Tappa facile, breve e su fondo continuo. Il camminatore più allenato può pensare di unirla alla precedente per raggiungere direttamente Pieve Santo Stefano da Le Balze, tenendo però presente una distanza totale di almeno 35 km, gli ultimi dei quali (quelli di questa tappa) semplici e di fondo valle, costeggiando il Tevere.
Dal Castello di Valsavignone volendo, è infatti possibile l’alternativa di proseguire su sentiero per tornare ad attraversare la SS3bis Via Tiberina e arrampicarsi nuovamente sulle prime alture boschive della riva sinistra del Tevere.
Sulla direttrice nord-sud si incontreranno prima i resti dell’antica Pieve di Corliano per poi attraversare il Rio Ranchetti e il Torrente Isola, immissari di sinistra del Tevere e ridiscendere poi sulla provinciale Tiberina più a valle, in prossimità della meta finale.
La soluzione più pratica in questo caso, rimane però quella di proseguire lungo asfalto questo tratto del Tevere in direzione di Pieve S. Stefano. Soluzione più agevole sia per quel che riguarda i dislivelli che le distanze, ma anche la prossimità con il fiume.
Regala inoltre la rara possibilità di un bagno nelle acque del Tevere, a questo punto ancora del tutto balneabili.
Si tratta comunque di una strada asfaltata secondaria poco trafficata, pianeggiante, con fondo continuo e in mezzo al verde. Ciò rende questa breve tappa di circa 10 Km (la più breve del Cammino Oltre Tevere) adatta a tutti, anche ai meno allenati che vogliano esplorare una parte di Tevere che già da qui ha cambiato visibilmente il proprio aspetto rispetto alla sorgente. Seppur rimasto di carattere torrentizio è vistoso il cambio di portata d’acqua, grazie a tutti gli affluenti incontrati nel corso della prima tappa in un’area non troppo vasta.
Dal ponte di Valsavignone, tornare quindi sui propri passi tenendosi i grossi cavalcavia a sinistra. Reimmettersi sulla principale, vecchia Tiberina e puntare il bel ponte merlato davanti a sé. Attraversarlo per poi ridiscendere il percorso del fiume sulla riva sinistra in direzione Pieve. La strada è molto larga e poco trafficata ma sprovvista di marciapiede, porre quindi la giusta attenzione.
Dopo circa 4 km, superato il piccolo Fosso Casacce, si incontrerà sul lato sinistro della strada l’isolato ristorante La pergola che deve il suo nome alla bellissima pianta di glicine che ne ricopre l’ingresso. Circa 150 mt più avanti, la piccola stradina Località Bulciano si innesta a destra. Imboccandola in leggera discesa, porterà a riattraversare il Tevere per poi piegare per risalirlo. Dopo nemmeno 50 mt sulla propria destra, non segnalato, ma visibile fra la boscaglia un sentiero discende sull’argine del fiume, proprio dove è sbarrato da una chiusa in cemento armato. A valle della diga altra circa tre metri una bellissima pozza d’acqua azzurra permette di tuffarsi e fare il primo bagno nel Tevere, che risulta qui balneabile in totale sicurezza, motivo per il quale la località è ben nota agli abitanti della zona che la frequentano negli afosi pomeriggi estivi.
Tornare indietro per riprendere la principale e proseguire in direzione Pieve S. Stefano che dista ormai meno di 6 Km. Due sottopassaggi stradali con marciapiede consentono l’attraversamento sicuro al disotto della trafficata SS3 bis, il secondo del quale in concomitanza dell’uscita Pieve Santo Stefano Nord. Una volta superato il cimitero che si trova alla propria sinistra ci si troverà a meno di un chilometro dal centro.
La cartellonistica indica chiaramente la direzione da seguire per raggiungere il cuore del paese, dove poter concludere una tappa facile e rilassante con una visita del centro storico reso famoso anche dal Piccolo Museo del Diario, gioiello unico nel suo genere, di fama internazionale, che ospita diverse attività e iniziative legate alla cultura diaristica italiana.
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