Continua la ridiscesa del Tevere con una tappa media che si sviluppa interamente lungo la riva orografica destra. Si attraverserà il fiume soltanto per raggiungere il punto di arrivo nell’abitato di Parlesca, piccola frazione che, insieme alla collinare Solfagnano, forma la XIII circoscrizione del comune di Perugia occupandone per intero il quadrante nord. Anche se non offre particolari spunti, raggiungendo a malapena i 700 abitanti, Parlesca si rivela indispensabile dal punto di vista logistico come sosta prima dei restanti 28 km per l’ingresso a Perugia. Oltre le attività commerciali, offre mezzi pubblici di collegamento fra Umbertide e Perugia oltre alla possibilità di vitto e alloggio per il viandante.
Abbandonare quindi Umbertide attraversando il Tevere sull’ampio ponte di Via Veneziano Gabriottia ridosso del centro storico, a pochi passi dal municipio e da Piazza Giacomo Matteotti
La strada risulta larga e facilmente percorribile a piedi con alla propria sinistra il passaggio ferroviario su ponte in acciaio che corre parallelo alla strada. Sulla destra invece, uno scorcio sull’abitato di Umbertide e il sottostante parco cittadino affacciato su questa riva del fiume.
Dopo nemmeno 200 mt, girare a sinistra sotto il primo di tre archi in mattoni della ferrovia, proprio in coincidenza di un grosso distributore di benzina alla propria destra.
Volendo osservare il Tevere e avvicinarsi alla riva, una piccola traccia piega a sinistra in discesa costeggiando il muraglione del treno e consentendo di passare al di sotto di entrambi i ponti, per accedere così al parco cittadino di cui sopra.
Continuando dritto dopo gli archi invece, procedere sulla tranquilla e secondaria SP 170 Via Cipriano Angeloni, che in poco meno di 4 km in direzione Badia, porterà all’incantevole Eremo di Monte Coronae quindi all’Abbazia camaldolese di San Salvatore che sarebbe stata fondata secondo tradizione, eremitica e a pochi passi dalla riva del Tevere, da San Romualdo nel 1008. Il bel campanile, già torre di difesa medievale, svetta come corpo a sé state, isolato dall’edificio sul lato nord.
Prima di raggiungere il complesso religioso, appena un chilometro dopo gli archi, è invece da notare sull’acqua una bella opera di ingegneria idraulica. Si tratta della Mola Casanovadi proprietà del Comune di Umbertide e in gestione ad associazione privata. Da quel che si evince dai cartelloni informativi, si tratta di un vecchio mulino del ‘500 oggi riconvertito per ospitare iniziative legate alla natura e alla sua tutela. Giri in bicicletta passeggiate tematiche, visite guidate alla scoperta del vecchio mulino etc… etc…Il rischio è però quello di perdere di vista la bellezza del vecchio casale a causa degli sbarramenti e delle moderne opere idrauliche in cemento armato, e merita quindi una visita più approfondita senza soffermarsi alla prima impressione dall’alto dell’ingresso dove sono indicati per altro, differenti numeri di telefono e un sito internet per informazioni e prenotazioni.
Dopo una visita obbligatoria agli affreschi trecenteschi di scuola umbra, e soprattutto alle cinque navate e tre absidi dell’antica cripta della Madonna delle Grazie, cuore dell’Abbazia di San Salvatore, il sentiero riprende abbrivio come percorso ciclopedonale del Tevere ben segnalato, riportandosi sulla sponda.
La traccia stretta fra il fiume e i campi si interrompe però dopo poco più di 3 km obbligando alla nuova risalita sull’asfalto della stradina Via della Macinaia sulla quale si camminerà andando a sinistra. La traccia ciclopedonale è di nuovo ben indicata a sinistra su sterrato, poco prima del grande cavalcavia fra i campi della SS 728 di Pantanola quale carreggiata si supererà passandoci al di sotto in totale sicurezza. Camminando lungo i campi la ciclopedonale prosegue puntando un’isolata area di servizio sulla statale a meno di 500 mt, superata la quale piegando dopo poco a sinistra, si imboccherà Strada della Bruna.
Dopo la prima curva, attraversare il ponte sul Torrente Neseentrando così nel comune di Perugia e lasciando definitivamente quello di Umbertide.
Strada della Bruna è una piccola e tranquilla asfaltata che continua a costeggiare i campi di tabacco a tratti intervallati da appezzamenti di girasoli, dopo aver percorso un breve tratto fra vegetazione ad alto fusto e aver superato un grosso maneggio sul lato sinistro. Sono diversi i bei casali in pietra grigia ormai abbandonati, tipiche costruzioni rustiche umbre. I campi coltivati si affacciano sul Tevere del quale è ben visibile anche da lontano la macchia di sottobosco scura e inestricabile, fatta di cespugli, rovi, pioppi e olmi.
In poco più di 3 km raggiungere la piccola frazione La Bruna raggiungendo il giardinetto parrocchiale della piccola chiesa a sinistra. Si tratta di un gruppo di case fine anni ’70 e di una brutta palazzina che sembra in stato di abbandono. È però possibile qui, rifornirsi d’acqua alla fontanella.
Il bivio per andare a raggiungere l’abitato di Parlesca è posto invece altri 3 km più avanti ed è impossibile cadere in errore. Raggiunta la grande Fattoria Bagnara(Loc. Tremi) continuare sull’asfalto a sinistra, ignorando quindi le indicazioni della ciclopedonale che indicano dritto verso Perugia. (Da questo bivio si riprenderà il percorso in direzione sud il giorno successivo). L’abitato di Parlesca si trova a meno di mezz’ora di cammino su asfalto senza grossi rischi né sorprese. Bisognerà attraversare il Tevere su un bel ponte stradale munito di marciapiede, e più avanti, girando a sinistra prima della SS3 bis Tiberina, costeggiarla per circa 500 mt e passarvi poi al di sotto su Via della Solidarietà.
La frazione si sviluppa lungo la trafficata Via Tiberina Nordsulla quale si affacciano diverse attività commerciali. Un buon punto di arrivo può essere la notaTorre Strozzidel XIII sec. unica attrattiva della frazione e che ospita un centro per l’arte che però non risulta comodissima da raggiungere essendo leggermente fuori dall’abitato risalendo verso nord.
AncheSolfagnano, il quale castelluccio prospiciente la piana sottostante, è ben distinguibile guardando alle colline sopra Parlesca, risulta poco pratico ma comunque opzionabile come sosta. Bisognerà contare però altri 3 km di strada asfaltata in salita, per un dislivello di circa 100 mt totali.
Commenta con Wordpress