apre lasciando tra l’altro vedere la raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, che corrisponde praticamente al punto di partenza dell’intero percorso. Incrociata la provinciale per Carezzano la seguiamo svoltando a de-stra. Più avanti la abbandoniamo girando a sinistra (foto 7) inizialmente su sterrato e poi su sentiero con qualche segnale bianco-rosso. Guadagnata la cresta in territorio di Castellanìa (paese natale del ciclista Coppi) ritroviamo uno sterrato e poi un brevissimo tratto asfaltato che abbandoniamo subito piegando a sinistra dopo una cappelletta (foto 8). Saliamo sempre la cresta fino ad arrivare alle case della frazione di san Alòsio, da cui si raggiungono le due torri medievali (foto 9, la seconda è dietro l’albero). È un notevole punto panoramico soprattutto verso ovest e nord, e con una buona visibilità si può ammirare l’intero arco alpino occidentale, più una gran parte di quello centrale. Oltrepassata la recinzione si scende con grande attenzione un sentiero inizialmente molto ripido, poi uno sterrato in discesa più tranquilla, fino ad incontra-re la strada da valle (foto 10) nei pressi di un calanco.
Finita via dell’Antico Traghetto svoltiamo a destra e ripassiamo sotto la linea ferroviaria Genova-Milano (Foto 1). Poco più avanti contorniamo una cava e subito dopo la strada ritorna sterrata. Siamo sul percorso di Ambiente Scrìvia, e lo seguiamo fino ad affacciarci su di un canale normalmente semivuoto: è lo scolmatore del torrente Ossona, affluente di destra dello Scrìvia (lo abbiamo passato senza vederlo perché interrato nella parte urbanizzata). Il percorso guada il canale proseguendo verso Cassano Spìnola, ma l’ultima alluvione…
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