Il nostro punto di partenza è il parcheggio sterrato situato subito dopo il monumento dinnanzi la pieve di Santa Maria. Qui un sentiero, che supera un’area attrezzata per esercizi ginnici e costeggiato da un filare di cipressi, ci porta, superato un ponticello, in corrispondenza di una strada asfaltata, Via Moricotti. Lasciamo via Moricotti per prendere via dei Molini (sentiero CAI 148) sulla sinistra, in corrispondenza di un grosso capannone (stabilimento della “Misericordia“): questa via, che da asfaltata diventa sterrata, si estende lungo un torrente, passando per orti e boschetti di bambù. Percorrendola, arriviamo in quello che deve essere stato in origine un mulino, oggi un’abitazione: la si attraversa sotto un arco.
Il sentiero prosegue e poco dopo attraversa il ruscello, con un piccolo guado, proseguendo sulla sponda destra: si inizia a salire, continuando a percorrere la strada sterrata, che, dopo qualche curva, ci permettere di raggiungere Campo dei Lupi. Questo è un punto di riferimento molto importante, perché è un crocevia di sentieri. Noi dobbiamo prendere il sentiero “00“, che sale ripido verso la Verruca: il bosco di pini marittimi inizia a presentare i segni dell’incendio dell’Ottobre 2018; d’innanzi a noi si intravede un versante del monte Lombardona. Al bivio che ci si presenta poco dopo, continuiamo a salire sulla strada sterrata più larga, verso sinistra. Il sentiero declina, e ci porta su una strada pianeggiante, che prendiamo verso sinistra: si apre una visuale sulla rocca della Verruca. Alla nostra sinistra troviamo i resti dell’eremo di San Michele alla Verruca, mentre poco dopo una croce di ferro ci indica che siamo arrivati a Prato a Ceccottino, altro crocevia: dobbiamo iniziare la discesa verso Montemagno, nella vallata alla nostra destra, prendendo il sentiero CAI 139, strada sterrata di facile e piacevole percorribilità. In corrispondenza di un bivio, scendiamo a sinistra, costeggiando una casa tinteggiata di rosso.
La strada si snoda e passa sopra il “Botro del Reto“, e poi, in prossimità di una casa che sovrasta un muretto a secco, diventa cementata, proseguendo per un uliveto. Poco dopo, un punto di riferimento è costituito da una casa rosa, sulla destra: ancora qualche decina di metri e ci troviamo in prossimità del campanile della chiesa di Montemagno (in corrispondenza di un incrocio di sentieri), sulla sinistra, ed è qui che dobbiamo prestare attenzione ad un cancelletto, che impedisce il passaggio dei cinghiali, ma non degli escursionisti! Lo apriamo, lasciando la strada appena percorsa: il nuovo sentiero (CAI 141) è abbastanza stretto, e scende per orti e muri a secco, portandoci diretti sotto al campanile, dove c’è anche una fontanella. Scendiamo, fra le caratteristiche vie del paese, e poi svoltiamo tutto a destra, passando sotto un arco. Dopo l’arco scendiamo lungo la strada di sinistra, che diventa ciottolata, confluendo poi su di un’altra, più grande, basolata, che continuiamo sempre in discesa.
Incrociamo poi una strada (via della Cerbaiola), che prendiamo verso destra: la proseguiamo, ma ad un certo punto dobbiamo prestare attenzione, in quanto si deve girare ancora a destra, e i segnali del sentiero non sono immediatamente visibili. Poco dopo raggiungiamo l’edicola della Madonnina della Tosse, con un ponticello molto suggestivo che attraversa il torrente denominato “Botro delle Felci“, e un vecchio mulino riadattato ad abitazione. Dal mulino il sentiero è basolato, poi confluisce in un breve tratto cementato sulla sinistra, che a sua volta ci immette in una strada asfaltata, che si continua a discendere verso sinistra.
La stessa strada ci porta a costeggiare il muro di cinta della Certosa di Pisa in Calci: alla fine, girando a destra, entriamo nel parco della stessa, e ci troviamo all’ingresso. L’itinerario è così giunto al termine, ma se si volesse raggiungere il centro del paese di Calci, basterebbe scendere lasciandosi alle spalle la porta d’ingresso, e da qui prendere sulla destra via Roma, percorrendola diritti fino a raggiungere la piazza del paese.
Il nostro punto di partenza è il parcheggio sterrato situato subito dopo il monumento dinnanzi la pieve di Santa Maria. Qui un sentiero, che supera un’area attrezzata per esercizi ginnici e costeggiato da un filare di cipressi, ci porta, superato un ponticello, in corrispondenza di una strada asfaltata, Via Moricotti. Lasciamo via Moricotti per prendere via dei Molini (sentiero CAI 148) sulla sinistra, in corrispondenza di un grosso capannone (stabilimento della “Misericordia“): questa via, che da asfaltata diventa sterrata, si…
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