Questo progetto nasce dalla scommessa che tutta l’Italia sia percorribile a piedi, senza macchina, senza nemmeno prendere un treno o un bus. L’idea è che ognuno di noi può condividere i percorsi a piedi che conosce. Una mappatura del nostro territorio, tale da farci esclamare: “Ammappa l’Italia!“.
Viozene di Ormea Pian Rosso
- Regione: Piemonte
- Durata: 3h 30'
- Difficoltà: escursionistico
- Natura: 75%
- Percorribilità: piedi
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- Versione stampabile
Anello dei Sapori della Balconata di Ormea, da Viozene, ovvero Cibovagando per la Tanaria Mappato da Adriano (Compagnia dell’Anello) Dopo due anni di sospensione a causa del Covid ritorna la bella e piacevole manifestazione – organizzata dal CAI di Ormea in collaborazione con Slow Food, le Associazion ULMETA e Torre dei Saraceni e le Pro Loco di Ormea e di Viozene – che quest’anno abbina una escursione tra le borgate della frazione di Viozene ad un pasto diviso in 5…
La bacheca del percorso
Escursione effettuata il 28 Agosto 2022
da Adriano e Maria Teresa (Compagnia dell’Anello)
Località di partenza Viozene 1248m
Punto più elevato raggiunto : Pian Rosso 1520m
Dislivello cumulato in ascesa: 605 m
Sviluppo complessivo del percorso: 10,6 km
Note toponomastiche e curiosità
Viozene 1248m è una delle 13 frazioni di Ormea (Eca, Albra, Villaro, Valdarmella, Chionea, Chioraira, Quarzina, Caccino, Viozene, Ponte di Nava, Prale, Bossieta, Barchi). Il toponimo “Viozene” si ritiene debba essere ricondotto ai Liguri Vagienni, un’antica popolazione che si insediò su gran parte del territorio che oggi costituisce la provincia di Cuneo e della quale si cominciò a perdere ogni traccia attorno al II secolo a.C., quando i Liguri, pur animati da uno spirito indomito, dovettero cedere ed arrendersi ai Romani. “La questione delle Viozzene”: a questa espressione vanno ricondotti le accese dispute ed i fatti violenti che si verificarono tra Pieve di Teco e Ormea dall’inizio del 1200 fino al 1789. Motivo del contendere era il possesso dei pascoli e dei prati del bacino dell’alto Tanaro. A causa di questa secolare contesa del territorio (amministrato e fruito in alternanza dalle comunità di Ormea e Pieve di Teco), fino a metà del XVIII secolo erano interdetti gli insediamenti stabili. Solo successivamente alcune famiglie iniziarono a stabilizzarsi sul territorio: da Ovest i Brigaschi (Carninesi) e da Est i Quarzinesi. In pratica il rio Regioso era il confine naturale tra le due diverse culture e lingue: quella Brigasca e quella Ormeese.
Giugato (borgata di Viozene) 1203m: Il nome deriva probabilmente dal latino “Jugum”: misura agraria corrispondente al terreno arato da un paio di buoi in una giornata. Si tratta del primo stanziamento fisso del 1745 circa, prima come in tutto il territorio circostante non c’erano che stanziamenti stagionali, per il pascolo o lo sfalcio del fieno. Talea (borgata di Viozene) 1160m: Il nome della Talea è citato per la prima volta in una mappa del 1778 con la presenza di tre “casoni”, prima la zona era denominata “Sciortino” ossia “piccola sciorta”: piccolo appezzamento di terreno. In documenti di metà ottocento fu utilizzata anche la denominazione di “sciattalea” italianizzazione di “Sciù a Talea” da un probabile significato di “taglio”, “termine divisorio”, come nel tedesco “tal”: valle.
Mussi (borgata di Viozene) 1285m: con riferimento a Sant’Erim, patrono dei pastori brigaschi, si narra che il giorno dei morti gli abitanti dei Mussi lasciassero molto presto il letto per recarsi alla messa di San Bartolomeo; in questo modo potevano cedere ai propri cari defunti il posto caldo, almeno una volta all’anno.
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