Escursione impegnativa per lunghezza e dislivello, nonostante si proceda verso valle, essendo presenti continui saliscendi; l’itinerario segue diversi sentieri, che sono sempre segnati: convenzionalmente il “tratto giallo” per i sentieri di minore importanza, “tratto bianco rosso” per i sentieri GR “Grand Randonnee”, nello specifico GR 52 A. Il fondo è generalmente buono e non sono presenti tratti esposti; si possono incontrare alcune criticità nei guadi dei torrenti affluenti del Roya, soprattutto dopo precipitazioni; alcuni tratti di sentiero possono essere infrascati (soprattutto a valle di Saorge, ove nei mesi caldi la vegetazione cresce rigogliosa), ma comunque sempre ben percorribili. Il percorso può essere spezzato in più tappe. Tutti i paesi citati sono validi punti di appoggio e dotati di negozi e stazione ferroviaria; tra un paese e l’altro, invece, le vie di fuga sono rare e poco praticabili, in quanto l’itinerario prevalentemente si eleva a mezza costa. Indispensabili scarponi da trekking ed equipaggiamento escursionistico adeguato. Notevole la rilevanza paesaggistica e storico-architettonica (mulattiere antiche, ponti in pietra). Da un punto di vista ambientale la valle del fiume Roya viene seguita per quasi tutto il suo corso, passando da un ambiente strettamente alpino ad uno tipicamente mediterraneo-provenzale. Tra le costruzioni di maggiore rilevanza la ferrovia Cuneo-Nizza-Ventimiglia, che con arditi viadotti e gallerie elicoidali segue tutto il corso della valle, regalando panorami indimenticabili.
Il percorso
Descrizione: Dalla stazione di Vievola scendi verso la statale RN 204, sottopassi la ferrovia (attenzione agli autoveicoli causa assenza di marciapiede!) e subito a sinistra impegni uno sterrato che segue la strada ferrata fino ad alcuni edifici adibiti a centro vacanze della SNCF, nei pressi del tunnel ferroviario del colle di Tenda (999 mt s.l.m.). Da qui , passando a destra degli edifici, troverai l’inizio del segnavia (trattino giallo) ed una pista forestale che imboccando inizialmente il Vallon d’Ourtigue, rimonta il versante orografico sinistro della vallata del Roya; sempre in decisa salita, segui un bel sentiero che si stacca a monte della pista forestale, la incrocia ancora una volta e successivamente si mantiene a mezza costa con qualche saliscendi, fino ad attraversare il Vallon d’Arimonde, ove sono presenti alcuni edifici ad uso rurale. Scendendo brevemente su terreno prativo e riprendendo a salire, ritrovi una strada sterrata: il sentiero in decisa salita dapprima “taglia” due ampi tornanti e, successivamente ricalcando la sterrata, ti porta ad incrociare il sentiero GR 52A (segnavia bianco rosso, che seguirai). In breve guadagni uno stupendo panorama su Tenda, scendi su bella e agevole mulattiera fino ad un un ponte in pietra, che attraverserai per raggiungere il centro. Sottopassi la ferrovia, attraversi la RN 204 e sulla destra in salita segui quella che una volta era la strada maestra, con molti passaggi coperti e spazio appena per il passaggio di un carro (Rue de France). Dopo una doverosa sosta nei pressi della “Cathedràl”, continui a seguire il segnavia sulla sponda idrografica destra dell’ancora “giovane” Roya lungo un percorso ciclopedonale protetto, fino ad attraversare il corso d’acqua su un altro ponte in pietra. Incrociando nuovamente la RN 204, riprendi a salire lungo una strada militare, dapprima a asfaltata e subito dopo sterrata, fino a guadagnare il Col de Loubaira (997 m s.l.m.). Da questo panoramico punto si diparte una mulattiera (sempre GR 52 A) che scende verso la valle Levensa, tributaria sinistra del Roya, che seguirai fino a La Brigue. Impegni l’ennesimo stupendo ponte in pietra nei pressi dell’Hotel “le Mirval” per ritrovarti nel centro del paese; è assolutamente consigliabile un digressione rimontando la valle fino al Santuario di Notre Dame des Fontaines, la “Cappella Sistina” delle alpi Marittime, famosa per gli affreschi (difficoltà T circa 3-4 h A/R, visita compresa – aperto d’estate). Dalla piazza principale il tuo itinerario prosegue lungo il “chemin des oratoires”, percorso facile che si dirige a valle verso St. Dalmas de Tende, sempre mantenendosi a mezza costa (segnavia trattino giallo). Facendo attenzione ad alcune deviazioni (ad un certo punto il sentiero che segue la curva di livello sconfina in una proprietà privata per cui il sentiero segnato perde quota verso il paese) , scendi nei pressi di St. Dalmas de Tende, senza però obbligatoriamente entrare nel centro abitato: infatti nei pressi di quest’ultimo trovi una sterrata che si innalza nuovamente, sempre sulla sinistra idrografica della Roya, per superare le Gorges de Paganin; lo scenario è indimenticabile e nello stesso tempo surreale: procedi per un lungo tratto su una sterrata solitaria in quota: a tratti intravedi la RN 204, irraggiungibile, che scorre incassata nella profonda gola e, sul versante opposto, gli arditi elicoidali che la ferrovia deve compiere per superare le asperità orografiche. Dopo aver attraversato il profondo solco del Vallon de Groa (su sentiero a tratti sconnesso), incroci un sentiero che proviene alla tua sinistra dalla Baisse de Lugo e finalmente trovi una sterrata e riesci a planare sull’abitato di Fontan, che compare alla tua vista abbastanza improvvisamente. Senza attraversare il fiume, nei pressi del ponte alla tua destra, segui un breve sentiero che costeggia la riva e risalendo alla tua sinistra, giungi nei pressi della stazione ferroviaria e, da qui presso il centro abitato di Saorge. (nota: la strada asfaltata è interdetta ai pedoni causa l’attraversamento di una galleria, pertanto poco dopo la stazione è bene impegnare un sentiero che risale il pendio verso la Baisse de Cachin e prendendo una deviazione in costa molto prima di raggiungere la cima). Per un eventuale pernottamento vivamente consigliato l’Ostello gite d’Etape “Bergiron” (GR 52 A Derrier le Counvent, 06540 Saorge – www.bergiron.free.fr – 04 93 04 55 49).
Escursione impegnativa per lunghezza e dislivello, nonostante si proceda verso valle, essendo presenti continui saliscendi; l’itinerario segue diversi sentieri, che sono sempre segnati: convenzionalmente il “tratto giallo” per i sentieri di minore importanza, “tratto bianco rosso” per i sentieri GR “Grand Randonnee”, nello specifico GR 52 A. Il fondo è generalmente buono e non sono presenti tratti esposti; si possono incontrare alcune criticità nei guadi dei torrenti affluenti del Roya, soprattutto dopo precipitazioni; alcuni tratti di sentiero possono essere infrascati…
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